49

Un nuovo giorno per i pokémon

Pokémon Sole e Luna è alle porte, e sembra sempre meglio: abbiamo giocato le sue fasi iniziali a Francoforte

PROVATO di Aligi Comandini   —   12/10/2016
Pokémon Sole
Pokémon Sole
News Video Immagini
Un nuovo giorno per i pokémon

Nintendo è sempre stata una colonna portante del gaming, una solida nave capace di trainare l'industria intera con le sue innovazioni e l'immensa qualità dei suoi titoli di punta. Ad oggi però la leggendaria casa nipponica si trova in una situazione a dir poco caotica, con una console da casa che ha venduto al di sotto di qualunque aspettativa, una portatile che riesce ancora a camminare a testa alta nonostante il mercato tempestoso, e un'apertura verso il mercato mobile che pochi - se non nessuno - avrebbero potuto prevedere fino a qualche anno fa. In questo equilibrio instabile i contrappesi che permettono alla grande N di non finire con un carpiato in un burrone sono pochi, e uno dei più stabili è a forma di Pikachu. I pokémon sono infatti dagli albori dell'azienda un marchio globale di potenza strabiliante, ma mai come nel recente periodo hanno acquistato notorietà e diffusione; la conseguenza diretta è stata pertanto un secco aumento di aspettative e attenzione mediatica nei confronti dell'ultimo capitolo principale della fortunata saga: Pokémon Sole e Luna. Per carità, non che le prospettive fossero poco rosee prima del successo di Pokémon GO, eppure questi episodi della serie hanno assunto connotati da "gran finale", poiché molti tra utenti e critici li vedono come un'inevitabile chiusura in grande stile della parentesi Nintendo 3DS (in attesa del sempre più misterioso Nintendo NX). Tra un mare di informazioni, qualche interessante teoria e una serie di leak inaspettati, siamo quindi volati a Francoforte per provare l'inizio del gioco e darvi delle impressioni dettagliate prima del suo arrivo nei negozi.

Abbiamo provato Pokémon Sole e Luna, ecco le nostre impressioni prima del lancio!

I misteri di Alola

L'evento tedesco si è rivelato semplice ma efficace: abbiamo in pratica avuto per le mani il titolo completo per un'ora e mezza circa, senza fronzoli o presentazioni elaborate. Non abbastanza per sviscerare il tutto ovviamente, eppure il test è stato ugualmente interessante, poiché ci ha permesso di assaporare le - notoriamente lente - fasi iniziali e di osservare il peculiare incipit.

Un nuovo giorno per i pokémon

Il problema è che, incatenati da un documento firmato che non lascia spazio alle reinterpretazioni, noi questo incipit non possiamo descrivervelo nel dettaglio (gli sviluppatori vogliono evitare qualunque spoiler); ci limiteremo dunque a precisare che si tratta di un inizio dal ritmo più serrato del solito, e che dimostra la volontà di Gamefreak di rendere sempre più elaborato e appassionante l'universo Pokémon (una strada intrapresa con forza già col remake di Rubino e Zaffiro). Messo in conto questo non trascurabile fattore, il resto dell'esperienza non si discosta moltissimo dai tipici titoli della serie, con una manciata di differenze che ad ogni modo dimostrano la diversità di Alola rispetto alle altre regioni del mondo dei pokémon. Una volta trasferiti sulla prima isola (e scelto il volto del nostro allenatore tra una manciata di possibilità) verrete infatti visitati dal professor Kukui, che non vi consegnerà gli immancabili pokémon iniziali, bensì vi porterà dal Kahuna del villaggio per selezionarli, dimostrando così da subito le marcate unicità culturali del posto. Alola è una regione ricca di tradizione e chiaramente ispirata alle isole tropicali e alle culture ritualistiche: i pokémon qui hanno una forte valenza spirituale e il villaggio di partenza è difeso da un Tapukoko che si comporta in modo simile ad una divinità protettrice. Questi rituali, peraltro, non sono esclusivamente ad appannaggio degli sceneggiatori, perché vanno a intaccare la struttura stessa della campagna. Nella nuova regione, dopotutto, sembrano non esserci palestre.

Qua ci si allena a casa

Meglio ribadirlo: abbiamo giocato per poco, dunque non possiamo confermare al 100% come sarà strutturata l'avventura, tuttavia subito dopo aver incontrato il proprio rivale (un dimenticabile allenatore iperattivo di nome Hau) il nostro alter ego viene spedito a completare il "giro delle isole", un ulteriore rituale a cui gli allenatori della regione si sottopongono, che spinge ad esplorare i vari appezzamenti di terra per rafforzare le proprie capacità.

Un nuovo giorno per i pokémon

Non abbiamo purtroppo avuto modo di arrivare alla prima fase di questo viaggio nel giro di 90 minuti, ma sembra evidente che anche il giro porterà il giocatore a incontrare vari esperti di pokémon contro cui combattere, probabilmente con l'aggiunta di sfide in grado di arricchire la campagna (la natura meno "chiusa" della cosa offre più flessibilità agli sviluppatori dal punto di vista strutturale). Il resto dell'avanzamento è invece piuttosto classico e vi vedrà ancora una volta imparare come si catturano i pokémon, combattere contro svariati allenatori sparsi per le strade della mappa e ottenere l'immancabile PokéDex. Occhio però a quest'ultimo, perché si tratta - come già noto - di un PokéDex contenente un Rotom, con svariate funzionalità nella gestione della mappa. Una volta inserito nello strumento, il Rotom non solo mostrerà dove dirigersi ma darà al giocatore utili consigli (rendendo ancor più intuitiva la già non difficile campagna del gioco). Questo genere di spinta all'accessibilità la si denota anche nelle battaglie, visto che la nuova interfaccia degli scontri permette di vedere immediatamente quali mosse sono superefficaci contro gli avversari, e i vari status che possono infliggere. Dubitiamo comunque che tali modifiche possano infastidire i veterani, visto che un giocatore di vecchia data conosce a memoria tutti i tipi, le resistenze e le debolezze dei vari pokémon.

Il segreto degli starter?

Non siamo usciti dalla prova solo con qualche nozione in più e una buona occhiata all'interfaccia, non temete. Abbiamo infatti avuto modo di dare una bella occhiata anche al Festiplaza, la nuova funzionalità dedicata alla comunicazione wireless online e a tutti gli effetti un parco di divertimenti virtuale che si evolve in base alle vostre azioni.

Un nuovo giorno per i pokémon

Che siate in rete o meno, il Festiplaza si riempie gradualmente di allenatori con varie quest (di rara semplicità, visto che di solito basta condurli a uno dei negozi presenti nella mappa). Completatele per ottenere dei festigettoni, poi spendibili negli edifici, o sviluppare i negozi ottenendo la chance di soddisfare altri allenatori e oggetti migliorati. Molto interessante ad esempio una tenda che sembra permettere di allenare gli EV dei pokémon (per chi ancora non lo sapesse: valori nascosti che vanno sviluppati con cura assieme agli IV nativi per rendere un pokémon davvero competitivo) con estrema velocità, senza doversi affidare al Super Allenamento o agli scontri diretti. L'altra chicca invece risiede nell'ottenimento della Pietra Lucente, che secondo molti permetterà ai pokémon di utilizzare solo le potentissime mosse speciali viste nei trailer. Noi però abbiamo un'altra teoria, poiché la conferma dei vecchi leak cinesi ci fa pensare a forme alternative alle megaevoluzioni (comunque confermate) che potrebbero avvicinarsi alla forma alternativa dell'Ash Greninja ottenibile con la demo. In parole povere: gli starter non avranno una evoluzione alternativa come Rockruff, ma potrebbero trasformarsi in base al legame con l'allenatore, ottenendo nuove caratteristiche. Cosa queste plausibili nuove forme comportino non ci è purtroppo dato saperlo, ma senza ombra di dubbio la loro possibile esistenza ci stuzzica.

Looking good

Il punto è che Pokémon Sole e Luna sembra un concentrato di tutte le evoluzioni che hanno migliorato negli anni la serie, con l'aggiunta di una lunga lista di ritocchi, facilitazioni alla comprensione delle meccaniche avanzate, e sorprese davvero impressionante.

Un nuovo giorno per i pokémon

I pokémon cavalcabili potrebbero ad esempio eliminare in larga parte (o in toto) le fastidiosissime e obbligatorie HM, che una volta apprese non potevano venir cancellate senza l'aiuto di uno specifico personaggio non giocante - sarebbe un funzionamento più simile a quello dell'Eon Flute insomma: un oggetto utilizzabile al posto di una mossa. Molto interessante poi anche il Pokérelax, una schermata dove avrete modo di coccolare i vostri pokémon, ma utilizzabile anche per eliminare gli status negativi senza passare per forza dagli oggetti. Usando i giusti strumenti potrete infatti curare i vostri pokémon da bruciature, veleno o paralisi, anche se non è del tutto chiaro se l'efficacia sia basata su una percentuale o costante. Siamo dunque di fronte a un numero massiccio di innovazioni, che assieme alle forme Alola e al comparto tecnico rendono Pokémon Sole e Luna davvero uno dei titoli più complessi ed evoluti di Nintendo 3DS. Sul serio, sembra a malapena un gioco per la portatile Nintendo, grazie a un look più realistico e a un livello di dettaglio in grado di far impallidire praticamente qualsiasi altro gioco per la console. E, per la cronaca, i contenuti non paiono esser da meno, poiché il PokéDex è diviso per isole e assieme ad Alola mostra subito anche una lista di mostriciattoli dedicati alla seconda isola della campagna (sono quattro in totale, ma nessuno sa ancora dove porterà il gioco una volta conclusa l'avventura principale). Tra le tante incertezze, in parole povere, l'unica sicurezza è che questo sembra essere davvero il Pokémon game definitivo. Non resta che mettersi il cappellino da allenatore e aspettare.

CERTEZZE

  • Tecnicamente superlativo su Nintendo 3DS
  • Sembra immenso e dotato di una storyline interessante
  • Ricco di innovazioni e migliorie

DUBBI

  • Quanto riuscita sarà realmente la campagna?
  • Numero di nuovi pokémon ancora da valutare