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La ragazza che perse il braccio

Alla GamesCom abbiamo provato il nuovo gioco dagli autori di Guacamelee, un promettente e stiloso dungeon crawler

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   08/08/2015
Severed
Severed
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Dopo aver abbracciato l'atmosfera da b-movie anni 50 con i due Tales from Space e aver esplorato il folklore messicano con l'ottimo Guacamelee!, i ragazzi di DrinkBox Studios provano a fare di nuovo centro con un'esperienza completamente diversa e pensata per sfruttare il touch screen di PlayStation Vita. "Dopo Guacamelee! non avevamo idea di cosa avremmo fatto", ci ha confidato Chris McQuinn, designer del piccolo team canadese. "Così abbiamo organizzato una game jam interna e alla fine abbiamo avuto questa piccola idea". Questa piccola idea è Severed, un gioco che mescola l'esplorazione in stanze tipica dei dungeon crawler vecchia scuola a un sistema di combattimento tattile che ricorda parecchio quello di Infinity Blade. Il tutto, presentato attraverso l'incantevole e colorata direzione artistica di Augusto Quijano, già concept artist di Guacamelee!

Abbiamo provato Severed, il nuovo e promettente gioco dagli autori di Guacamelee!

Guacamole di mostri mutilati

Nonostante l'immaginario di ispirazione sudamericana e il vivace stile grafico possano far pensare diversamente, Severed sembra allontanarsi del tutto dall'humour nero e dalla goliardia di Guacamelee! per abbracciare invece toni molto più cupi e macabri. Protagonista è infatti una ragazza che si risveglia nel mezzo del deserto, senza un braccio e apparentemente priva di memoria. Dopo essere entrata in possesso di una misteriosa spada, comincerà un viaggio nel quale farà a fettine tutte le creature che si troverà davanti, mutilando parti del loro corpo e applicandole al suo per ottenere nuovi poteri.

La ragazza che perse il braccio

È chiaro che DrinkBox vuole puntare a spiazzare continuamente il giocatore, non solo con questa opprimente premessa, ma anche attraverso nemici molto particolari, segreti nascosti o scene estremamente forti e raccapriccianti. Alla base, Severed è un classico dungeon crawler in prima persona, in cui si utilizzano i tasti direzionali per spostarsi da una stanza all'altra o per guardarsi attorno. Dal momento che il team di sviluppo non dispone di un artista 3D, si è deciso di ricorrere a un semplice espediente: ogni stanza non è altro che un'illustrazione 2D che circonda il giocatore come se si trovasse all'interno di un cilindro; quando si passa a un'altra stanza, l'immagine sfuma per passare al "cilindro" successivo e, grazie a un effetto di parallasse, si ha la sensazione di muoversi in profondità. Il tutto senza la necessità di realizzare un solo elemento tridimensionale. La versione del gioco avrà diverse tipologie di stanze, ambienti interni ed esterni, e anche qualche piccolo puzzle da portare a termine per aprire le porte che bloccano il percorso. Il primo capitolo è piuttosto lineare e con pochi bivi, ma McQuinn ci ha mostrato anche un livello più avanzato e labirintico: "ci saranno dei momenti in cui bisognerà fermarsi, aprire la mappa e riflettere bene su dove andare e come arrivarci". La maggior parte delle stanze nasconde però un nemico da eliminare, ed è a questo punto che entra il gioco il particolare sistema di combattimento di Severed.

La ragazza che perse il braccio

Sebbene i primi trailer diffusi davano l'impressione di trovarsi davanti a una sorta di Fruit Ninja psichedelico, il titolo di DrinkBox si avvicina più a giochi come Infinity Blade e Punch-Out!!. Ogni avversario ha un particolare schema d'attacco, e bisogna quindi alternare fendenti e parate, strofinando sullo schermo nella direzione corretta. Non è possibile andare a tentativi, sia perché gli attacchi richiedono particolare tempismo (e in certi casi precisione), sia perché soltanto mettendo a segno un buon numero di colpi si può caricare un indicatore ed eseguire una sorta di finisher: il tempo si ferma per qualche attimo, dando al giocatore la possibilità di mutilare il nemico ed eliminarlo in un istante. In molti casi bisognerà affrontare più mostri contemporaneamente, ruotando continuamente lo sguardo e tenendo sotto controllo le piccole icone che indicano quando uno degli avversari sta per attaccare. Collezionando le parti mutilate dei nemici è possibile potenziare la protagonista o sbloccare nuove abilità, mentre battere un boss permette in molti casi di ottenere dei power-up da utilizzare durante i combattimenti. Previsto per l'inizio del 2016, Severed potrebbe restare un'esclusiva PlayStation Vita solo per breve tempo: McQuinn ci ha già confidato che il team sta facendo diversi esperimenti per far funzionare il gioco anche su smartphone e tablet, ma nel frattempo, complice la surreale atmosfera, l'estetica ricca di fascino e un gameplay ritmato e divertente, il nuovo gioco di DrinkBox Games potrebbe rivelarsi il canto del cigno della piccola e sfortunata console portatile di Sony.

CERTEZZE

  • Combattimenti divertenti e ben ritmati
  • Stilisticamente meraviglioso
  • Ambientazione ricca d'atmosfera

DUBBI

  • Resta da valutare la varietà dei boss e dei dungeon