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Un Dragon Quest a mattoncini

La nostra prova di Dragon Quest in versione "builder"

PROVATO di Antonio Fucito   —   21/09/2015
Dragon Quest Builders
Dragon Quest Builders
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In un angolo piuttosto remoto dello stand Square Enix al Tokyo Game Show era presente un'area dedicata a Dragon Quest Builders, spin-off della famosa serie di JRPG che si affaccia sull'affollato mondo dei cosiddetti "build games" stile Minecraft, cercando di dire la propria grazie all'indubbio fascino del mondo di gioco che propone, e aggiungendo una componente RPG più pronunciata per dare chiara progressione alla struttura di gioco. Un compito difficile che con probabilità sarà portato a termine in Giappone, dato il successo enorme di questo brand, ma che non sarà così scontato altrove, invece, dove la concorrenza è agguerritissima e il mercato abbastanza saturo. Fatte queste dovute considerazioni, abbiamo provato a sederci dinnanzi ad una delle postazioni disponibili per capire di cosa si tratta, nonostante l'interfaccia fosse completamente in giapponese. Per nostra fortuna i comandi erano piuttosto semplici da assimilare, con la demo che comincia all'interno di piccolo accampamento nei panno di un ragazzino disegnato come sempre dalla matita di Akira Toriyama.

Abbiamo provato per la prima volta Dragon Quest Builders, spin-off della serie ispirato a Minecraft

Costruire per progredire

Ci siamo diretti subito verso uno scrigno contenente alcuni materiali, i quali vengono disposti su una barra orizzontale accessibile mediante croce digitale, da posizionare col tasto triangolo ed R1 per regolarne l'altezza. Il protagonista è inizialmente dotato di un piccolo piccone/mazza grazie al quale (col quadrato) è possibile colpire qualsiasi oggetto per poi trasformarlo in materiale da raccogliere.

Un Dragon Quest a mattoncini
Un Dragon Quest a mattoncini

Ovviamente solo legno e poco altro, inizialmente, perché per distruggere metalli o oggetti più pesanti presumibilmente sarà necessario avere un equipaggiamento di grado superiore. Sulla mappa si aggiravano inoltre alcuni mostri iconici della serie - come gli adorabili Slime - i quali una volta sconfitti danno egualmente materiale da riutilizzare per costruire strutture, oggetti e altro, utili per l'accampamento e per accedere a strumenti più avanzati. Proprio l'accampamento dispone di un livello che sale all'accrescimento delle costruzioni al suo interno; ci siamo imbattuti anche in alcune quest da portare a termine, che purtroppo non abbiamo compreso vista la barriera linguistica. Tra gli oggetti che siamo riusciti a costruire c'è stata una sorta di scrivania, che permette di accedere ad un classico menu di crafting, al cui interno possono essere creati oggetti e strumenti avanzati che richiedono un certo numero di materiali, per una gestione a cascata che permetterà, supponiamo, di compiere opere edili sempre più elaborate. Ad un certo punto siamo riusciti ad ottenere un progetto per la base di una struttura completa, e di seguito abbiamo costruito mura e porte, mentre trascorreva il tempo secondo il classico ciclo giorno-notte. Di primo impatto il gioco ci è sembrato essere una versione limitata di Minecraft, nel senso di non avere a disposizione possibilità (quasi) infinite come il titolo creato da Notch. Di sicuro più piacevole esteticamente, grazie al fatto di aver attinto a piene mani da Dragon Quest e al tratto utilizzato giocoso e pulito; come si può evincere dal trailer forse più legato alla storia e alla progressione, con la presenza iconica del cattivone di turno e di posti nuovi da raggiungere ed esplorare con un linguaggio visivo completamente differente. Dragon Quest Builders potrebbe essere un titolo piuttosto semplice da approcciare e che segue i canoni del genere a cui si ispira solo in parte; la possibilità di potenziare oggetti e accampamento, salire di livello e raggiungere man mano sezioni precedentemente inaccessibili, con l'aggiunta di un immaginario molto forte legato al brand di Dragon Quest, lo rendono perlomeno un prodotto da tenere d'occhio, prima di promuovere o bocciare a pieni voti.

CERTEZZE

  • Gli elementi RPG potrebbero dare maggiore interesse
  • Il mondo di Dragon Quest è sempre affascinante

DUBBI

  • Resta il dubbio che possa essere l'ennesimo "more of the same"