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Non il solito musou

One Piece: Burning Blood riporta i personaggi della serie agli scontri uno contro uno

PROVATO di Umberto Moioli   —   21/12/2015
One Piece: Burning Blood
One Piece: Burning Blood
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Se non ne potete più di vedere i personaggi di One Piece trasposti all'interno della fortunata ma abusata formula dei musou, potete stare tranquilli: Burning Blood è in arrivo nel corso del 2016 e promette una decisa sterzata. Qualcosa di più vicino a quanto visto oramai diversi anni addietro nella serie Gran Battle! e sulle orme dei tradizionali picchiaduro a incontri, pur senza magari avere grandi pretese in quanto a tecnicismi e bilanciamento. Non sappiamo se ci sarà un quarto Pirate Warriors ma, nell'attesa e magari dando modo a Koei Tecmo di rifiatare e raccogliere nuove idee, Bandai Namco ha pensato di affidarsi a Spike Chunsoft, un team relativamente giovane ma attivissimo che ha davanti a sé un'eccellente opportunità per mettersi in mostra. Di recente siamo stati invitati dal publisher in Giappone per vederlo in azione e provarlo per la prima volta, un'occasione imperdibile che ovviamente non ci siamo lasciati scappare.

One Piece Burning Blood riporta la serie di Eichiro Oda nelle arene dei picchiaduro uno contro uno

Frutti del diavolo vs. Ambizione

Non il solito musou
Non il solito musou

Dopo diciotto anni di One Piece i fan non dovrebbero fare fatica a immaginare cosa aspettarsi da un picchiaduro basato sulla proprietà intellettuale ideata da Eichiro Oda. Spike Chunsoft con Burning Blood intende realizzare una sorta di sfida definitiva tra gli utilizzatori dei poteri donati dai Frutti del Diavolo e dalla padronanza dell'Ambizione, mettendo uno contro l'altro i protagonisti della serie. Il gameplay è quello normalmente scelto per i picchiaduro a incontri uno contro uno ispirati al mondo dei manga e degli anime, quindi con la possibilità di muoversi su tutti e tre gli assi. Le meccaniche, almeno da quanto visto, sono pensate per essere immediate, da una parte, e per cercare di declinare in chiave videoludica le peculiarità degli scontri che hanno reso celebre le avventure della Ciurma del Cappello di Paglia, dall'altra. Chi sfrutta i poteri donati dai Frutti del Diavolo della categoria Rogia, ad esempio, ha a sua disposizione la Rogia Guard, una parata che può essere penetrata solo utilizzando le tecniche legate all'Ambizione ed è immune da quelle fisiche. I Frutti non saranno comunque utili solamente in fase offensiva e difensiva ma influiranno anche sulle possibilità di movimento grazie alle Rogia Move: Ace, per citarne uno, sfrutta il potere del Frutto FocoFoco non solo per colpire ma anche per muoversi rapidamente in aria. L'intenzione, prima ancora che creare un picchiaduro rifinito all'ultima meccanica, è dare al giocatore l'impressione di avere il controllo del cast di protagonisti di One Piece, di poter ripetere quelle stesse situazioni che si sono lette oppure osservate nel corso di tutti questi anni. Ci saranno anche eroi fuori scala, come X Drake trasformato in Tirannosauro grazie al Frutto Zoo Zoo Ancestrale e il Generale Franky, enorme robot dotato di un'altrettanto massiccia spada che brandisce spazzando l'arena. Il sistema di combattimento non farà comunque solo affidamento su mosse speciali create ad hoc per ciascun personaggio: in One Piece: Burning Blood si verrà sempre accompagnati in battaglia da due compagni che ci assisteranno con una spettacolare entrata in scena quando riusciremo a premere il tasto corrispondente subito dopo aver subito un colpo, una sorta di contrattacco, oppure dopo aver sollevato in aria il nemico, come se fosse un assist.

Le due tecniche saranno utili per rompere le combo dell'avversario oppure per iniziare una propria sequenza di mosse speciali. In generale, la possibilità di passare in qualsiasi momento a controllare un altro tra i nostri tre eroi permette di rispondere al meglio alla scelta di chi ci si oppone, in una sorta di carta, forbice e sasso che coinvolge gli utilizzatori dei Frutti del Diavolo, dell'Ambizione, di entrambi oppure di nessuno dei due.

Non il solito musou

Sul fronte tecnico dobbiamo dire di esserci trovati al cospetto di uno spettacolo soddisfacente, in particolare per quanto riguarda la realizzazione dei combattenti. Il cel shading utilizzato rende piuttosto bene l'idea rispetto a quanto siamo abituati a vedere nell'anime; le mosse, incluse quelle speciali e le super, riflettono con precisione le controparti e anche gli effetti se la cavano. Certo, le arene non sono altrettanto spettacolari e ci è sembrato che rispetto a Naruto Ultimate Ninja 4, davvero splendido a livello visivo, qui siamo un passo o due indietro. Inoltre è piuttosto evidente come gli ambienti e le interazioni con gli stessi siano stati permutati da quelli di J-Stars Victory Vs., che non era proprio bellissimo da vedere. Le piattaforme di riferimento sono PlayStation 4 e PlayStation Vita per il Giappone, mentre in Occidente è stata confermata anche la conversione per Xbox One, un'ottima notizia visto che sarà il primo gioco legato a One Piece in arrivo sulla console Microsoft, e quella PC. In Asia il lancio è previsto per aprile in due differenti versioni, mentre noi dovremo attendere fino a giugno ma potremo contare su una Limited Edition contenente un'action figure dedicata a Barbabianca . Siamo certi che saranno in molti quelli curiosi di metterci le mani sopra.

CERTEZZE

  • Veloce, divertente e fedele alla serie
  • Buona realizzazione dei personaggi e delle mosse...

DUBBI

  • ... ma le arene non mostrano cose indimenticabili
  • Si sa ancora poco sulle modalità