Reduci dalla closed beta di LawBreakers, torniamo a parlare della creatura di Clifford Bleszinski, un frenetico sparatutto basato su squadre da cinque personaggi che segna il debutto dell'ex game designer Epic con la neonata Boss Key Productions. L'obiettivo del team di sviluppo, lo sappiamo già, è quello di combinare lo sparatutto a classi con le dinamiche degli FPS competitivi della vecchia scuola, a partire da meccaniche di movimento estreme che sono legate a doppio filo al design delle mappe e sono alla base del gameplay. Gameplay che in quest'ultima versione può contare su sette personaggi, quattro mappe, alcuni bilanciamenti e diverse modifiche all'interfaccia.
Ci siamo tuffatti nella closed beta di LawBreakers per mettere alla prova lo sparatutto di CliffyB
Simile ma diverso
Grandi ambienti a gravità zero, condotti claustrofobici e kit di cura sparsi per la mappa ci riportano ai tempi di Quake e Unreal, con armi ed effetti che richiamano direttamente quest'ultimo a differenza delle abilità che ci riconducono prepotentemente a Overwatch. Rispetto a quest'ultimo il numero di personaggi è più limitato, con sette eroi disponibili a fronte di un roster che arriverà a nove, ma ognuno di questi può contare su due modelli, due strumenti offensivi e su abilità decisamente efficaci che coprono buona parte delle possibilità immaginabili per un titolo del genere. Tanto per fare un esempio, il Titan ha un lanciamissili, ma dispone anche di un'arma a energia e può balzare sui nemici, oltre ad avere una ultimate caratterizzata da un aumento di resistenza e scosse elettriche che colpiscono automaticamente.
Il pensiero, inutile dirlo, non va di certo a Palpatine ma al Winston di Overwatch, ed è impossibile non pensare a Tracer giocando con il Gunslinger, a Genji utilizzando l'Assassino oppure al soldato quando si gioca con l'Enforcer. Non è un caso che qualcuno abbia espresso qualche riserva in merito alle troppe somiglianze, ma quello che conta è che il gameplay di LawBreakers risulta decisamente differente in un gioco dal ritmo serrato che garantisce a tutti i personaggi sprint o abilità di movimento. Abilità che, combinate con zone a bassa gravità spesso piazzate nel centro di mappe speculari, consentono di attraversare ampi spazi in un lampo e influenzano nettamente il ritmo di gioco, la difficoltà della mira e il bilanciamento delle modalità. Riveste poi un ruolo importante la conoscenza della mappa vista la presenza di stazioni di cura e medipack, fondamentali quando in squadra non c'è il Battle Medic, che come anticipato ci riportano ai dettami degli sparatutto d'epoca. Dettami che si riflettono su un roster interamente votato alle dinamiche da sparatutto, anche se non mancano abilità difensive e personaggi più robusti. Il Juggernaut, un robot dalla personalità decisamente vivace, può piazzare una barriera mentre il Battle Medic dispone di un'efficace abilità difensiva, ma non c'è un vero tank, un personaggio alla Reinhardt studiato per accentrare l'azione e rallentare il combattimento. In LawBreakers la fluidità dei combattimenti è un elemento fondante, tanto che persino il summenzionato Jaggernaut può compiere un balzo pur non potendo sfruttare lo scatto a mezz'aria, e il team di sviluppo ha fatto di tutto per esaltarla in ogni frangente, a partire dalle modalità di gioco. Turf War è una sorta di conquista resa frenetica da tempistiche serrate, con i round e i punti che fioccano a velocità folle anche nella nuova grossa mappa Mammoth la cui base centrale è in una grande area a bassa gravità, piazzata in una sorta di container decisamente difficile da conquistare. E le cose filano ancora più veloci in Overcharge che si basa sul recupero di una batteria che deve essere caricata nella propria base. Il livello raggiunto da una squadra si mantiene anche se la batteria viene sottratta, e chi arriva prima al 100% vince in una modalità che consente rovesciamenti di fronte fino all'ultimo secondo. Questo grazie anche al design di mappe, come la nuova Station, che essendo piene di passaggi e di aperture sulla zona a bassa gravità rendono difficile sfuggire a una squadra organizzata. Una squadra che rispetto agli inizi può contare sull'aggiunta di tre classi che hanno arricchito notevolmente il gameplay. Se il Juggernaut è una minaccia negli spazi chiusi, combinando un potente fucile a pompa con barriera e sprint, il Battle Medic rappresenta un'aggiunta notevole nei panni di un curatore da combattimento che grazie a un drone di cura permette alla squadra di mantenere un obiettivo senza la necessità di spostarsi verso stazioni di cura o medipack. A chiudere troviamo il Gunslinger che ha un impatto inferiore sul gameplay, sebbene il teletrasporto consenta aggiramenti fulminei, ma offre una possibilità di scelta in più a chi preferisce il combattimento ravvicinato a grande velocità.
Il peso della skill
La mobilità, lo abbiamo detto, è un elemento chiave del gameplay di LawBreakers che guadagna ritmo grazie agli sprint e alle zone a bassa gravità dove scatti e abilità di movimento danno vita a combattimenti aerei decisamente impegnativi. In queste aree il Gunslinger e l'Assassino, scattanti e precisi, possono diventare dolorose spine nel fianco e persino il Titan, nonostante i missili siano piuttosto lenti, può diventare distruttivo mentre dall'alto bersaglia una zona da conquistare, impedendo ai nemici di mantenere la posizione.
Le possibilità di azione sono molte e rispetto ad altri titoli sono spinte all'estremo a partire dalle tempistiche fulminee che richiedono non solo skill in abbondanza, ma la capacità di raggiungere rapidamente i compagni in difficoltà, spesso impegnati a difendere una batteria o una base. La scelta dei personaggi è più libera rispetto ad altri titoli che costringono a formazioni ben precise, ma restare in minoranza, cosa che capita spesso vista la rapidità del gioco, non è mai consigliabile. Al contempo, però, abilità e movimenti consentono a un bravo giocatore di mettere in difficoltà più nemici, sfruttando anche la ultimate che, in linea con un ritmo di gioco sempre elevato, si carica rapidamente. Purtroppo i primi due giorni di beta ci hanno messo di fronte a problemi di netcode che si sono fortunatamente minimizzati a partire da sabato, ma le difficoltà, che includono la necessità di pesanti bilanciamenti, non ci hanno tolto la voglia di giocare ed è senza dubbio un buon segno. I personaggi, tutti ben differenziati, schizzano da una parte all'altra decollando letteralmente nelle zone a bassa gravita e colpirli è tanto difficile quanto soddisfacente. Inoltre è facile perdere di vista un nemico che, aggirandoci in men che non si dica, può mettere in difficoltà l'intera squadra, anche sfruttando le ultimate che possono essere tanto inutili quanto distruttive. A deciderlo è l'abilità del giocatore che la fa da padrone anche se non siamo di fronte a uno puro shooter di stampo classico. Siamo di fronte a un titolo che lo rievoca in certi movimenti e nelle cure disponibili sulla mappa, ma che ci mette sopra una classe di cura, personaggi asimmetrici con due armi ognuno e modalità piuttosto interessanti. Il risultato è un insieme di generi che prende ispirazione da diversi titoli, ma trova una propria collocazione di chiaro stampo hardcore, nonostante l'inevitabile aggiunta di reward cosmetici, punti esperienza, battute sarcastiche ed elementi di contorno assortiti. Ma sul campo, il titolo di Boss Key Production esalta la competitività e non è un caso che la killcam sia assente, sostituita da un report dettagliato dei danni che rivela informazioni utili, ma lascia i movimenti dei nemici avvolti nel mistero. Purtroppo a compromettere l'esperienza ci pensa un bilanciamento delle classi ancora carente, ma LawBreakers è ancora nel pieno della lavorazione e ci aspettiamo di vedere miglioramenti sensibili sperando, nel contempo, che il prezzo, a quanto pare destinato a oscillare tra i 20 e i 40 dollari, venga finalmente deciso.
CERTEZZE
- L'elevata mobilità caratterizza fortemente il gameplay
- La skill gioca un ruolo fondamentale
- Un modo diverso di intendere lo sparatutto a classi anche se...
DUBBI
- ...le fonti di ispirazione sono evidenti e marcate
- Netcode acerbo e bilanciamento ancora da rifinire
- Come in ogni titolo del genere, il supporto sarà decisivo