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Carte, taverne e creature

Un po' MMO, un po' gioco di carte: ecco a voi l'ambizioso Fangold, sfidante di Hearthstone made in Italy!

PROVATO di Lorenzo Fantoni   —   08/11/2016
Fangold
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Nella caotica e colorata cornice del Lucca Comis 2016 abbiamo fatto quattro chiacchiere con i Potato Killer Studios, un gruppo di programmatori italiani che in questo periodo sta lavorando a Fangold, un ambizioso progetto che mescola gioco di carte ed MMO per creare qualcosa di veramente unico che potrebbe catalizzare l'attenzione di chi ama entrambi i generi. Il progetto sta per uscire dalla sua fase di closed beta per entrare in quella dell'Early Access su Steam, con la speranza che veda la luce in una versione giocabile e stabile entro il prossimo anno. Per il momento abbiamo provato una build creata appositamente per Lucca Comics in cui era possibile avere un'idea del gioco e fare qualche partita a carte. Le impressioni che abbiamo avuto sono quelle di trovarci senza dubbio di fronte a un titolo peculiare che, pur avendo poche chance di intaccare lo strapotere di Hearthstone, potrebbe ritagliarsi una florida nicchia di appassionati, grazie ad alcune soluzioni veramente interessanti.

Un po' MMO, un po' gioco di carte: ecco a voi l'ambizioso Fangold!

Taverne e avventure

Il centro vitale di Fangold è la taverna, che funge da vero e proprio menù tridimensionale per tutto il gioco. Spostandosi al suo interno potremo infatti accedere all'area del PvP, del PvE, del Crafting e tutte le altre opzioni, che volendo potranno essere richiamate anche col classico menù testuale. La taverna però non è soltanto un menù di gioco, ma un vero e proprio spazio personale che potrà essere abbellito con i nostri trofei e in cui potremo invitare gli amici per sfidarli o giocare assieme. Gli sviluppatori sotto questo punto di vista hanno in mente alcune idee decisamente interessanti, oltre infatti al classico scontro in single player o contro un avversario umano stanno sperimentando la creazione di una modalità PvPvE in cui i giocatori possono scontrarsi sia tra di loro sia collaborare contro una creatura controllata dal computer, per poi decidere di attaccarsi alla spalle quando fa più comodo, e un 5 contro 5 che dovrebbe essere qualcosa di realmente folle.

Carte, taverne e creature

Non è detto che in seguito non si lancino anche in una modalità Raid, ma per adesso sono solo speculazioni. L'altra parte del gioco, che poi è quella che distingue Fangold dalla massa, è una sorta di MMO in miniatura in cui bisogna muoversi in una serie di ambienti pieni di creature assurde per raccogliere vari oggetti e combattere. Esistono vari personaggi che potremo interpretare, per il momento le uniche differenze sono nell'aspetto, ma non è detto che in futuro questa scelta non influenzi il gameplay. La parte di raccolta è fondamentale per poi fabbricare o potenziare le proprie carte in taverna. Ogni elemento corrisponde a un determinato potenziamento della carta, dunque se vogliamo ottenerne una con una determinata caratteristica di attacco di servirà un materiale specifico, idem per quanto riguarda la difesa. Con i reagenti giusto è possibile cambiare i dati di Attacco, Vitalità, Mana, Elemento e Rarità della carta e non tutte le variabili sono immediatamente disponibili, in alcuni casi bisognerà fare degli esperimenti e il primo che scoverà una nuova carta verrà segnalato come suo inventore in tutto il gioco. Volendo è anche possibile rendere il proprio mazzo ancora più personale modificandone l'aspetto e le icone utilizzando skin più o meno rare che mostreranno agli altri giocatori la vostra esperienza. In totale ci sono cinque elementi all'interno di Fangold, a cui corrispondono ovviamente determinate famiglie di carte, dunque se vogliamo potenziare o creare carte legate all'acqua dovremo andare a cercare vicino a un lago o al fiume, per la luce potrebbe servirci lo spirito di un cimitero e così via. Cercando questi oggetti incontreremo anche le creature con cui poi avverranno i combattimenti veri e propri e, in alcuni casi, sconfiggerne un certo numero farà apparire creature leggendarie che diventeranno ottimi trofei per la nostra Taverna.

Carte e terreni

Se la Taverna è il cuore di Fangold, lo scontro con le carte è il cervello. Gli sviluppatori hanno analizzato a fondo tutti i giochi del genere e hanno messo insieme una meccanica decisamente interessante, abbastanza semplice da imparare ma estremamente profonda se si tiene conto di tutti i fattori in gioco. La progressione del gioco si basa su una riserva di mana che aumenta turno dopo turno, con una differenza sostanziale. Per giocare alcune carte basta semplicemente avere il mana necessario, per altre dovremo cambiare il mana in uno degli elementi del gioco. L'aspetto interessante è che il mana convertito in uno degli elementi non sparisce alla fine del turno, ma può essere accumulato.

Carte, taverne e creature

Ad esempio, potrebbe esserci una carta che ha bisogno di tre mana e un fuoco per essere giocata. Se abbiamo quattro punti mana non c'è problema, ne convertiamo uno in fuoco e giochiamo la carta, se invece ne abbiamo solo tre o il fuoco lo abbiamo creato nel turno precedente o non possiamo utilizzarla. In questo modo anche quando a fine turno ci troviamo del mana inutilizzato possiamo sempre convertirlo in uno degli elementi e renderlo utile per il futuro. Una volta scelta la carta dobbiamo decidere dove posizionarla. Ci sono tre slot differenti in cui posizionare la carta, questo per il momento influenza le sue modalità di attacco e difesa solo nel momento in cui entra in gioco la meccanica dei terreni. I terreni sono una delle tante novità di Fangold e sono un ulteriore strato di raffinatezza introdotto nella strategia generale della partita. Volendo infatti potremo decidere che uno dei tre slot in cui posizionare le carte diventa un terreno legato agli elementi, così facendo tutte le carte legate a quell'elemento ne verranno potenziate, mentre le carte "opposte" risulteranno penalizzate. Se poi decidiamo che quel terreno non ci va più bene potremo cambiarlo, anche se il procedimento richiederà almeno tre turni ed è ovviamente sconsigliato, un buon giocatore dovrebbe scegliere uno o due elementi complementari ed evitare strategie troppo incasinate. Ovviamente poi non mancano carte di difesa, che obbligano l'attaccante a concentrarsi su di loro, carte curative e eccezioni di vario tipo, legate ai particolari effetti di ogni creatura o magia, ma nella nostra prova erano tutti disattivati per rendere le cose più semplici e mostrare solo le meccaniche di base.

Ambizioni e aspettative

Non c'è dubbio che Fangold sia un gioco coraggioso e ricco di ambizione. Il settore dei giochi di carte collezionabili è abbastanza chiuso alle novità e l'inserimento di dinamiche MMO potrebbero essere la chiave per dare una scossa. Pensate a tutte quelle volte in cui le partite vi vanno male e sentite di essere pervasi dalla sfiga: potrebbe essere il momento giusto per dedicarsi alla raccolta di risorse e all'artigianato, in attesa che la dea bendata vi sorrida di nuovo. Dal punto di vista del mondo di gioco il tutto sembra molto ben strutturato, Fangold in fondo è lo spin-off di un MMO molto più vasto che Potato Killer sta sviluppando da molto tempo, grazie anche all'aiuto di uno scrittore che ha già pubblicato dei libri in merito. Immaginate, insomma, come sarebbe stato se Hearthstone fosse nato prima di World of Warcraft e fosse stato possibile girare per Orgrimmar o Roccavento in cerca di reagenti per creare le carte migliori.

Carte, taverne e creature

Dal punto di vista visivo il gioco è abbastanza carino, ma necessità ovviamente di maggiore pulizia, più animazioni e un sacco di altri dettagli: tutte cose che ovviamente arriveranno con la fase successiva dello sviluppo, soprattutto se il gioco andrà bene in fase di Early Access. Sarà molto interessante capire come si svilupperà la sezione della taverna e tutta la meccanica dell'artigianato e della personalizzazione delle carte, che per certi versi si rifà al prestigio di avere l'equipaggiamento più bello degli altri e al gusto di mostrarla in giro. Quella che appare già matura è invece tutta la parte legata agli scontri con le carte, il gioco è abbastanza semplice da capire, ma il sistema di elementi e di terreni rende il tutto estremamente complesso col proseguire dei turni, visto che anche le creature più deboli possono diventare un problema con i giusti potenziamenti ed è assolutamente fondamentale utilizzare bene il proprio mana e convertirlo negli elementi più utili, valutando non una, ma almeno due mosse in anticipo. Adesso non resta che vedere cosa ne penserà il mercato, giudice ultimo di ogni cosa. L'Early Access che verrà inaugurato entro il primo trimestre del 2017 sarà fondamentale, ma anche la capacità degli sviluppatori di gestire un progetto così grande e particolare senza tralasciare tutte le sue parti. Di sicuro la sfida è ardua, ma la sostanza c'è, resta da vedere se il pubblico apprezzerà lo strano mondo di Fangold oppure no.

CERTEZZE

  • Un originale incontro tra carte e MMO
  • I terreni sono una variazione interessante
  • Modalità di gioco innovative

DUBBI

  • Graficamente ancora un po' acerbo
  • Resta da capire se l'ambizione sarà supportata dai fondi