Purtroppo Vega si fa ancora aspettare, lasciando spazio a una famiglia di schede Radeon che parte da una tecnologia già consolidata. Parliamo della serie RX 500, che non rappresenta un rilancio rispetto alle RX 400 bensì un miglioramento con novità mirate e ottimizzazioni. Gli stessi portavoce del Radeon Technologies Group hanno messo in chiaro che questa operazione non punta a solleticare le voglie di chi ha acquistato da poco una Radeon basata su Polaris, ma ha come obiettivo quello di migliorare le opzioni disponibili per chi si trova a dover sostituire schede più vecchie e fa parte di quella fetta di mercato da 500 milioni di giocatori che non aggiorna la GPU da almeno un paio di anni.
Polaris si evolve attraverso una nuova serie di Radeon che include un'inedita soluzione di fascia bassa
Le Radeon RX 500
AMD ha lanciato la nuova famiglia di schede Radeon che è composta per la maggior parte da refresh della serie RX 400, ancora una volta equipaggiate con memorie GDDR5 standard. Il prodotto di punta, già disponibile al pari dell'intera linea a esclusione della RX 560, è la Radeon RX 580, una soluzione sviluppata per spingere le applicazioni VR a 90fps e per funzionare al meglio con 8GB di banda, benché i singoli fabbricanti abbiano la possibilità di lanciare eventuali versioni da 4GB.
Pensata per muoversi tra le risoluzioni 1080p e 1440p grazie alle 36 compute unit, la scheda arriva con un prezzo consigliato di 259 euro che risulta più basso, sebbene di poco, rispetto a quello della versione precedente. Il chipset è il Polaris 20, un'evoluzione del Polaris 10 resa più efficiente dall'adozione di nuovi transistor e montata anche sulla RX 570, prezzo consigliato 195 euro, che rinunciando a quattro compute unit si accontenta del 1080p senza compromessi. Un obiettivo che può essere raggiunto senza problemi con 4GB di memoria video, gli stessi che ritroviamo anche sulla RX 560, ancora senza prezzo e in arrivo a maggio, che guarda comunque al 1080p ma deve accettare qualche compromesso. Le compute unit sono 16, esattamente come per la RX 460, e questo ci lascia supporre un incremento prestazionale che non cambierà gli equilibri rispetto alla serie precedente, lasciando ancora un po' di spazio alla GTX 1050 Ti. AMD avrebbe potuto chiuderlo e invece si è concentrata sulla fascia ancora più bassa, tirando fuori dal cappello la Radeon RX 550. Con 2GB di memoria video, 8 compute unit e prezzo consigliato di 95 euro, la nuova Radeon entry level si pone come alternativa più performante alle soluzioni grafiche integrate, guardando quasi esclusivamente al mondo degli eSport. Ciononostante mette in campo supporto per la tecnologia FreeSync e ottimizzazione multimediale, che include l'HEVC H.2654K a 60 frame al secondo, senza richiedere connettori ausiliari. Tutte le nuove Radeon, inoltre, beneficiano dell'ottimizzazione della tecnologia Radeon Chill, attivabile dall'utility WattMan, che ottimizza il funzionamento della GPU in modo da ridurre consumi migliorando anche l'input lag laddove possibile. Ciononostante l'aumento di frequenze alza i consumi portando la RX 570 fino a 150W e la RX 580 fino a 185W che sono destinati a essere superati dalle versioni con due connettori ausiliari, da otto e sei pin, capaci di spingersi fino a 1439Mhz come nel caso della variante targata Aorus. In ogni caso, in ambito gaming, l'aumento medio nei consumi non è trascendentale anche se in quanto a efficienza energetica la GTX 1060 resta la regina della fascia media.
Piccoli ma graditi passi in avanti
Pur non puntando al confronto con la RX 480, la RX 580 guadagna qualche frame in parecchi titoli sfiorando i 70 frame al secondo con Battlefield 1 in 1440p e superando nettamente questa soglia nel caso di Doom, Overwatch e Resident Evil 7. Senza dubbio i più attenti avranno già notato che stiamo parlando di titoli piuttosto leggeri, decisamente più digeribili di Assassin's Creed Unity o Ashes of the Singularity, ma stiamo anche parlando di una scheda da 259 euro di prezzo consigliato che, superando del 5% circa la RX 480, con un massimale di 6.2 contro 5.8 TFLOP, si avvicina, sempre in 1440p, ai 50 frame al secondo con The Division e quando entrano in campo le DirectX 12 riesce persino a svettare sulla GeForce GTX 1060 da 6GB in titoli come come Hitman e Rise of the Tomb Rider.
Niente male, benché, grazie alla maggioranza di titoli DirectX 11, la scheda di fascia media NVIDIA resti in vetta, vacillando, però, di fronte a un margine che si fa sempre più sottile e che si riduce ulteriormente con le RX 580 dotate di due connettori ausiliari, uno da sei e uno da otto pin. Queste versioni, a quanto pare dominate dalla Sapphire Nitro+ Limited Edition, staccano sensibilmente quelle limitate a un solo connettore da otto pin e, superando gli 1.4GHz senza ricorrere alle modalità overclock, sono capaci di elevarsi sensibilmente al di sopra della frequenza boost di 1350MHz. Non stupisce, quindi, che siano capaci di staccare nettamente la RX 570, una scheda che guadagna qualcosa sulla RX 470 grazie alla memoria a 7Gbps e alle frequenze leggermente superiori, affiancandosi RX 480, ma guadagna meno terreno dell'ammiraglia, trovandosi in molti casi svantaggiata di oltre dieci punti percentuali che la spediscono al disotto dei 50 frame al secondo, in risoluzione 1080p, con Assassin's Creed Unity. In ogni caso, è sempre bene tenere a mente che parliamo di una scheda che riesce a restare al di sotto dei 200 euro pur sfiorando i 60 frame per secondo con The Division e Far Cry Primal in Ultra, e riuscendo a superarli abbondantemente con la maggior parte dei giochi in circolazione, inclusi Battlefield 1, Rise of the Tomb Rider e The Witcher 3. Cifre niente male, senza dubbio fuori portata per la ben più modesta RX 560, basata sul chipset Polaris 21, che riesce però a strappare oltre 60 frame per secondo con impostazioni grafiche medie in Civilization VI, Doom e Battlefield 1, spingendosi fino a 111 con Overwatch. Un buon risultato anche se non cade molto lontano dai 98 raggiunti dalla RX 550, unica vera novità di una lineup che mantiene le peculiarità della serie precedente, forte delle DirectX 12, caratterizzata da ottimi prezzi e valorizzata dalle continue ottimizzazioni. Le novità effettive sono una mera questione di limature e di piccole migliorie di fronte a specifiche che cambiano solo per quanto riguarda le frequenze, e questo significa che un upgrade è assolutamente sconsigliato. Chi invece sta pensando all'acquisto di una nuova scheda, con le nuove Radeon ha la possibilità di portare a casa delle soluzioni ancora più convenienti delle precedenti. E l'aumento di frequenze fa bene anche alla fascia bassa, anche se la RX 560 non ha i numeri per puntare al 1080p senza compromessi o per confrontarsi con le soluzioni della concorrenza. Lo stesso, questo è ovvio, vale anche per la neonata RX 550 che se la gioca, però, puntando al prezzo più basso in circolazione, trovando così uno spazio nel segmento delle configurazioni dedicate a eSport e funzioni multimediali.