Microsoft ha intenzione di puntare in maniera particolare sui servizi, ormai è chiaro, come dimostra il recente annuncio del nuovo Xbox Game Pass. Quest'ultimo è un servizio in abbonamento opzionale, che consente agli utenti di accedere a un ampio catalogo di circa 100 titoli scaricabili gratuitamente e giocabili liberamente finché si mantiene attivo l'abbonamento, che costerà 9,99 dollari al mese. La consistenza del catalogo è ancora tutta da valutare ma messa così la proposta sembra decisamente allettante, tanto da fare impallidire l'offerta Games with Gold, che già di per sé era considerata in generale estremamente positiva per i consumatori.
In questo modo, se non si ha l'esigenza di acquistare subito i giochi appena usciti (che difficilmente saranno inseriti in tempi brevissimi nel catalogo), tra Xbox Game Pass e Games with Gold è in effetti possibile giocare a un gran numero di titoli sborsando una cifra veramente minima, rispetto a quanto richiederebbe l'acquisto standard dei giochi. È certamente un nuovo modo di fruire la console, che porta con sé diversi vantaggi anche se può non essere apprezzato da tutti allo stesso modo, ma finché resta opzionale rappresenta indubbiamente una notevole ricchezza per Xbox. D'altra parte, con l'unificazione dell'ecosistema tra Xbox One e Windows 10, appare sempre più chiaro come a Microsoft prema soprattutto la costruzione di un sistema unico che venga utilizzato dalla maggiore quantità di utenti possibile, e su questo fronte la diffusione di abbonamenti e sottoscrizioni passa sicuramente in primo piano rispetto al tradizionale conteggio delle vendite di unità software e hardware, vista la situazione di effettivo monopolio in cui si trova sul fronte dei sistemi operativi per PC. In ogni caso, per le ultime novità c'è da aspettare la primavera inoltrata, intanto pensiamo invece ai titoli gratuiti di questo marzo su Games with Gold, di ben più immediata fruizione.
Horror ed esperienze multiplayer di varia natura protagonisti dei titoli di marzo per Games with Gold
Layers of Fear - Xbox One (dal primo al 31 marzo)
Gli horror con visuale in soggettiva sono ormai una vera e propria moda, dimostrata anche dal fatto che solo un paio di mesi fa un altro esponente della categoria, Outlast, ha fatto la sua comparsa nei Games with Gold, eppure in certi casi alcuni progetti riescono a distinguersi per la particolarità della loro visione. È questo il caso di Layers of Fear, che sebbene sia passato un po' in sordina rappresenta un'interpretazione interessante del genere, soprattutto in termini di atmosfera, ambientazione e scelte registiche. La storia narra di un pittore alla disperata ricerca di ispirazione per la conclusione del suo capolavoro, un'opera che si rivela essere una sorta di incubo, che trascina il protagonista in un vortice di visioni e presenze oscure che fagocitano ogni aspetto della sua vita.
Il primo impatto apparentemente normale con la villa vittoriana in cui ci si trova a muoverci tradisce ben presto l'orrore sotteso alle raffinate ambientazioni, e Layers of Fear fa un sapiente uso di una regia attenta ad amplificare il senso di angoscia e gli spaventi improvvisi, giocando su cliché del genere ma anche interpretandoli in maniera molto originale, grazie ai particolari giochi di prospettive e illusioni che derivano dall'onnipresenza di quadri e illustrazioni. Non è la prima volta che viene introdotto il tema dello squilibrio mentale e delle allucinazioni direttamente riproposte sulle schermo, e dunque trasferite senza mediazione al giocatore, ma lo studio effettuato su queste in Layers of Fear e il modo in cui questi elementi si integrano alla perfezione con la progressione della storia e dell'esplorazione della casa, rendono l'orrore di questo titolo di Bloober Team particolarmente intenso. Di per sé, il gioco è un'avventura con visuale in prima persona che presenta vari enigmi da risolvere, mentre pezzo per pezzo viene ricomposto il complesso puzzle della storia del protagonista e il suo terribile passato segreto si svela.
Evolve: Ultimate Edition - Xbox One (dal 16 marzo al 15 aprile)
All'epoca della sua presentazione, Evolve ha destato subito grande scalpore per la sua interpretazione originale dello sparatutto multiplayer online, con la particolare impostazione asimmetrica delle forze in campo e la caratteristica presenza del gigantesco mostro da combattere. Il fatto che gli autori fossero poi noti per un titoletto da nulla come Left 4 Dead ha inoltre aggiunto un sostanzioso strato di aspettativa visto il loro know-how in ambito sparatutto multiplayer.
Dopo aver raccolto anche vari riconoscimenti subito dopo le prime presentazioni, Evolve non è poi riuscito a raggiungere un grande successo e soprattutto non in maniera continuativa, elemento invece indispensabile per un titolo tutto votato all'online come questo, nonostante la qualità indubbia del titolo. Nel gioco quattro giocatori interpretano altrettanti cacciatori, collaborando per sconfiggere il mostro utilizzato dal quinto giocatore. Mentre i cacciatori determinano fasi di gameplay di tipo più tradizionale, l'utilizzo della creatura introduce ovviamente delle dinamiche un po' di verse, anche perché è in grado di mutare ed evolversi, assumendo nuovi aspetti e abilità. A fornire ulteriore spessore tattico c'è anche la differenziazione dei cacciatori in diverse classi, ognuna caratterizzata da specifiche capacità, ruoli ed equipaggiamenti, e diverse tipologie di creatura che determinano differenti approcci e stili di combattimento e "caccia". Certo l'annuncio arrivato lo scorso ottobre da parte di Turtle Rock sulla cessazione ufficiale del supporto non pone a favore della sua riscoperta adesso, ma il fatto che si tratti dell'Ultimate Edition contenente le varie espansioni propone se non altro il pacchetto completo, anche se in ritardo, e l'offerta gratuita potrebbe facilmente rilanciare l'attività online sui server di Evolve, almeno per un po'.
Borderlands 2 - Xbox One e Xbox 360 (dal primo al 15 marzo)
Ben prima dell'arrivo di Destiny, Gearbox ha mostrato al mondo la possibilità di costruire un action RPG con elementi da sparatutto in soggettiva caratterizzato da una fronte impronta multiplayer online, con declinazione cooperativa. L'esperimento è pienamente riuscito e Borderlands è in breve diventato un vero e proprio titolo di culto, giocato costantemente da un buon numero di utenti che hanno contribuito a mantenere attivo il mito nell'arco di due capitoli e un prequel, oltre a probabili ulteriori evoluzioni future. In questo caso abbiamo a che fare con Borderlands 2, il titolo probabilmente più completo di tutto il pacchetto, che ha saputo evolvere le meccaniche del primo e inserirle in un'ambientazione ancora più vasta, spostandosi sul pianeta alieno Pandora.
I quattro protagonisti si ritrovano a dover combattere l'opprimente regime di Jack il Bello, giovane e rampante manager della corporazione Hyperion intenzionato a sfruttare il pianeta per ottenere tutto l'Eridium possibile, il nuovo materiale alieno emerso con la conclusione degli eventi del primo capitolo e nuovo motore dell'economia galattica. Tra quest variegate, la storia vede dunque un ex militare, una Sirena, un pistolero e un misterioso ninja alle prese con Jack e il suo esercito di droni, con la storia che si interseca con il movimento di resistenza Crimson Raiders organizzato dai vecchi protagonisti in una varietà di situazioni veramente ampia. Il bello di Borderlands 2, oltre alle sue meccaniche RPG e sparatutto perfettamente studiate, è dunque la possibilità di affrontare le avventure in compagnia di altri tre giocatori, e di farlo seguendo quello che è ormai il classico stile della serie: nonostante i tempi affrontati non siano tanto leggeri, la narrazione, i dialoghi e i personaggi restano costantemente sopra le righe, caratterizzati da un umorismo graffiante e sarcastico in grado di donare a questo gioco davvero una marcia in più.
Heavy Weapon - Xbox One e Xbox 360 (dal 16 al 31 marzo)
Un ritorno alle meccaniche più classiche dello sparatutto è offerto da Heavy Weapon, uno sparatutto in 2D incentrato sul controllo di un carro armato nucleare armato di tutto punto e lanciato contro un intero esercito d'invasione. Il gioco è stato pubblicato da PopCap diversi anni fa e possiede anche una versione ridotta e giocabile gratuitamente, in flash, sul celebre portale Kongregate, ma questa proposta su Xbox 360 e Xbox One è l'edizione completa e vitaminizzata del concept originale.
Si tratta di guidare questo piccolo ma potentissimo carro armato in giro per 19 livelli a scorrimento laterale, durante i quali viene rispolverata nientemeno che la buona, vecchia minaccia rossa, con l'esercito dei "Red Star" da rimandare a casa a suon di proiettili e missili nucleari, nientemeno. La storia, come di consueto, è solo un pretesto per farci correre e sparare lungo questi vari schemi, con la particolarità del controllo separato: il carro si sposta infatti da un lato all'altro dello schermo mentre la torretta che spara può spostarsi a 180 gradi coprendo tutto lo scenario con i propri proiettili, richiedendo dunque attenzione al non essere colpiti e una certa precisione nell'inquadrare gli obiettivi. Heavy Weapon può essere giocato anche da un massimo di quattro giocatori in multiplayer cooperativo, cosa che ovviamente incrementa la goduria distruttiva a livelli da vecchia scuola, ma ha anche la sua normale modalità in single player. Dentro a questi 19 livelli, l'azione è proprio quella che ci si può aspettare da uno shooter in 2D: si tratta di schivare proiettili, colpire i nemici, raccogliere power-up che modificano la potenza di fuoco ed eventualmente scontrarsi con i boss, il tutto rappresentato con una grafica bidimensionale dal tratto piuttosto cartoonesco, che rimanda molto ai titoli dell'epoca 16-bit.