Nella scorsa puntata vi avevamo anticipato che presto sarebbero arrivati su Virtual Console dei giochi del TurboGrafx-16, e così è stato; quello che non vi avevamo detto, e che non avremmo potuto prevedere, è che sarebbero spariti gli altri. Il tutto fa parte del lento e desolato abbandono di Wii U: luglio è stato il primo mese in cui, qui su Virtual Console, non è stato pubblicato alcun gioco proveniente da piattaforme Nintendo. È possibile che i titoli per TurboGrafx-16 riempiranno il catalogo da qui all'arrivo di NX, ma nel complesso le aggiunte caleranno, e prima o poi si arresteranno definitivamente. Per chi non lo conoscesse il TurboGrafx-16, anche noto come PC Engine, è una console creata insieme da Hudson Soft e NEC, un sistema di transizione tra la generazione a 8 e quella a 16-bit. In Giappone ha avuto un buon successo, al contrario che negli Stati Uniti e, anche a causa di una limitata distribuzione, in Europa. Proprio per la modesta diffusione, nonché per la qualità di certi giochi, potrebbe risultare interessante per chi ama la Virtual Console.
Un mese totalmente dedicato al TurboGrafx-16, che si presenta con R-Type
Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 5,99 Euro
Uscito nel 1989/1990
Sviluppato da Red Company/Atlus pubblicato da Hudson Soft/NEC
Bonk's Adventure (TGx-16)
La popolarità di Bonk nel 2016 è prossima allo zero, eppure a fine anni '80 Hudson Soft tentò di farne la mascotte del TurboGrafx-16. Il procedimento non era certo errato, il proposito era quello di imitare Nintendo e Super Mario, seguendola anche nel genere, ovvero il platform; i tempi erano giusti e l'operazione sensata, basti pensare, solamente qualche anno dopo, al successo di Sega e Sonic.
Il motivo per cui parliamo tuttora dell'idraulico e del porcospino, ma non del cavernicolo, è estremamente semplice: Bonk's Adventure non si avvicina nemmeno alla qualità di Super Mario Bros. o di Sonic The Hedgehog. Questo non significa che sia un brutto gioco, anzi: si tratta di un platform curato e ben progettato, la cui colpa principale è quella di avere poco ritmo. L'azione è lenta, le accelerazioni rare e legate a momentanei power-up. Le difficoltà sono più legate all'abbattimento dei nemici che non agli ostacoli da saltare, e "l'arma" prediletta di Bonk è la sua testa enorme, che può calare sugli avversari dall'alto, palleggiandoli dal basso o fracassandoli frontalmente (in tutti i sensi). I punti di impatto con i nemici non sono perfetti, ma i cinque mondi compongono comunque un'avventura gradevole. Vi consigliamo di recuperarlo se foste appassionati di platform e non lo conosceste, soprattutto per "cultura personale", sempre che così si possa definire.
Voto: 6,5/10
Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 5,99 Euro
Uscito nel 1992
Sviluppato da Now Production pubblicato da Hudson Soft
New Adventure Island (TGx-16)
La serie di Adventure Island è nata come clone di Wonder Boy, il classico Sega; ironicamente però è rimasta più fedele al concept originario di quanto non abbia fatto l'altra, che si è ibridata con gli RPG ed è divenuta ben più complessa. In un certo senso quindi gli appassionati del primo Wonder Boy hanno continuato ad ammirarne la crescita più grazie ad Hudson Soft che grazie a Sega; questo è il quarto capitolo della serie, uscito dopo Super Adventure Island e prima di Adventure Island III per NES.
È sicuramente uno degli episodi più riusciti, posto che tutti quanti, dal primo all'ultimo, sono caratterizzati da un pregevole sistema di controllo. Nel gioco l'ovvio obbiettivo è raggiungere la fine del livello, e - in modo del tutto opposto a Bonk's Adventure - è necessario farlo andando di corsa: perché c'è un tempo limite da non superare, e perché certi dirupi si superano solo andando forte. È un titolo in cui conta rallentare, ma non fermarsi o tornare indietro, esattamente come nel primo Adventure Island, e differentemente dal suo successore per NES, in cui - nonostante il concept simile - il level design era più variegato e strutturato. In un certo senso il bello di New Adventure Island è proprio questo: la sua essenzialità e fedeltà al capostipite, che però migliora in ogni aspetto.
Voto: 7/10
Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1988/1989
Sviluppato da Irem pubblicato da Irem
R-Type (TGx-16)
Se non avete mai sentito nominare R-Type probabilmente non vi piacciono gli shooter a scorrimento, perché - anche a quasi vent'anni dall'uscita - ne rappresenta una delle vette assolute. L'ambientazione come spesso accade è fantascientifica, e visivamente è ancora gradevole dopo tutto questo tempo.
Questa versione per TurboGrafx-16 è probabilmente la miglior trasposizione esistente dell'arcade originale. Ciò che ha reso celebre il gioco comunque non è il suo aspetto visivo, ma la qualità eccezionale delle meccaniche ludiche. Non solo il sistema di controllo è preciso e reattivo - il che, particolarmente in titoli simili, è sempre molto importante - ma il level design è strutturato con questa consapevolezza, una dote rara: spesso infatti si è costretti a centrare un singolo, piccolo punto, una caratteristica impossibile da valorizzare senza un'interazione precisa al pixel. R-Type si sviluppa lateralmente, con la possibilità di spostare sia in orizzontale che in verticale la nave speziale; ha introdotto lo sparo caricato - tenendo premuto il pulsante - e la presenza dei bot, delle navi aiutanti che potete decidere dove piazzare (davanti o dietro la principale, ad esempio). Il gioco è molto difficile e impegnativo, e si viene distrutti al primo colpo; nonostante questo raramente risulta frustrante, perché non ci si sente "truffati" dal gioco, e questo grazie ai lodevoli controlli e al posizionamento dei nemici, che è spietato ma mai causale o caotico.
Voto: 9/10