Quello tra novembre e dicembre è sempre un periodo foriero di grandi offerte e promozioni, studiate ovviamente per assecondare la classica spinta allo shopping furibondo che caratterizza il momento pre-natalizio, sia in nord America che ormai anche dalle nostre parti.
Su Xbox Live ci sono stati in rapita successione i saldi per la settimana del Black Friday e quelli in occasione dei Game Awards, appena conclusi, pertanto c'è una grossa possibilità che in molti si ritrovino già con un bel bottino di titoli appena acquistati e da giocare, cosa che rende meno trepidante l'attesa per i nuovi titoli gratuiti del programma Games with Gold. In ogni caso, anche per dicembre 2016 possiamo contare sui soliti quattro titoli offerti agli abbonati Xbox Live Gold, come sempre due per Xbox One e due per Xbox 360 con la possibilità di utilizzarli comunque tutti sulla nuova console grazie alla retro-compatibilità assicurata per i giochi del programma. Per quanto riguarda i primi due, questo mese abbiamo a che fare con Sleeping Dogs: Definitive Edition, edizione rimasterizzata del buon action game a mondo aperto e ambientazione poliziesca che ci porta fra le strade di Hong Kong, il fascinoso platform con elementi puzzle Outlast e come seconda mandata di metà mese il terrificante horror in soggettiva Outlast e il sempreverde Burnout Paradise, che dopo una lunga attesa si aggiunge infine al catalogo in retro-compatibilità dopo essere stato per parecchio tempo uno dei titoli più richiesti per questa funzionalità. Nessun particolare filo conduttore a questo giro, a quanto pare, al di là di una curiosa presenza ricorrente della parola "out" che compare in ben tre titoli su quattro, in quella che supponiamo sia una semplice e simpatica coincidenza. A dirla tutta non c'è molto di natalizio, contrariamente alla tradizionale ricerca di un qualche collegamento tra titoli in offerta e ricorrenze annuali, ma la questione interessa poco se i giochi sono validi.
Si alternano crimini, terrore, bellezza e velocità nei titoli dei Games with Gold di dicembre 2016
Sleeping Dogs: Definitive Edition - Xbox One (dall'1 al 31 dicembre)
Tornato da un periodo di addestramento negli Stati Uniti, il detective Wei Shen si ritrova subito coinvolto in una missione ad alto rischio nella sua Hong Kong: infiltrarsi nella triade Sun On Yee per distruggerla dall'interno, un'operazione estremamente pericolosa che lo costringe a mantenere un doppio gioco tra gli scopi profondi della lotta al crimine e la necessità di mantenere in superficie un aspetto quanto più fedele possibile ai clan della malavita orientale. Questa è la storia di Sleeping Dogs, un progetto dalla genesi piuttosto complessa partito nel 2009 come True Crime: Hong Kong, dunque come nuovo capitolo della serie action poliziesca di Activision e poi evolutosi come un titolo a sé stante, sviluppato da United Front Games e pubblicato da Square Enix.
Si tratta di un action game a mondo aperto chiaramente ispirato allo stile di Grand Theft Auto e simili, con il protagonista che esplora una vasta ambientazione ricca di possibilità diverse, portando avanti le missioni principali legate alla storia e una miriade di missioni secondarie che arricchiscono il mondo circostante e variano le situazioni in cui è possibile trovarsi. La versione Definitive Edition è caratterizzata dal solito aumento di risoluzione e migliorie grafiche varie e dall'inclusione di una grande quantità di contenuti aggiuntivi usciti successivamente al lancio dell'originale, compresa le espansioni L'Anno del Serpente e il capitolo in stile horror Incubo a North Point. È chiaro come Sleeping Dogs faccia leva soprattutto sulla sua particolare ambientazione, che può essere apprezzata in particolare dagli amanti dello stile hard boiled orientale, mettendo in scena le meccaniche piuttosto classiche dell'action open world "criminale" in un contesto non banale e ben costruito, dal sapore fortemente cinematografico. Il setting ovviamente apre la strada anche alla presenza delle arti marziali, che contribuiscono a rafforzare l'identità del gioco e determinano anche un'importante componente del gameplay.
Outlast - Xbox One (dal 16 dicembre al 15 gennaio)
Il survival horror ha conosciuto una nuova e importante fioritura in questi anni e in mezzo alla new wave del terrore videoludico, Outlast occupa sicuramente un posto importante. Erede anche lui dello stile dei found footage come Rec, Quarantine, Cloverfield o Blair Witch Project, questo titolo ha raggiunto nuove vette di coinvolgimento grazie allo spostamento della prospettiva sulla prima persona e attraverso una regia particolarmente impostata sulle ombre, sulla visione solo parziale di ciò che ci circonda e sul senso di minaccia incombente, derivato anche dall'essenza fondamentalmente normale del protagonista, disarmato e impreparato ad affrontare incubi di questa portata.
La storia racconta del giornalista freelance Miles Upshur intenzionato a conquistare il suo scoop andando a indagare nel misterioso ospedale psichiatrico di Mount Massive, dove una fonte ha riferito che vi si svolgano strani esperimenti. Pochi minuti all'interno della struttura bastano a Miles per capire che c'è decisamente qualcosa che non va in quel luogo, ma la fuga diventa improvvisamente una missione quasi impossibile. Sviluppato dal team indie Red Barrels, composto da veterani dell'industria videoludica, Outlast mantiene sempre alta la tensione grazie alla sua ambientazione opprimente e al rapporto di forze completamente squilibrato in favore dei nemici che popolano l'ospedale, pazienti tramutati in creature ibride dagli inquietanti risvolti degli esperimenti effettuati su di loro, e con la costante minaccia del terribile Walrider, la presenza che sovrasta tutti gli orrori di Mount Massive. L'horror in soggettiva è ormai un genere quasi inflazionato, ma Outlast rappresenta comunque una delle maggiori interpretazioni di questa tipologia di gioco e la possibilità di poterlo giocare gratuitamente non dovrebbe essere mancata.
Outland - Xbox 360 e Xbox One (dall'1 al 31 dicembre)
Piattaforme, stile ed enigmi sono i componenti fondamentali di Outland, un particolare platform con elementi puzzle sviluppato dal talentuoso team finlandese Housemarque, salito alle luci della ribalta con Super Stardust e poi rimasto sempre particolarmente in vista nell'ambiente indie. Outland rappresenta uno dei titoli più riusciti nel ricco catalogo del team, un gioco riflessivo ma anche veloce e dinamico, tutto incentrato sull'alternanza di luce e ombra in una meccanica a polarità alternata che ricorda titoli come Ikaruga e Silhouette Mirage dei Treasure.
Un uomo qualunque scopre di essere la reincarnazione di un antico eroe che era riuscito a bloccare e imprigionare le divinità chiamate Sorelle del Caos, capaci di controllare ognuna le opposte forze del sole e della luna. Quelli che sembravano essere solo sogni diventano dunque una seconda vita per il protagonista, che in qualità di eroe reincarnato deve imparare a padroneggiare le forze della luce e dell'oscurità per bloccare nuovamente le Sorelle del Caos, che nel frattempo sono riuscite a fuggire dalla propria prigionia. La struttura è dunque quella tipica del platform in 2D con elementi action e puzzle, tutto incentrato sull'alternanza delle polarità luce/ombra, i cui poteri sono necessari sia per risolvere gli enigmi e passare attraverso le varie porte all'interno dei livelli, sia per combattere nemici derivanti anche loro dalle due sfere d'influenza magica in questione. Oltre alla storia in single player, Outland può essere giocato in modalità multiplayer cooperativa, mentre una modalità Arcade fornisce ulteriori variazioni di gioco ponendo nuovi obiettivi da portare a termine all'interno delle varie ambientazioni che caratterizzano la "campagna".
Burnout Paradise - Xbox 360 e Xbox One (dal 16 al 31 dicembre)
Da quando è stata presentata la retro-compatibilità di Xbox One uno dei titoli più frequentemente richiesti dal pubblico tra quelli da inserire nella funzionalità è stato proprio Burnout Paradise. Uscito nell'ormai lontano 2008 come ultimo capitolo della celebre serie di racing da parte di Criterion, Paradise rappresenta un po' la summa delle caratteristiche di Burnout, spostando la classica azione veloce e distruttiva della serie all'interno di un contesto aperto e liberamente esplorabile, moltiplicando dunque le possibilità di corsa e caos da generare.
Paradise City fa da sfondo all'azione, e si presenta come una città vasta che può essere esplorata in ogni sua parte a bordo di auto, per prendere parte ai diversi eventi che vi si svolgono. Tornano anche qui gli elementi tipici di Burnout, con la guida spericolata che viene premiata attraverso il caricamento della barra del turbo, in grado di imprimere una notevole accelerazione aggiuntiva alla macchina. Come da tradizione, il gameplay di Burnout Paradise si suddivide equamente tra guida veloce e distruzione assortita, che si ritrovano entrambi e in misura diversa all'interno delle varie modalità di gara a cui possiamo prendere parte. La gara di velocità richiede soprattutto abilità alla guida, la Furia Stradale impone invece di concentrarsi sui takedown, ovvero l'abbattimento spettacolare degli avversari in pista, mentre molte altre derivazioni, come Stunt e Strada Rovente, presentano diverse gradazioni di caos da scatenare. Otto anni sono tanti nel mercato videoludico e un'infinità per quanto riguarda l'evoluzione tecnologica, ma Burnout Paradise riesce comunque a mantenere un aspetto notevole, mentre il gameplay non sembra invecchiato di un giorno, vista anche la mancanza della serie dalle scene che dura ormai da diversi anni.