Qualche giorno fa siamo venuti finalmente a conoscenza delle prime informazioni tecniche su Project Scorpio, la console "premium" che nell'idea di Microsoft permetterà al brand Xbox di recuperare terreno su PlayStation, non solo dal punto di viste delle vendite ma anche mediatico. Per rivelare tali informazioni la casa di Redmond ha scelto Digital Foundry, decisione particolare ma assolutamente condivisibile, perché da diverso tempo questo è diventato il riferimento per tutti gli appassionati di tecnologia videoludica - soprattutto console - che vogliono saperne di più riguardo caratteristiche quali risoluzione, fotogrammi per secondo finanche le differenze tecniche di uno stesso titolo quando "gira" su più piattaforme. Anche Microsoft ha di fatto convenuto che una generazione di console non può durare sei, sette o otto anni nell'immobilismo totale, vuoi perché l'architettura con la quale sono realizzate è sempre più vicina alla controparte PC - invecchiando giocoforza più velocemente al netto di ottimizzazioni superiori - vuoi perché la tecnologia sta subendo evoluzioni repentine, meno rivoluzionarie e sorprendenti, di sicuro costanti e senza sosta. In un contesto nel quale la maggioranza delle persone si è abituata a cambiare il proprio smartphone quasi ogni anno, oppure a reputare obsoleto quell'hard disk, chiavetta, cuffia dopo relativamente poco tempo. Il videogioco non rappresenta un qualcosa di vitale nella quotidianità delle persone, per fortuna aggiungiamo noi, e questo dovrebbe scongiurare aggiornamenti annuali di hardware in grado di mettere davvero in crisi le proprie finanze; poi, almeno fino ad oggi, sia PlayStation 4 Pro che Project Scorpio vanno ad affiancarsi elegantemente ai propri predecessori, facendo l'occhiolino solo quella parte entusiasta del comparto visivo e magari in possesso di un televisore 4K.
Analizziamo insieme qualche scenario futuro di Project Scorpio
La potenza è nulla senza controllo
È bene ribadirlo seguendo quanto sottolineato da Microsoft, siamo sempre all'interno della stessa generazione, con la piena compatibilità della ludoteca Xbox One - passata e futura - comprensiva della retrocompatibilità con Xbox 360. Senza snocciolare nuovamente tutte le caratteristiche tecniche della console, ci troviamo dinanzi a un deciso potenziamento tecnologico che coinvolge GPU, RAM e quindi potenza di calcolo complessiva. Rispetto a PlayStation 4 Pro lo stacco sarà più evidente e quindi ci sarà qualche "rosicone" in più, condizione comunque naturale visto l'anno ulteriore e una perdita di terreno in termini di vendite, titoli esclusivi e opinione pubblica rispetto alla concorrenza.
Sony di fatto si è accaparrata diverse esclusive, console e temporali, per pura condizione di mercato, al di là della bravura in termini di comunicazione e dell'aver coltivato in casa ottimi sviluppatori. Microsoft vuole e deve partire da una condizione differente, e la prima cosa da fare è sicuramente quella di riguadagnare la fiducia di parte degli sviluppatori ed esaltare nuovamente i giocatori più attenti alle novità. Per fare questo nell'immediato, quale scelta migliore del partire dalla potenza bruta rivolgendosi innanzitutto a quello che era il fortino Stati Uniti, il mercato più remunerativo del mondo? Parliamoci chiaro, anche se tutti o quasi (vero? Vero?) siamo d'accordo sul fatto che gameplay, narrativa e varietà di offerta rappresentino le componenti principali per divertirsi ancora con i videogiochi, l'argomento tecnologico è quello che meglio permette ad un produttore di risaltare rispetto alla concorrenza e accendere le discussioni sui forum, spostando l'ago della bilancia. Ed è quello che sta un po' succedendo, con l'attesa e la speranza dei fan Microsoft e dei giocatori multipiattaforma, le sterili lotte di quartiere come se ognuno fosse azionista di un produttore oppure dell'altro. Questo non significa, ad ogni modo, che non ci sia sostanza sotto il cofano, semplicemente Microsoft ha deciso di rimandare quasi del tutto la discussione ludica all'E3 di Los Angeles, e concentrarsi innanzitutto sulle caratteristiche tecniche della console, la base per mettere in chiaro che si trova sugli scudi, affiancando quella strategia console-PC che dal nostro punto di vista è molto interessante, perché permette di avere una fruizione superiore, appetibilità unica e allargare il bacino di utenza.
In cosa si potrebbe tradurre tutto questo? Più giochi, maggiore scelta e varietà, meno costrizioni "classiche", fino all'arrivo di un'offerta unica in grado di smuovere i rapporti di forza attuali. La possibilità di avere potenzialmente tutti i giochi che girano meglio in automatico, una potenza in grado di far girare quelli già usciti in 4K nativo a 30 o 60 frame al secondo, di avere i futuri multipiattaforma come versione di riferimento, dovrà essere suggellata dai titoli che arriveranno in futuro, assieme a quella infrastruttura di rete che deve rimanere l'avanguardia come ai vecchi tempi. Questo ci aspettiamo da Microsoft, vecchie glorie che tornano a nuovi fasti, proprietà intellettuali inedite, caratteristiche ed esclusive uniche. I possessori di TV 4K e gli entusiasti di tecnologia avranno così modo anche di appagare al massimo possibile la propria vista, ma in realtà anche tutti i possessori di Xbox One ne trarranno beneficio, trainati da quello che porterà in dono la sorella maggiore. Di Project Scorpio rimane da sciogliere anche il nodo prezzo: Microsoft ha le finanze e il know how per attuare una politica aggressiva, sarebbe meraviglioso se arrivasse sul mercato ad cifra pari a 449€ o un più realistico 499€. Non crediamo ad un valore più alto, perché sarebbe difficile da far passare e comunicare. Tra qualche settimana scioglieremo altri dubbi sulla console, nel frattempo dite la vostra nei commenti!