Secondo molti decaduta rispetto al suo status quasi leggendario degli albori, Capcom sta attraversando un periodo davvero difficile da analizzare.
Le mosse della casa sono imprevedibili: da una parte promette un ritorno allo sviluppo tripla A col massimo impegno, dall'altra persevera negli errori che le sono costati la fiducia di buona parte dei suoi sostenitori; inoltre - tolto il successo di Monster Hunter e una generale ripresa osservata negli ultimi anni - non naviga esattamente in un mare di soldi, al punto che risulta difficile comprendere quante risorse effettivamente abbia a disposizione per tornare ai fasti del passato. Per ora, supposizioni a parte, la strategia dell'azienda sembra essere un sistematico recupero di alcuni dei marchi più importanti della sua storia... e vi sono davvero pochi nomi capaci di riportare alla mente l'età d'oro della casa più di Resident Evil. Solo che questo altisonante precursore dei survival horror è ormai l'ombra di se stesso, al punto da aver spinto gli sviluppatori dell'ultimo capitolo (il settimo principale) a puntare su una strada quasi totalmente diversa rispetto a quelle già viste, in prima persona e spiccatamente più paurosa. Dal canto nostro abbiamo già espresso pesanti dubbi sulla nuova natura della serie, non tanto perché refrattari al cambiamento, quanto per la scarsa unicità che le demo mostrate (e provate) fino ad ora hanno dimostrato di possedere. Le cose sono, fortunatamente, migliorate con la release dell'ultimo pezzo di "Beginning Hour", chiamato Midnight Update e svelato durante la PlayStation Experience di Anaheim. Non ha fugato del tutto i nostri dubbi, sia chiaro, ma perlomeno ha donato un senso a una demo che ben poco aveva di memorabile fino al suo arrivo.
La demo di Resident Evil 7 è finalmente completa: quali segreti nasconde?
Raggiungere l'orrore
Chi ha giocato la demo fino allo sfinimento nella sua forma incompleta avrà ormai svelato ogni suo possibile segreto, trovando il dito del manichino, la mano a cui attaccarlo e persino l'ascia: tutti oggetti ben nascosti la cui utilità risultava però ancora ignota.
L'ultimo update cambia le carte in tavola, andando ad aprire una zona completamente inedita al di là della cosiddetta "porta consumata", dove si trovano nuovi oggetti e, finalmente, un nemico di base. Una volta entrati nella nuova area e usata la chiave dello scantinato, arriverà (pare apparendo in una zona casuale) una mostruosità chiamata "Molded", lenta come i classici zombie della serie e con all'incirca la stessa tendenza a voler "abbracciare" il vostro alter ego. L'ascia può ucciderla, ma è un'arma inefficace che vi porterà a venir colpiti più volte, e credeteci quando vi diciamo che non è il caso che accada. Venir toccati dal Molded porta infatti [evitate di leggere il pezzo seguente se non volete rovinarvi la sorpresa] a venir infettati, e ad arrivare di conseguenza a un finale negativo in cui il protagonista crolla trasformandosi in una creatura simile a ciò che l'ha attaccato. Di norma evitiamo di addentrarci così nel dettaglio in una chiusura, poco importa se si tratta di una demo; questa volta però l'infezione è importantissima, perché se influenza in tal modo il finale potrebbe risultare un elemento di gameplay a cui fare attenzione durante il gioco completo. Nemici in grado di trasferire il loro virus o parassita al giocatore sono una prospettiva terrificante in un titolo horror, e chissà che non si vedano nella campagna medicinali pensati appositamente per placare l'avanzamento di un'infezione simile o eliminarla. Lasciate da parte le supposizioni, comunque, il malanno del Molded non è l'unica cosa a renderlo significativo.
Good ending?
Evitando di subire i colpi del mostro e recuperando un paio di oggetti nella zona in cui si trova è infatti possibile anche fuggire dalla casa e ottenere finalmente un'arma da fuoco.
Per carità, la pistola aggiunta con questo update non è molto più efficace dell'ascia, ma almeno conferma al 100% la presenza di scontri a fuoco che riavvicinano il titolo ai precedenti Resident Evil nonostante la prima persona (se non l'avessero già fatto abbastanza alcuni dei trailer). L'altro elemento ad aver guadagnato molto dall'update è la mano del manichino sopracitata: se puntata in certe zone, dopo aver eseguito una specifica serie di azioni, permette infatti - in combinazione con il taccuino - di raccogliere testimonianze su una serie di omicidi avvenuti nella casa in cui si svolge la demo. Le frasi raccolte sono inquietanti al punto giusto, e pur non migliorando più di tanto la tensione generale (a nostro parere ancora troppo bassa) indicano un certo impegno dal punto di vista della narrativa e della costruzione del background. Il fatto che la premessa sia fin troppo simile a quella di Silent Hill 2 ci ha fatto storcere enormemente il naso, non possiamo negarlo; potrebbe tuttavia trattarsi di una sorta di omaggio, e la trama resta ugualmente l'elemento che ci incuriosisce di più nel gioco, considerando che è chiaramente influenzato da film horror americani (l'immaginario di quelli di Rob Zombie è vicino, ma non è solo questo il caso) e l'autore principale ha già dimostrato una certa abilità in passato. A questo punto, resta solo da vedere se avanzando il titolo acquisterà sempre più carattere e validità. I dubbi, lo ribadiamo per l'ennesima volta, sono ancora marcatissimi, ma almeno adesso la speranza si è riaccesa.
CERTEZZE
- Finalmente un nemico, un'arma da fuoco e qualche base concreta su cui costruire
- Finali multipli
DUBBI
- Le premesse e l'atmosfera ancora non ci convincono appieno