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Dalla Corea con furore

Ci siamo misurati con la beta della versione occidentale di Blade & Soul, interessante MMO action dai contorni profondamente marziali

PROVATO di Mattia Armani   —   11/12/2015
Blade & Soul
Blade & Soul
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La struttura di Blade & Soul è quella classica del genere MMO con quest, party, dungeon da affrontare in gruppo o in solitaria, contenuti hi-end promessi ma nella versione occidentale non ancora disponibili e world boss, che tra l'altro elargiscono più bottino in base al contributo dato dal giocatore in combattimento. Ovviamente aiutare il più possibile durante lo scontro è l'ideale ma non è sempre facile farlo vista la pericolosità delle enormi creature che possono uccidere con un colpo solo.

Dalla Corea con furore

Ma, anche in mancanza di occasioni, la fortuna può regalare premi inaspettati nel nome di quella sorte che della mistica asiatica è parte integrante. A questo punto è chiaro che non ci troviamo di fronte a niente di nuovo anche se il combattimento action ha il suo peso nell'esperienza. Ma partiamo dalla creazione del personaggio, ricca per background anche se non particolarmente opulenta dal punto di vista estetico, a cui seguono incipit della trama e training che tiene ovviamente conto della classe d'appartenenza. La prima particolarità che balza all'occhio è l'enorme disparità di dimensioni tra le varie razze. I Jin, ovvero gli esseri umani, sono per la maggiorparte appartenneti alle classi da combattimento. I Lyn sono invece minuti e prevedibilmente se la cavano bene con la magia ma hanno grandi capacità di schivare e l'accesso a una versione alternativa della classe Blade Dancer. I Gon invece sono massicci e abili con le armi in mischia di grossa taglia, mentre le longilinee Yun sono tutte femmine e hanno a disposizione una classe corpo a corpo, una magica e una da mischia rappresentando una sorta di jolly. Non tutte le razze hanno infatti accesso a tutte le classi ed è quindi importante scegliere la propria genesi con attenzione. Noi abbiamo scelto il Kung Fu Master Jin, marzialista in piena regola che usa la prestanza fisica e le armi da pugno per sconfiggere i nemici. L'energia per utilizzare le abilità speciali si carica con il tempo o, in stile ladro di World of Warcraft, utilizzando i colpi base con il tasto sinistro.

Blade & Soul unisce una struttura classica a un sistema di combattimento intrigante

La Strada del Kung Fu Master

Con il Kung Fu Master una delle possibilità più importanti è quella di contrattaccare prendendo il tempo ai nemici. Purtroppo non è sempre facile leggere l'azione a causa della visuale alle spalle del personaggio che nasconde le mosse degli avversari più minuti, ma il sistema risulta comunque interessante e include spazzate che possono atterrare più nemici in combinazione, colpi speciali, quick time event, mosse finali e attacchi combinati effettuabili quando si affronta un combattimento in compagnia di altri giocatori. In tutto questo è interessante notare che ogni personaggio ha un livello di sfida differente che ha a che fare con la reattività necessaria per utilizzarlo.

Dalla Corea con furore
Dalla Corea con furore

Il Kung Fu Master è quello che più dipende dalla manualità dell'utente e per questo può fregiarsi di ben quattro stelle e mezzo su cinque nella scala della difficoltà di utilizzo. Le altre classi, otto in totale ma solo sette nella versione occidentale, sono il Blade Master che attacca sia a corto raggio che a distanza, il robusto Destroyer che è un ottimo tank, l'invisibile Assassin, il Summoner prevedibilmente bravo nel supporto, il Force Master che usa la magia a distanza medio lunga e il Blade Dancer che è la versione esclusiva per la razza Lyn del Blade Master. Presa dimestichezza con il personaggio comincia il gioco vero e proprio con qualche missione introduttiva, una pesante umiliazione inflitta da quello che sarà il nemico finale e un disastro che dà il via alla nostra ricorsa al potere per ottenere vendetta, tremenda vendetta. Così, all'insegna del più classico dei plot da film di arti marziali, ha inizio questa avventura online con il personaggio che ottiene nuove abilità e loot completando quest e sottraendo il bottino ai mostri uccisi. Niente di nuovo, compreso il PvP open world, attivabile indossando il completo di fazione che permette anche di compiere speciali quest quotidiane, e comprese le immancabili missioni di raccolta che se non altro non ci accolgono da subito ma per fortuna arrivano solo una volta superata l'introduzione giocata. E arrivati a questo punto a dare una spinta in più a un'esperienza classica sono i combattimenti, in gran parte incentrati sull'azione. Al principio c'è la classica combo di tre colpi consecutivi e noi dobbiamo solo curarci di tenere il nemico in linea con il mirino, che non a caso è presente per quanto quasi invisibile, e di contrattaccare premendo il tasto corretto. Poi arrivano le altre mosse come la spazzata che arricchiscono ulteriormente le nostre possibilità di sottrarci ai colpi, atterrare temporaneamente gli avversari e via dicendo. In tutto questo i mostri cadono rapidamente a patto di avere un equipaggiamento adeguato, ma in mancanza di ricchi bottini è possibile compiere fino a cinque upgrade per ogni oggetto sacrificando quelli che non ci servono. Le possibilità inoltre includono il potenziamento delle armi, monili da otto pezzi che funzionano come i set degli MMO classici e oggetti lanciabili che spesso consentono di immobilizzare un nemico per alcuni secondi.

Classico ma non troppo

Gli elementi più importanti dell'equipaggiamento sono l'arma e il talismano. La prima si evolve assieme al giocatore sacrificando altre armi rare e reagenti, ma è anche possibile trovarne di estremamente rare capaci di eguagliare il potere della nostra e quindi di valere lo scambio. Il talismano invece è diviso in otto parti e come abbiamo detto funzionano come un set, garantendo più bonus quanti più pezzi abbiamo messo insieme. In tutto questo i primi livelli scivolano via rapidamente, senza grandi problemi e con un po' di sana azione che distoglie l'attenzione dalle inevitabili quest di raccolta. I dungeon non celano particolari sorprese ma la possibilità di atterrare più nemici e di cavarsela in situazioni apparentemente insormontabili, è un elemento che cambia le carte in tavola rispetto al classico gameplay da MMO restituendoci un'esperienza divertente che diventa una sfida nel caso dei world boss.

Dalla Corea con furore
Dalla Corea con furore

Restano ovviamente da vedere i contenuti dell'end game e l'invasività delle microtransazioni nell'esperienza finale, ma se la classica formula MMO combinata con dinamiche action a sfondo marziale vi piace, Blade & Soul potrebbe fare al caso vostro. Scene di intermezzo, sonorità orientali e dialoghi a tema "wuxia" fanno da spina dorsale a una narrazione lineare ma efficace che lascia lo sviluppo della storia e gli extra alle numerose quest secondarie. Nella nuova beta le missioni sono aumentate e aiutano a salire di livello rapidamente rendendo le cose un po' più semplici per il giocatore solitario che in PvP può contare anche sulla modalità uno contro uno. L'arena, tra l'altro, può essere raggiunta premendo semplicemente un tasto e include anche una modalità a squadre che, mescolando le classi, risulta più equilibrata anche se il sistema action garantisce un discreto bilanciamento. Con l'evoluzione della beta è migliorata anche la stabilità dei server mentre il comparto tecnologico resta da una parte curato, con ambientazioni suggestive e un sacco di elementi a particolareggiare le aree, ma non di certo da mascella a terra tra texture in bassa risoluzione, conta dei poligoni limitata e il DNA di un titolo che ormai ha tre anni sulle spalle. Il look complessivo, comunque, tiene bene ed è condito con ottime animazioni che aumentano la godibilità delle dinamiche action. A questo va aggiunta una latenza più che accettabile, il design della casa d'aste per aumentarne la fruibilità e il funzionamento del party finder che non sembra dare problemi di sorta. Purtroppo per il PvP l'attesa talvolta è estenuante ma possiamo sperare che il problema si risolva da qui al lancio ufficiale, che dista ancora un mese. Il debutto occidentale di Blade & Soul è infatti previsto per il 15 gennaio e l'unica classe esclusa rispetto alla versione coreana dovrebbe essere il Warlock. Il vero dubbio, insomma, riguarda le microtransazioni che garantiscono slot aggiuntivi per personaggi e inventario oltre a facilitare in modo netto il leveling e l'evoluzione dell'equipaggiamento, ma non sembrano essere inevitabili per poter fruire a pieno del titolo.

CERTEZZE

  • Sistema di combattimento interessante
  • Veloce, coinvolgente e accessibile
  • Trama, scene di intermezzo e un sacco di istanze affrontabili anche in solitaria

DUBBI

  • Le microtransazioni fanno sempre paura
  • Dal punto di vista strutturale non ha nulla di nuovo
  • Alcune texture sono decisamente brutte