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Ci vuole Faith

Torniamo a parlare del reboot di Mirror's Edge approfittando di una demo estesa a cui abbiamo assistito a porte chiuse

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   07/08/2015
Mirror's Edge Catalyst
Mirror's Edge Catalyst
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Non avremmo mai pensato di poter assistere a un'altra presentazione di Mirror's Edge Catalyst così a stretto giro dopo il corposo reveal dell'E3 di Los Angeles e invece Electronic Arts e DICE sono riusciti nuovamente a stupirci portando a Colonia una demo visionabile a porte chiuse e che ovviamente non ci siamo fatti sfuggire.

Ci vuole Faith

In realtà non si tratta di un contenuto completamente inedito visto che, in concreto, è la medesima dimostrazione proiettata durante la conferenza del publisher americano ma in versione estesa e, soprattutto, giocata davanti ai nostri occhi. Lo spezzone di gioco appartiene ad una delle missioni iniziali con una Faith che sta ancora prendendo confidenza con le varie fazioni della Città di Vetro e in particolare con Icarus, il runner che fin dal reveal di questo reboot ha assunto un ruolo abbastanza di spicco tra i personaggi secondari. Il nostro obiettivo era raggiungere il grattacielo della corporazione Elysium, proprio quella creata e gestita da Kruger, il cattivone del gioco, penetrare al suo interno, recuperare dei documenti installando un virus nel terminale principale e poi uscire indisturbati. Come è stato possibile vedere durante la conferenza, ovviamente non tutto va per il verso giusto: un secondo personaggio entra in gioco anticipando le mosse di Faith e cercando anche lui di scardinare i sistemi di sicurezza della Elysium. Scopriremo così una sezione nascosta del dipartimento di ricerca della megacorporazione dove venivano compiuti esperimenti chirurgici su chissà chi e, immancabilmente, verremo braccati dall'esercito di enforcers che Kruger stesso ci scatenerà contro nel tentativo di catturarci. Tutto questo prima di riuscire a scappare attraverso uno dei finestroni dei piani alti dell'azienda con le nostre splendide mosse di parkour.

La nuova presentazione di Catalyst ci ha ammaliato e offerto qualche dettaglio aggiuntivo sul gioco

Qualche ulteriore dettaglio

Dopo aver sintetizzato quanto avvenuto davanti ai nostri occhi ci focalizziamo su alcuni dettagli che abbiamo notato. Partiamo dalla visuale del runner. Chi ha assistito alla conferenza Electronic Arts ha notato che nel trailer sembrava praticamente scomparsa. In realtà, come avevamo già scritto anche nella nostra prova precedente, è assolutamente ancora presente ma si attiva solo nel momento in cui, attraverso la mappa di gioco, attiviamo il waypoint per dirigerci verso una missione. Così facendo la città inizia a popolarsi della pittura rossa che da sempre caratterizza il comparto artistico di Mirror's Edge e che cerca di indicare qual è la direzione migliore da prendere per raggiungere l'obiettivo.

Ci vuole Faith
Ci vuole Faith

Tra l'altro lo sviluppatore ci ha fatto presente che, molto più di quanto avveniva in passato con il titolo originale, il percorso consigliato non sarà necessariamente il più rapido o divertente ma semplicemente il più semplice da affrontare. A dimostrazione di quanto detto, durante l'esplorazione di due stanze all'interno del grattacielo, ci è stato fatto vedere come il colore rosso segnalasse una scala per raggiungere una postazione sopraelevata da cui accedere alla porta per la sezione successiva di gioco ma il ragazzo che controllava Faith ha preferito esibirsi in un parkour particolarmente audace per scalare molto velocemente le pareti saltando da un corrimano al successivo e sfruttando delle piccole sporgenze per spiccare balzi e continuare a far guadagnare velocità a Faith. Una delle peculiarità di Catalyst sarà quella di offrire tutta una serie di piccoli puzzle ambientali che il giocatore dovrà superare studiando lo scenario e scegliendo la via che, a suo parere è più rapida e interessante. Oppure, in un attimo, farsi consigliare dal gioco stesso scegliendo la via in rosso. Lo scorrere dell'azione seguirà quindi un ritmo molto fluido dove il giocatore potrà muoversi tra i tetti e le vie della Città di Vetro per raggiungere le sue destinazioni seguendo una missione principale o magari facendo delle piccole deviazioni per svolgere delle attività secondarie mentre sarà messo costantemente alla prova da percorsi ostici e zone impervie da raggiungere. Un altro elemento di gameplay che abbiamo potuto notare e che, onestamente, non ci risulta fosse già presente in occasione del reveal dell'E3 è la corda magnetica che la protagonista potrà lanciare su alcuni hotspot disseminati nei punti di intersezione tra i grattacieli. Si tratta di una sorta di rampino che ci permetterà di agganciarci su questi speciali elementi dello scenario che a colpo d'occhio possono sembrare dei semafori e lanciarci in avanti sfruttando l'attrazione e la repulsione magnetica così da superare i baratri. È inoltre possibile anche rimanere appesi e oscillare con questa corda per cambiare direzione o raggiungere una sporgenza non frontale. Durante la nostra breve prova della stessa identica demo dell'E3, abbiamo potuto testare un poco questa introduzione che, per il momento, ci è sembrata relegata alle zone free roaming più ampie e utile quasi esclusivamente per accelerare ulteriormente il parkour di Faith e la velocità dei suoi spostamenti sui tetti.

Ci siamo potuti dedicare maggiormente anche all'unica sequenza di combattimento testabile, raccogliendo inoltre una manciata di informazioni tramite la presentazione a porte chiuse e questo ci ha permesso di capire qualcosa di più sulla loro gestione nel reboot. Come già ben noto, questa volta la nostra eroina non potrà più raccogliere armi e le sue azioni saranno "limitate" a due colpi ravvicinati. Uno che permetterà di mantenere l'inerzia dei movimenti e quindi ci consentirà di continuare a correre in una nuova direzione dopo aver soltanto stordito il nemico e l'altro che trasferirà invece tutto lo slancio del movimento sull'avversario facendolo volare in aria e abbattendolo nella maggior parte dei casi con un singolo colpo.

Ci vuole Faith
Ci vuole Faith

Il piccolo mirino circolare posto al centro dello schermo ci consentirà di vedere a colpo d'occhio dove sono dislocati i nemici attraverso dei piccoli semicerchi bianchi che ne andranno a riempire la circonferenza. Questi si coloreranno di rosso quando un nemico specifico ci sta sparando con dei proiettili in grado di colpirci perché non stiamo correndo abbastanza velocemente. Quando Faith raggiungerà infatti una certa velocità risulterà completamente invulnerabile alle pallottole sparate dagli avversari ed è abbastanza semplice esibirsi in spettacolari corse da un nemico all'altro per scaricare piccoli colpi che mantengono inalterato il flusso dei movimenti come se la nostra protagonista fosse la pallina di un flipper. Nella demo a porte chiuse, lo sviluppatore si è esibito in una sequenza sicuramente più audace di quella a nostra disposizione con vetri che finivano in frantumi per il volo delle pallottole e numerosi "enforcer" scaraventati oltre le vetrate del grattacielo pronti a volare nel vuoto. Tecnicamente rimangono valide le nostre prime impressioni: Mirror's Edge Catalyst è un titolo che deve moltissimo al suo comparto artistico che lo rende estremamente riconoscibile ed è in grado di giustificare scenari particolarmente statici e poveri di vita. La città è splendida a colpo d'occhio e il fatto che, una volta all'interno del grattacielo della Elysium, praticamente ci siamo ritrovati soltanto in stanze completamente vuote, al di fuori delle situazioni scriptate, non ci ha mai particolarmente disturbato visto che i nostri occhi erano tutti dedicati ad ammirare le incredibili architetture e gli splendidi giochi di colore creati dalle luci. Senza citare poi tutti i vari riflessi sui vetri e sui pavimenti che contribuiscono a dare quell'ulteriore tocco asettico e futuribile al titolo. Insomma, se ancora non si fosse capito, non vediamo l'ora di tornare a giocare al titolo, nella speranza di non dover attendere fino alla sua data di uscita prevista per il 24 febbraio su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

CERTEZZE

  • Girovagare per la Città di Vetro sa regalare delle belle soddisfazioni
  • Se la missione mostrata è rappresentativa del tenore del gioco intero, siamo a cavallo
  • Artisticamente è un gioco che si distingue dalla massa e riesce ancora a stupire...

DUBBI

  • ...anche se la Città e le sue costruzioni appaiono troppo vuote e statiche
  • I combattimenti sono più divertenti che in passato ma abbiamo dubbi sul fattore ripetitività