La serie di Paper Mario è riuscita nel tempo ad affermarsi come uno degli spin off più amati del baffuto idraulico di Nintendo sia per il suo particolare stile grafico, che per le sue meccaniche differenti dal classico platform. Se da principio la serie nacque come un gioco di ruolo, le ultime sue incarnazioni, come quella su Nintendo 3DS, ci hanno restituito un prodotto dal gameplay ibrido che ha cambiato direzione in più di un'occasione, lasciando libero sfogo agli sviluppatori di Intelligent Systems di sperimentare nuove soluzioni. Il trend non sembra essere cambiato più di tanto visto che Paper Mario: Color Splash non solo rappresenta il primo titolo della serie ad arrivare su Wii U e quindi ad essere in alta definizione, ma propone parecchie novità riguardanti il sistema di combattimento che siamo molto curiosi di provare con mano. L'uscita è programmata per il prossimo ottobre, ma nell'attesa abbiamo approfittato dell'evento post-E3 di Nintendo per assistere a una corposa presentazione e gustarci il bellissimo mondo di carta dell'Isola Prisma.
Paper Mario: Color Splash porta avanti la serie con alcune idee interessanti e una grafica deliziosa
Martelli colorati
Nella storia di Paper Mario: Color Splash ci troviamo sull'isola Prisma, una bellissima isola fatta interamente di cartone il cui colore è stato rubato da dei Tipi Timidi che lo hanno letteralmente risucchiato via dalle superfici rendendo lo scenario di un malinconico bianco e nero. Nonostante lo scolorirsi dell'isola, i Toad che la abitano hanno da pensare all'organizzazione della Ocean Fest, un mega party che si tiene sulla spiaggia al quale indirizzano ogni loro sforzo senza interessarsi alla progressiva sparizione dei colori.
Toccherà quindi a Mario prendersi la briga di sistemare tutto andando a cercare in ogni livello le Paint Star per ricolorare l'Isola Prisma e sconfiggere i ladri di tintura. Mario può muoversi e saltare liberamente per i livelli tridimensionali, affrontare i nemici, risolvere enigmi e puzzle per trovare tutte le stelle come nella più classica impostazione della serie. Una delle novità è rappresentata dal martello, che per la prima volta gli permette di pitturare il mondo mescolando i tre colori primari - giallo, rosso e blu - e ottenere tutte le sfumature cromatiche di cui ha bisogno. Utilizzare i colori nei livelli restituisce un effetto molto simile a quello di Splatoon con macchie di vernice dalle tonalità brillanti che imbrattano le varie superfici; se invece andiamo a martellare nei punti scoloriti si ottengono delle ricompense che vanno da tintura extra per ricaricare il martello a monete da utilizzare durante i combattimenti per acquistare le carte da gioco attorno alle quali ruotano tutte le dinamiche degli scontri. Queste ci hanno ricordato in parte il sistema di gioco di Sticker Star, ma alcune meccaniche sono state modificate proprio per renderlo più immediato e in certi aspetti meno frustrante rispetto al passato. La differenza più importante è che non dovremo tornare nei vari stage a rifornirci di abilità, come succedeva in Sticker Star, perché le carte, a differenza degli adesivi, si possono ricomprare direttamente durante la battaglia se siamo rimasti a secco. Ma facciamo un passo indietro e vediamo nel dettaglio come funzionano i combattimenti. Durante la presentazione abbiamo assistito a uno scontro in cui Paper Mario ha dovuto affrontare tre Koopa Troopa, di cui due in piedi e uno ritirato nel suo guscio. Sullo schermo del GamePad compaiono le carte disponibili per lo scontro, ma possiamo utilizzarne solamente due in successione prima che arrivi il turno di attacco dei nemici. La carte di base sono in bianco e nero, ma anch'esse possono essere colorate dando fondo alle riserve di vernice del martello per aumentarne l'efficacia e infliggere più danni, aprendo quindi anche a una certe gestione strategica degli scontri. Tendenzialmente le scelte sono piuttosto numerose e variegate e richiedono un preventivo studio della situazione per riuscire ad avere la meglio sui nemici senza sprecare carte e soprattutto senza esaurire il colore che potrebbe complicare incredibilmente le cose soprattutto negli scontri con i boss.
Scontri di carte
Nel nostro scontro con i tre Koopa Troopa ad esempio, la cosa migliore è stata utilizzare una carta salto per colpire il nemico racchiuso nel guscio e spingerlo contro i due rimanenti facendo piazza pulita in un sol colpo.
Contro due Tipi Timidi invece, non avendo a disposizione nessun escamotage, la scelta è ricaduta sulla carta della doppia martellata che una volta colorata è diventata estremamente efficace. Proseguendo nella presentazione ci è poi stato mostrato il primo boss, nello specifico Morton Koopa Jr. in cima alla Crimson Tower. In questo caso lo scontro con il boss si è fatto più strutturato con il nostro avversario posizionato dapprima sopra ad un piedistallo che lo rendeva irraggiungibile, e solo successivamente a portata di tiro. Si è trattato quindi di un'alternanza tra attacco e difesa con i punti vita che scendevano molto rapidamente ad ogni colpo subito. Qui è tornata utile la possibilità di acquistare le carte tramite una slot machine spendendo le monete accumulate: più monete spendiamo e più la carte nella slot si muoveranno lentamente dandoci la possibilità di scegliere quelle che davvero ci interessano, un metodo non certo rivoluzionario ma quanto basta per aggirare l'annoso problema della reperibilità degli adesivi di Sticker Star. Per le prima volta tutto il mondo di gioco è fatto di carta, mentre nei titoli precedenti vi era sempre un mix di elementi cartacei e altri realizzati con materiali differenti. Il tutto ovviamente si ripercuote sul comparto grafico, che in Paper Mario: Color Splash è semplicemente delizioso. Lo stile cartoon e l'utilizzo di tonalità accese rendono oggetti e scenari coloratissimi, ma è soprattutto l'inventiva che ci hanno messo gli sviluppatori nel realizzare con carta e cartone qualunque cosa presente su schermo ad averci stupito. Durante lo sviluppo il team ha lavorato fisicamente agli scenari confrontando una grande quantità di tipi di carta differenti studiandone sfumature, texture, grana e porosità per riprodurre al meglio ogni livello. Nella sezione a cui abbiamo assistito, ad esempio, le strutture erano realizzate con spesso cartone ondulato, mentre cartoncino, carta di riso e carta crespa sono stati utilizzati per gli elementi di contorno, dalle piante ai cespugli. Simpatica anche la barchetta dei Toad la cui vela è stata realizzata con lo scottex e lo scafo con un sacchetto del pane, così come le nuvole che si librano leggere nel cielo attaccate a degli spaghi. A rompere la regola dell'ambientazione completamente di cartone ci sono alcuni oggetti tridimensionali che una volta raccolti si trasformano in carte da giocare contro i boss più pericolosi. Durante lo scontro con Morton, ad esempio, è stata utilizzata la carte estintore e quella ventilatore per spegnergli il martello infuocato e letteralmente farlo volare via, il tutto condito da animazioni folli e molto divertenti che rendono ancora più appetibile questo interessantissimo titolo Nintendo.
CERTEZZE
- Su WiiU lo stile cartaceo di Paper Mario si esprime al meglio
- Grande cura nella realizzazione del mondo di gioco
- Miglioramento di alcune meccaniche di gioco
DUBBI
- Longevità e qualità dei livelli ancora tutta da scoprire