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Unioni improbabili

A Tokyo abbiamo provato il nuovo e strampalato Dragon Ball per Nintendo 3DS

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   27/09/2016
Dragon Ball Fusions
Dragon Ball Fusions
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Dopo il successo ottenuto da Dragon Ball Xenoverse, con le sue tre milioni di copie vendute e un seguito all'orizzonte, anche Dragon Ball Funsions per Nintendo 3DS è stato ben accolto al suo debutto in Giappone. Previsto in Europa per il mese di febbraio, Fusions è probabilmente uno dei giochi più atipici (e più votati al fan service) tra quelli legati all'universo di Toriyama. Un action RPG in cui è possibile creare fusioni inedite tra eroi e nemici tratti dall'intero franchise di Dragon Ball, dalla serie Z al più recente Dragon Ball Super, passando per l'amato/odiato GT. Si può addirittura creare un personaggio ex novo con le proprie fattezze e combinarlo con i propri eroi preferiti. È una formula buffa ma che in madrepatria è bastata a conquistare i fan di Goku e compagni. Così, mentre manca ancora qualche mese all'uscita europea, abbiamo fatto visita agli uffici a Tokyo di Bandai Namco per provare una demo del gioco tradotta in inglese.

Dragon Ball Fusions non è solo fan service: lo abbiamo provato nella sede di Bandai Namco

Fu-sio-ne!

I diversi trailer e filmati pubblicitari avevano già dato una panoramica a 360° dei temi e delle meccaniche di Dragon Ball Fusions, ma passare una mezz'ora in compagnia del gioco ci ha rassicurato sul sistema di combattimento, semplice in superficie eppure sorprendentemente strategico.

Unioni improbabili
Unioni improbabili
Unioni improbabili

Le battaglie 5 contro 5, che seguono una non troppo rigida struttura a turni, sembrano inizialmente risolversi nella classica formula "carta-sasso-forbici", per cui un personaggio appartenente a una determinata tipologia (Velocità, Potenza o Tecnica) risulta più o meno efficace a seconda dell'avversario che si trova davanti. Tuttavia, le varianti sono diverse. Tre sono le principali azioni offensive: un attacco di mischia utile per nemici ravvicinati, un colpo d'energia che consuma Ki (ma che può avere differenti risultati in base al tipo di tecnica), e infine un attacco Speciale che coinvolge più membri del party. Alla formula si aggiunge poi la necessità di posizionare correttamente i membri del proprio party all'interno dell'arena di combattimento, un ring a tutti gli effetti dal quale i combattenti possono essere scaraventati via. Diventa così fondamentale scegliere gli attacchi anche in base alla posizione del personaggio di turno, fare in modo di lanciare l'avversario nella traiettoria di un proprio compagno (così da eseguire un attacco extra), evitare di essere accerchiati e cercare in tutti i modi di spazzare i nemici fuori dall'arena (così che questi perdano un turno prima di tornare in campo). A causa del numero di combattenti coinvolti in uno scontro e per via della struttura a turni, una battaglia può durare anche parecchi minuti, ma la spettacolarità delle sequenze che accompagnano ogni attacco dovrebbe contribuire a tenere alta l'attenzione per tutto il match. Poi ci sono le fusioni EX, attrazione principale di Dragon Ball Fusions. La demo che abbiamo provato aveva tutte le possibili combinazioni di personaggi già sbloccate, e nonostante non sarà possibile fondere qualsiasi combattente, quelle disponibili sono numerose e assolutamente strampalate. Da combinazioni più "telefonate" (Nappa con Raditz o Cell con Freezer) a quelle più improbabili (Jiaozi che si fonde con un Sabaiman, oppure Towa con Arale del Dr. Slump), l'elemento "collezionabile" del gioco dovrebbe rappresentare il principale stimolo ad andare in giro per la mappa in cerca di missioni secondarie e personaggi da sbloccare e fondere assieme. Proprio la mappa e la varietà delle missioni rappresenta però la grande incognita del gioco. Durante la nostra prova abbiamo svolazzato in uno scenario abbastanza spoglio nei pressi della Torre di Karin, imbattendoci di tanto in tanto in qualche avversario. In una missione secondaria, ad esempio, Bardock ha sfidato il piccolo Goku (che era nel nostro party) in uno scontro d'allenamento padre-figlio. È quindi probabile che diverse missioni saranno accessibili solo ad alcune condizioni o avendo nel party determinati personaggi, ma almeno nel poco tempo a disposizione non abbiamo potuto notare una particolare varietà. Prima di mettere mano alla versione completa in inglese dovremo attendere ancora qualche mese ma, al netto di qualche dubbio riguardo la qualità delle missioni, l'impressione generale è quella di trovarsi davanti a un buon RPG per tutti gli appassionati della celebre saga di Akira Toriyama.

CERTEZZE

  • Sistema di combattimento interessante
  • Fusioni assolutamente improbabili
  • Tanti personaggi tratti dall'intero franchise

DUBBI

  • Quanto saranno varie le missioni secondarie?
  • A differenza dei personaggi, gli scenari sembrano un po' poveri