T-Rex contro zombi contro cavalieri

Ultimate Epic Battle Simulator è più difficile da spiegare che da giocare, perché in realtà da giocare c'è davvero poco. Di base fa esattamente quello che dice il titolo: simula battaglie su larga scala. Non ingolositevi troppo, perché non è quello che credete. Simulare, in questo caso, significa semplicemente riprodurne alcune dinamiche graficamente, senza che il giocatore abbia alcun controllo diretto sugli eserciti, tranne in fase di pianificazione.

Il funzionamento del titolo di Brilliant Game Studios è semplicissimo, quasi elementare: fatto partire ci si trova di fronte a una schermata di configurazione. Sulla sinistra sono elencate le armate da schierare (massimo otto), mentre sulla destra è visualizzata dall'alto la mappa selezionata. Ogni armata ha diverse opzioni da impostare, per cercare di creare le situazioni più varie e spettacolari possibili: se ne deve scegliere la categoria, ossia bisogna decidere se utilizzare unità medievali, fantasy, personalizzate e così via; quindi bisogna selezionare il tipo di unità (arcieri? Truppe di Rohan? Zombi? T-Rex? C'è un po' di tutto) e il team di cui fa parte (esercito 1 o esercito 2?). Fatto questo bisogna deciderne il numero, il comportamento sul campo di battaglia (attacco o difesa) e la formazione; quindi si può passare alla mappa, dove bisogna compiere delle scelte altrettanto elementari: dove combattere, le condizioni meteorologiche (sole o mal tempo?) e l'ora d'inizio della battaglia. Volendo si possono anche spostare gli eserciti, raffigurati da dei poligoni colorati, decidendone la posizione e la direzione. Fatto tutto questo si può avviare il gioco e... stare a guardare.

Abbiamo provato Ultimate Epic Battle Simulator, più una bozza che un gioco vero e proprio

Dov'è la simulazione?

Stare a guardare, in questo caso, non è un modo di dire iperbolico per far intendere che c'è poco da fare, ma l'oggettiva descrizione del gameplay una volta che si è scesi in campo. Le unità inizieranno infatti a muoversi in totale autonomia dando vita a combattimenti spettacolari quanto poveri di pathos. Nel frattempo noi possiamo andare in giro per il campo di battaglia con una telecamera mobile, per osservare gli scontri dal punto di vista che vogliamo. Il massimo dell'interazione consentita è la selezione di una singola unità per seguirla con la telecamera. Sembra incredibile, ma è veramente tutto qui. Dov'è il bello, direte voi.

I punti di forza di Ultimate Epic Battle Simulator sono sostanzialmente due: il numero di unità da schierare in campo e la spettacolarità che ne consegue: una specie di vertigine della moltitudine che effettivamente ha un che di sublime, ma che purtroppo si esaurisce in brevissimo tempo. Non fatevi ingannare quindi, perché non ci troviamo di fronte a una versione semplificata di un Total War, ma più a una versione commerciale delle tante mod che consentono di schierare in campo migliaia di unità contemporaneamente in giochi che non prevedono questa caratteristica (Fallout 4 ne ha di splendide in tal senso). L'unico vantaggio, in questo caso, è la varietà delle unità selezionabili, davvero elevata, e la possibilità di personalizzare le stesse partendo dai modelli dati. Per il resto la povertà di contenuti ludici è assoluta e desolante e, passata l'eccitazione iniziale nel vedere delle galline combattere contro dei T-Rex, si viene schiacciati da tutti i limiti che il gioco si porta dietro. Uno di questi è particolarmente grave e affossa ulteriormente una produzione che già di suo sembra più uno scherzo di programmazione per youtuber che il tentativo di creare qualcosa di valido (non per niente ha venduto più di centomila copie... bah): Ultimate Epic Battle Simulator manca completamente di realismo. No, non volevamo che le truppe da schierare fossero tutte riprodotte alla perfezione, ma che almeno si comportassero con un minimo di senno per simulare effettivamente una battaglia. Invece accade l'esatto contrario, con l'intelligenza artificiale che attua tattiche assurde producendo scontri che di spettacolare non hanno davvero nulla. Se dovessimo usare una parola per descriverli sceglieremmo senza indugio "piatti". Il motivo è semplice: le unità si affrontano muso a muso come se fossero prive di qualsivoglia intelligenza. Dopo l'impatto vince chi ha i numeri più grossi e finisce così. Se ci sono degli imbuti non esiteranno a finirci dentro e ovviamente non proveranno mai ad accerchiare i nemici o ad applicare qualsiasi altra tattica basilare. Insomma, più che a un simulatore, sembra di trovarsi di fronte a una specie di esperimento di rendering. Da questo punto di vista fa riflettere l'impegno dello sviluppatore nell'inserire nuove unità, mentre di meccaniche che varino un po' il gameplay non ce n'è sentore (almeno non nell'immediato). La conclusione è che fatichiamo davvero moltissimo a consigliare l'acquisto di Ultimate Epic Battle Simulator, soprattutto agli appassionati di guerra simulata, che qui di simulazione troveranno davvero poco. È vero che è ancora in Accesso Anticipato e che quindi ci sono margini di miglioramento, ma fondamentalmente manca l'intero gioco. Insomma, al massimo potrebbe interessare a youtuber e affini o a quelli che vogliono testare la potenza del loro sistema spingendo al limite la quantità di unità visibili sullo schermo. Tutti gli altri è meglio che guardino altrove.