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Una nuova generazione di console war

Le CPU di Idea Factory per la prima volta su PlayStation 4

PROVATO di Raffaele Staccini   —   28/12/2015
Megadimension Neptunia VII
Megadimension Neptunia VII
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Disponibile ormai da qualche mese nella terra del Sol Levante, Megadimension Neptunia VII è in dirittura d'arrivo anche nella sua versione occidentale, prevista per l'inizio del 2016. Per questo abbiamo deciso di provare la demo gratuita presente sul PlayStation Store giapponese che, nonostante la barriera linguistica, ci ha permesso di testare alcune delle tante novità che Compile Heart ha preparato per questo quarto capitolo della serie. Il titolo del gioco deriva infatti da Victory II e, sebbene possa essere considerato il settimo del franchise una volta esclusi i remake, si tratta in realtà di un seguito spirituale proprio del terzo capitolo, ovvero Hyperdimension Neptunia Victory.

Con la demo di Megadimension Neptunia VII siamo tornati a Gamindustri in compagnia di Nep-Nep

Tre giochi in uno

Una delle peculiarità di Megadimension Neptunia VII è sicuramente la presenza di tre archi narrativi collegati tra loro. Forse a causa di un piano iniziale che prevedeva l'uscita del gioco in tre capitoli, la storia si svolge infatti in tre dimensioni differenti.

Una nuova generazione di console war

La prima di queste avventure si intitola Zero Dimension Game Neptune Z: Ragnarok of the Abyss Goddess e vede Neptune e sua sorella Nepgear alle prese con un mondo alternativo a quello dove le Console patron Unit (CPU) vivono tranquillamente. È qui che è ambientata la demo, che non offre invece alcun richiamo diretto alle altre due storie che saranno presenti nella versione definitiva, intitolate rispettivamente Hyperdimension Game Neptune G: Gold Vanguard Gamindustri Existence of Change e Heart Dimension Game Neptune H. Nel prologo la dea di Planeptune, anziché lavorare, sta girovagando senza una meta per i dintorni della città. Ma è proprio mentre ammira il paesaggio che Neptune viene attirata da uno strano rumore, che la porta a trovare una console dalla quale proviene un accorato messaggio di aiuto. Poiché non riesce a mettersi in contatto con la ragazza in difficoltà, la CPU decide allora di tornare alla basilica per mostrare l'oggetto a Nepgear. Dopo una breve presentazione dei personaggi e la solita ramanzina di Histoire, Neptune e Nepgear vengono risucchiate dalla console e teletrasportate in un luogo desolato: la Dimensione Zero.

Tradizionalista sì, ma non troppo

Una nuova generazione di console war
Una nuova generazione di console war

La nuova dimensione introduce immediatamente alle principali caratteristiche del sistema di gioco, che risulta familiare a chiunque abbia giocato i precedenti capitoli della serie. Il sistema di combattimento di Megadimension Neptunia VII mantiene infatti la sua struttura di base, con il giocatore chiamato a muoversi sul campo di battaglia e a scegliere il tipo di attacco da effettuare ogni turno. L'attacco principale delle CPU è quello fisico, che è suddiviso in tre diverse categorie: standard (cerchio), power (quadrato) e rush (triangolo). Se da una parte l'assenza della barra Exe Drive nelle prime battute del gioco rende superfluo "spammare" l'attacco rush per accedere alla forma Hard Drive Divinity (HDD), dall'altra è possibile notare come la successione degli attacchi influenzi ora il danno inflitto ai nemici. Si tratta di una novità che andrà approfondita nella versione localizzata per essere compresa appieno, ma senza dubbio aggiungerà un'ulteriore variabile nella scelta delle combo da utilizzare nelle tre categorie principali. Oltre al numero, al tipo elementale e alla potenza dei colpi, infatti, adesso sarà necessario capire anche in che ordine sferrare gli attacchi per massimizzare il quantitativo di danni. Tornano poi le abilità speciali, che consumano punti SP e slot della barra EXE Drive, ma anche qui i ragazzi di Compile Heart hanno deciso di fare qualche aggiunta: oltre ai classici colpi determinati dal "lily rank", ovvero l'affinità tra i personaggi, sono presenti anche gli attacchi combinati. Questi si possono attivare posizionando in maniera strategica le CPU disponibili e permettono di danneggiare il nemico con una serie di colpi sferrati da due o più personaggi. Un'altra novità riguarda le battaglie contro alcuni avversari sovradimensionati, come nel caso dello scontro finale della demo contro la Dark CPU che sta distruggendo il mondo. In scenari con mobilità ridotta e privato della possibilità di utilizzare attacchi fisici, il giocatore si troverà di fronte ad un avversario gigantesco, che andrà sconfitto utilizzando solo le abilità speciali, la forma HDD e le possibilità di spostamento offerte da specifici punti d'interesse.

Orange Heart

Sebbene siano presenti praticamente tutte le vecchie conoscenze della serie, il personaggio più affascinante incontrato in Megadimension Neptunia VII è senza dubbio quello di Uzume Tennouboshi. Per ora sappiamo che si tratta di una CPU che ha perso la memoria e che, in modalità HDD, prende il nome di Orange Heart. Ha un carattere serio e posato, che però diventa infantile e spensierato ogni volta che entra in modalità Hard Drive Divinity. Vi ricorda qualcuno? In ogni caso la sua vera identità sarà svelata solo nella versione completa del gioco, quindi non resta che attendere per saperne di più.

Una nuova generazione di console war
Una nuova generazione di console war

È presente anche una versione più anziana di Neptune, che utilizza due lame e una pistola, ma non può accedere alla modalità HDD. Anche in questo caso bisognerà aspettare il gioco localizzato per capire il perché di questa limitazione. Per quanto riguarda la modalità Hard Drive Divinity va invece segnalata un'altra importante novità. Probabilmente per rimarcare il fatto che si tratti del primo gioco dedicato a Neptune in arrivo su PlayStation 4, è stata infatti aggiunta una seconda forma divina per le CPU, la cosiddetta modalità Next. Si può considerare una sorta di secondo livello HDD, visto che si può attivare solo dopo la prima trasformazione. Mentre sono in questo stato, le CPU hanno un aspetto differente e possono utilizzare un numero maggiore di abilità speciali. Per quanto siamo riusciti a vedere finora, è una forma esclusiva di Neptune, Vert, Blanc e Noire. La demo ci ha poi permesso di avere un assaggio anche del comparto tecnico, che non sembra comunque portare ad un vero e proprio salto di qualità. Con una risoluzione di 1080p e un frame rate sempre stabile a sessanta fotogrammi al secondo, Megadimension Neptunia VII si presenta anche meglio dei remake usciti finora su PC, ma i miglioramenti sembrano destinati a limitarsi solo a fluidità e pulizia dell'immagine. Sembra comunque ottimo il lavoro svolto dagli sviluppatori sul character design e sulla creazione degli sfondi. Da verificare invece la varietà dei dungeon, storico tallone d'Achille del brand. Nella demo sono presenti quattro scenari diversi, raggiungibili attraverso diverse tappe intermedie di una mappa interattiva nella quale si può incappare anche in scontri e oggetti casuali. In questo modo sono esplorabili una città devastata, un parco pieno di ciliegi in fiore, una sala giochi e quella che ha tutta l'aria di essere una stazione, e in ognuna di queste zone ci sono aree e tesori inaccessibili: non sappiamo se si tratta di limitazioni della demo o se sarà necessario attivare qualche abilità particolare per proseguire. La città di Uzume non è invece esplorabile, continuando il trend della serie che vede l'hub di gioco gestito solo attraverso dei menù testuali. Infine, insieme ad alcuni di quelli classici, in tutte le zone sono presenti dei nuovi mostri, che speriamo però non vengano riciclati sistematicamente con semplici variazioni cromatiche all'interno della versione definitiva.

CERTEZZE

  • Tre storie e tantissime ore di gioco
  • Nemici giganti e sistema di combattimento rivisitato
  • Grafica in alta definizione a 60 frame al secondo...

DUBBI

  • ... ma non si nota un grande salto di qualità
  • Città non esplorabile
  • Come al solito non sarà tradotto in italiano