Con un palese riferimento newtoniano, uno degli annunci più rilevanti della conferenza Sony al Tokyo Game Show 2015 è stato introdotto dall'immagine di una mela che sfida la forza di gravità, accompagnata dal tema musicale di uno dei giochi più belli e meno fortunati tra quelli usciti su PlayStation Vita.
Il ritorno di Gravity Rush (Gravity Daze in Giappone) si ventilava ormai da diverso tempo, anticipato due anni fa proprio da un breve filmato mostrato al TGS 2013. Ora, però, è ufficiale: Kat tornerà il prossimo anno con una nuova avventura per PlayStation 4, ma dal momento che in pochi hanno avuto la fortuna di provare il gioco originale, Sony ha deciso di rilanciare la proprietà intellettuale riproponendo il primo episodio sulla sua console casalinga in un'edizione rimasterizzata. Gravity Rush Remastered arriverà in occidente solo il prossimo febbraio, ma in occasione della fiera giapponese abbiamo potuto spendere qualche minuto per capire meglio cosa aspettarci da questa interessante riedizione dell'apprezzato action di Keiichiro Toyama.
Kat vola su PlayStation 4 con la remastered di Gravity Rush, e noi l'abbiamo provata al TGS!
Restyling essenziale
Durata un quarto d'ora risicato, la demo di Gravity Rush Remastered portata al TGS cominciava proprio dall'inizio dell'avventura. Viene così introdotto il personaggio di Kat, una misteriosa ragazza priva di memoria che si risveglia nella città fluttuante di Hekseville. È immediato l'incontro con Dusty, un piccolo gatto nero che le dona il potere di controllare la gravità per affrontare l'arrivo di creature oscure chiamate Nevi.
Proprio l'abilità di Kat rappresenta l'aspetto più interessante dell'intera avventura, permettendo al giocatore di "volare" semplicemente scegliendo un punto dello scenario e lanciandosi in quella direzione. È un po' come giocare VVVVVV, ma in tre dimensioni. Il tutto è incorniciato in un'ambientazione suggestiva e una storia non troppo originale ma che vede protagonisti dei personaggi deliziosi e carismatici. A partire dalla stessa Kat, che pur soffrendo di alcuni cliché tipicamente giapponesi si rivela un personaggio femminile forte e indipendente, ben delineato sia dallo sceneggiatore Naoko Sato che dal character designer Shunsuke Saito.
Nel giocare la demo del TGS, tuttavia, l'impressione è che il lavoro dietro Gravity Rush Remastered si limiti all'aumento di risoluzione e a poco altro. Sviluppato da BluePoint Games (gli stessi dietro Uncharted: Nathan Drake Collection), il porting per PlayStation 4 è molto più gradevole da vedere e stabile nel frame rate, ma allo stesso tempo i pochi effetti grafici in più non bastano a mascherare il fatto che si tratti di un gioco nato su un hardware meno potente come quello di PlayStation Vita. Gravity Rush Remastered includerà tutte le missioni aggiuntive e i costumi presenti nei tre DLC usciti per l'originale (Spy Pack, Military Pack e Maid Pack), ma è evidente che BluePoint abbia lasciato il gameplay del titolo assolutamente intatto. Questo include anche il sistema di telecamere, che in Gravity Rush era solito dare alcuni grattacapi nelle situazioni più frenetiche (il più delle volte nelle battaglie particolarmente impegnative o nel caso di improvvisi cambi di direzione). Insomma, è sicuramente un'ottima notizia che Sony abbia deciso di credere nella proprietà intellettuale al punto tale da dare a Toyama e al suo team una seconda chance su PlayStation 4, ma è chiaro che Gravity Rush Remastered debba essere visto per quello che è: un progetto di restyling non troppo ambizioso, mirato non tanto ad ammodernare l'aspetto grafico di Gravity Rush, quanto a portare l'avventura di Kat nei salotti di quante più persone possibile, nell'attesa dell'arrivo del secondo capitolo pensato appositamente per la console ammiraglia di Sony.
CERTEZZE
- Uno dei migliori giochi per PlayStation Vita sarà accessibile a un pubblico più ampio
- Framerate finalmente stabile e risoluzione a 1080p...
DUBBI
- ...ma l'ammodernamento del gioco si limita al minimo indispensabile
- Telecamera ballerina come nell'originale