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Weekend con i morti

Abbiamo provato nel fine settimana la beta di Killing Floor 2 su PlayStation 4: ecco le nostre impressioni

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   08/11/2016
Killing Floor 2
Killing Floor 2
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Weekend con i morti

A oltre sette anni di distanza dal primo episodio, la serie sparatutto a base di zombie targata Tripwire Interactive sta per tornare con un nuovo capitolo per PC e PlayStation 4. Vista la natura di Killing Floor 2 era lecito attendersi una beta prima del lancio, e così è stato: l'abbiamo provata per qualche ora sulla console Sony e goduto così di un discreto assaggio di quella che sarà l'esperienza completa del gioco, disponibile a partire dal 18 novembre. Come già vi avevamo raccontato nel provato di alcuni mesi fa, vengono confermati elementi come la personalizzazione visiva dei personaggi, le differenti classi selezionabili e una struttura a ondate che caratterizza la modalità principale, Survival, accompagnata in questo caso da un'alternativa competitiva che però non è stato possibile in alcun modo provare: non appena il matchmaking ci faceva accedere a una partita, infatti, l'applicazione andava in crash e bisognava chiuderla manualmente. Inevitabili (seppur stravaganti) problemi di gioventù per una beta altrimenti ineccepibile dal punto di vista tecnico, grazie all'organizzazione rapida dei match, alla presenza di un selettore territoriale per i server e alla possibilità di mettere insieme una squadra di amici con cui avventurarsi nelle tre mappe disponibili: Parigi in fiamme, Punto d'evacuazione e Laboratorio Biotics.

La beta di Killing Floor 2 conferma le potenzialità di un titolo solido e divertente, ma con delle ombre

I magnifici sei

Non c'è una vera e propria storia alla base di Killing Floor 2: basti sapere si è verificato il tanto temuto zombie outbreak, un'invasione di non-morti su scala globale che ha azzerato la società e ridotto al minimo la popolazione. I superstiti hanno quindi dovuto trovare un modo per fronteggiare la minaccia.

Weekend con i morti
Weekend con i morti

Come? Armandosi fino ai denti e ammazzando nuovamente, più e più volte, le creature raccapriccianti che hanno invaso le città. Parlavamo di classi e personalizzazioni: prima di accedere al matchmaking è possibile scegliere il personaggio che vogliamo "interpretare" in una rosa composta da figure alquanto bizzarre, che includono preti poco inclini a porgere l'altra guancia, schizofrenici fissati col medioevo, agenti della polizia, ex soldati e così via, modificabili nell'aspetto attraverso l'uso di un editor per il momento abbastanza semplice e limitato. L'aspetto estetico del nostro alter ego non influenza le sue azioni in-game, cosa che invece avviene per la classe di appartenenza: il Berserker è un guerriero letale dalla breve distanza, equipaggiato di default con una vanga, una pistola, una sorta di machete e un set di granate EMP; il Commando parte con un fucile d'assalto, una pistola, un coltello e granate HE; il Supporto è la tradizionale unità che assiste gli altri giocatori, ma che sa difendersi grazie al fucile a pompa, la pistola, il coltello e le granate a frammentazione; il Medico da campo cura i propri compagni ma non è più di tanto efficace in combattimento, equipaggiato con un dispositivo che ripristina la salute, una pistola, un bisturi e una "granata medica"; il Demolitore è l'esperto di esplosivi della situazione, che affronta gli zombie con una pistola a granate, una pistola standard, un coltello multiuso e dei candelotti di dinamite; il Piromane non ha bisogno di molte presentazioni, dispone di un lanciafiamme, una pistola standard da 9 mm, un coltello da pompiere e delle bottiglie Molotov; il Pistolero predilige i revolver e ne impugna uno per ogni mano, ma non gli mancano il solito coltello e delle devastanti bombe a chiodi; il Cecchino colpisce i propri obiettivi da lontano grazie al fucile Winchester 1894, ma all'occorrenza può tirare fuori una pistola standard, un coltellaccio e un'utilissima granata congelante; lo SWAT, infine, rappresenta il meglio delle forze dell'ordine e combatte utilizzando una mitragliatrice SMG MP7, una pistola da 9 mm, un coltello tattico e un set di flashbang.

Li mortacci

Selezionati personaggio e classe, è possibile cercare una partita nelle modalità Survival o Survival VS scegliendo mappa e lunghezza del match, oppure lasciare tutti i valori su "casuale" per un maggior numero di possibili corrispondenze. Come detto la modalità principale riesce a catapultarci nel mezzo dell'azione in pochi secondi, nell'ottica di una squadra composta da sei giocatori che devono affrontare un massimo di dieci ondate di nemici per poi vedersela con un boss, nel caso della beta il temibile Dottor Hans Volter, uno scienziato tedesco trasformatosi in una mostruosa aberrazione, metà zombie e metà macchina.

Weekend con i morti

Si parte con la dotazione di base che caratterizza ogni classe, ma fra un'ondata e l'altra è possibile spendere il denaro guadagnato con le uccisioni presso uno shop in-game e lì cambiare quasi completamente l'equipaggiamento, con la sola eccezione delle granate, attingendo a un arsenale davvero corposo, che include tante differenti armi da mischia, pistole, fucili a pompa o di precisione, mitragliatrici leggere, fucili d'assalto e strumenti tanto assurdi quanto devastanti, come lame rotanti, inceneritori e così via. Per meglio orientarsi nel browser delle armi è possibile taggare i propri strumenti preferiti per un rapido richiamo, tenendo sempre in considerazione il loro peso: non si possono trasportare due lanciarazzi, un lanciafiamme e tre fucili per volta, bensì bisogna trovare un equilibrio dal punto di vista della mobilità e disfarsi dell'equipaggiamento che riteniamo meno utile. L'attivazione degli shop viene utilizzata dagli sviluppatori come indovinato espediente per spostare il gruppo attraverso le varie zone delle mappe, tutte di dimensioni generose, fornendo una manciata di secondi prima dell'ondata successiva e consentendo agli utenti di inquadrare il luogo in cui si trovano, le eventuali entrate da sbarrare (utilizzando una pistola saldatrice che rientra nella dotazione di tutte le classi) e le porte da tenere d'occhio perché è proprio da lì che arriverà il grosso degli zombie.

Varietà, tecnica e sensazioni preliminari

È chiaro ed evidente che la serie di Killing Floor si ispira a Left 4 Dead, sebbene il franchise di Tripwire Interactive provi a puntare forte sui numeri dell'offerta. Lo dimostrano il già citato ampio arsenale, come pure la grande varietà di nemici differenti che ci troveremo ad affrontare nella modalità Survival.

Weekend con i morti
Weekend con i morti

Gli zombie "standard" sono infatti pochi, accompagnati da tantissime unità speciali che danno sempre del filo da torcere: non-morti "invisibili", armati di machete o di motoseghe, mostri dotati di lanciafiamme o enormi "tank" che caricano il bersaglio fino ad ucciderlo, streghe urlatrici, blob che esplodono dopo un tot di colpi e vomitano sulle vittime una melma velenosa, uomini-ragno che saltano addosso ai loro avversari e così via. La varietà in termini di bestiario non manca decisamente a Killing Floor 2, se consideriamo anche i boss, ed è un peccato che sul piano squisitamente tecnico il gioco utilizzi un motore datato, l'Unreal Engine 3, nonché asset spesso generici, che danno alle mappe una sensazione di sporcizia difficile da digerire. Diciamo che la personalità latita un po', cosa che si evince anche dal lavoro effettuato sull'interfaccia, mentre in termini di performance la versione PlayStation 4 utilizza probabilmente un frame rate sbloccato, che in alcuni casi arriva a 60 frame al secondo ma non sembra riuscire a mantenerli in maniera stabile. Certo, per comprendere al meglio questo aspetto della produzione bisognerà attendere analisi tecniche realizzate da chi dispone degli strumenti necessari per farle. Il feeling delle armi è buono ma non ottimo, gli impatti andavano enfatizzati di più ma si spara bene sia con l'iron sight che senza, la mobilità del personaggio non è mai un problema e i bullet time (che si attivano quando un membro della squadra mette a segno un headshot o comunque un colpo "da maestro", e che valgono per tutto il team) risultano spettacolari. L'esperienza è frenetica e divertente, insomma, e la progressione delle singole classi apre ad abilità extra che è possibile sbloccare dopo aver raggiunto un certo livello. Tuttavia siamo curiosi di capire quali saranno i numeri del prodotto finito, a fronte di un prezzo di vendita che su PlayStation 4 risulta sostanzialmente più alto rispetto alla versione PC.

CERTEZZE

  • Frenetico e divertente, i bullet time sono spettacolari
  • Arsenale ricco, interessante la progressione delle classi
  • Matchmaking rapido ed efficace...

DUBBI

  • ...ma la modalità Survival VS andava sempre in crash
  • Graficamente datato, a tratti "sporco" e generico
  • Su PlayStation 4 costerà quasi il doppio che su PC?