Più di un milione di giocatori hanno provato l'originale Endless Space. Tantissimi considerando che l'opera di Amplitude Studios appartiene a un genere, quello della strategia spaziale, che non è certo più sulla cresta dell'onda come un tempo e che oggi chi vuole sperimentare virtualmente il brivido dello spazio, può farlo attraverso esperienze più coinvolgenti e d'azione. Anche senza scomodare la prospettiva della realtà virtuale. Noi al tempo lo premiammo con un bel voto, ma ancora più importante è che a rimanere colpita è stata SEGA: la casa giapponese ha comprato lo studio di sviluppo oramai da qualche mese nel tentativo di ripetere operazioni di successo come quella che le ha garantito Creative Assembly e Sports Interactive. Endless Space 2 è quindi il frutto di quattro anni di lavoro e può contare su risorse fresche, tutto il necessario per fargli fare un salto di qualità importante, portandolo dallo status di gioco indipendente coraggioso e riuscito, a quello di tripla A immancabile per ogni giocatore PC appassionato. Durante la GamesCom 2016 ci siamo seduti all'interno dello stand dedicato e abbiamo osservato in azione una versione ancora preliminare del titolo.
Endless Space 2 ha un compito semplice e difficile al contempo: migliorarsi sotto tutti i punti di vista
Potere al popolo
Le ambientazioni fantascientifiche sono spesso splendide ma, quando la materia non viene maneggiata con cura, corrono anche il rischio di risultare un po' asettiche e prive di personalità. Amplitude Studios ha quindi pensato di mettere al lavoro sul background, sui personaggi e sulle missioni ben quattro scrittori che si occuperanno di dare maggior respiro a un universo fatto di razze, fazioni e conti in sospeso.
Nella demo che ci è stata mostrata, il rappresentante del team di sviluppo utilizzava i Lumeris, razza di commercianti comandata da quattro grandi famiglie che fonda il proprio benessere sul controllo della Dust (polvere), un materiale unico nel suo genere che assume la forma e le qualità di qualsiasi oggetto si desideri. L'idea dello sviluppatore è quella di rendere le peculiarità narrative di ogni fazione qualcosa di palpabile quando si gioca: ecco quindi che i Lumeris possono costruire in un batter d'occhio, proprio grazie alla Dust, le enormi navi Ark che vengono utilizzate per colonizzare nuovi pianeti e che altre razze impiegano lungo tempo prima di completare. L'altro focus, quantomeno stando al nostro incontro, è relativo all'interfaccia, un elemento di primissimo piano in uno strategico. Quella di Endless Space 2 si presenta pulita e minimale, con differenti strati di informazioni che possono essere richiamati alla bisogna in modo da dare una panoramica di massima oppure tutti i dettagli. Questo discorso vale per tutti gli aspetti dell'esperienza, che si stai osservando la galassia nel suo insieme o che si stiano mettendo a confronto diversi pianeti per decidere quale fa per noi e per i nostri scopi. Le battaglie come in passato vengono decise dalle forze che si possono mettere in campo e dalla tattica scelta, quindi si osservano (se lo si desidera) nel loro svolgimento. Il balzo in avanti in termini visivi è importante, sia per quanto riguarda i modelli delle astronavi, che per il contorno e gli effetti, decisamente migliori di quelli di quattro anni or sono. L'incontro è stato insomma fugace ma ci ha dato modo di farci un'idea su un progetto ambizioso che sembra andare avanti spedito e ben diretto. Nelle prossime settimane avremo modo di vederlo più da vicino nel corso di un evento dedicato e potremo essere più precisi su quello che ci possiamo davvero aspettare.
CERTEZZE
- Ottima la nuova interfaccia
- Ambizione di creare un universo sci-fi imponente
- Tecnicamente molto migliorato
DUBBI
- Le novità nel sistema di combattimento sembrano limitate