Il Nintendo Direct incentrato su Pokémon è stato breve e conciso, ma ha fatto inarcare lo stesso più di un sopracciglio. Nei cinque minuti di presentazione, i rappresentanti di Nintendo e di Game Freak - lo sviluppatore della proprietà intellettuale, nel caso abbiate vissuto in una caverna negli ultimi vent'anni - hanno annunciato una nuova edizione di Pokkén Tournament, il discreto picchiaduro già uscito in sala giochi e su Wii U, con un lunghissimo trailer che mescolava le sequenze del gioco alle disavventure di un giovane diretto alla casa del fratello. Ovviamente il trailer era un semplice espediente che serviva a dimostrare la portabilità di Pokkén Tournament DX e le possibilità sociali offerte dalla nuova console Nintendo, mentre le battute di chiusura introducevano una nuova versione di Pokémon Sole e Luna, ribattezzati Ultrasole e Ultraluna, in uscita a fine anno per... Nintendo 3DS. E così il famigerato Pokémon Stelle continua a farsi attendere, sempre che esista veramente: i possessori di Switch si accontenteranno di un'altra conversione deluxe dopo quella di Mario Kart 8?
Il torneo dei pokémon d'acciaio
Pokkén Tournament ci aveva fatto una buona impressione, ma i ragazzi di Bandai Namco che l'avevano sviluppato con la supervisione nientepopodimeno che di Katsuhiro Harada, ovvero il padre di Tekken, si erano concentrati soprattutto sul renderlo un titolo adatto ai giocatori alle prime armi, cercando un compromesso tra la tecnicità dei picchiaduro veri e propri e l'accessibilità di un prodotto legato al marchio Pokémon. Il risultato non ci aveva convinto del tutto perché il contorno non era stato altrettanto curato: i contenuti non erano moltissimi e la campagna single player era estremamente banale e ripetitiva, inoltre il sistema di combattimento ibrido comportava una certa confusione nonostante il roster fosse abbastanza bilanciato. Per chi non lo sapesse, infatti, gli scontri in Pokkén si dividono in due fasi: nella Fase panoramica, la telecamera inquadra il personaggio da dietro e consente gli spostamenti a trecentosessanta gradi per l'arena, mentre la Fase di duello, innescata a una certa distanza e dopo aver eseguito alcuni attacchi specifici, è più tradizionale e mette i lottatori a confronto sullo stesso asse orizzontale. I lottatori, ovviamente, sono i pokémon: una ventina tratti da praticamente ogni generazione, le cui mosse speciali e animazioni si ispirano fortemente a quelle dei combattenti di Tekken. Ogni pokémon, inoltre, può caricare un indicatore di Risonanza che consente un potenziamento temporaneo e l'impiego di una spettacolare mossa speciale. Gli scontri, in effetti, sono divertenti e avvincenti, specialmente se si prende la mano con le varie combo e con i pokémon di supporto che possono essere convocati nel ring: la maggior parte scaglia un attacco ai danni dell'avversario e si ritira per un lasso di tempo variabile, mentre altri conferiscono effetti positivi temporanei. Pokkén Tournament era, insomma, un picchiaduro immediato e divertente, adatto specialmente a chi si avvicinava al genere per la prima volta nonostante la modalità storia avesse davvero ben poco a che spartire col franchise originale. La conversione per Nintendo Switch sembrerebbe puntare tutto sui contenuti, riproponendo il gioco così com'era e aggiungendo qualcosina in termini di lottatori e modalità di gioco.
Un Pikachu agli steroidi?
Dunque Pokkén Tournament, nella sua versione DX o Deluxe che dir si voglia, dovrebbe garantire nuovamente i fotogrammi immacolati dell'originale e un'esperienza ottimale sia sul TV che in modalità portatili e da tavolo. In questo senso, siamo curiosi di vedere - magari all'imminente Electronic Entertainment Expo - come si comporterà il gioco in splitscreen, dato che non sarà facile tradurre la peculiare natura ibrida degli scontri sul piccolo schermo di Switch. Sarebbe bello vedere un minimo di rifinitura in termini grafici, dato che a un occhio più attento il primo Pokkén Tournament lasciava un po' a desiderare, ma per ora le informazioni trapelate riguardano unicamente i contenuti giocabili. Sappiamo che al roster si uniranno, fin da subito, tutti i lottatori segreti e aggiuntivi originali, compresi quelli pubblicati in sala giochi dopo il lancio, come Empoleon. Decidueye, l'evoluzione finale di Rowlet, uno dei pokémon iniziali di Pokémon Sole e Luna, è invece completamente inedito e sembra caratterizzato da un mix di attacchi ravvicinati e a distanza che fanno leva sul suo arco. Stranamente, Bandai Namco ha preferito l'agile Decidueye a quella che sarebbe stata una scelta più ovvia, ovvero Incineroar, ma gli altri due pokémon iniziali della settima generazione, Litten e Poplio, faranno comunque capolino nella lista dei pokémon di supporto.
Oltre al roster bilanciato per l'occasione, Pokkén Tournament Deluxe offrirà ai giocatori la campagna originale - che speriamo essere stata ritoccata, dato che era inutilmente lunga e ripetitiva - e una serie di modalità nuove che si aggiungeranno a quella di allenamento e alle partite competitive locali e online. Nella modalità Lotta a squadre, per esempio, Pokkén Tournament DX farà il verso a The King of Fighters consentendo di schierare un team composto da un massimo di tre lottatori per una battaglia a eliminazione. La modalità Partita di gruppo, invece, consentirà di cercare giocatori con un indice di competenza simile al nostro quelli che potrebbero essere dei piccoli tornei. In tutto questo, sarà possibile registrare le partite e caricarle online per condividerle con gli amici e gli altri giocatori, un po' come si è fatto in questi mesi coi bellissimi panorami di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Sul fronte della pura e semplice longevità, infine, spiccano le sfide giornaliere, anche se Nintendo non ha chiarito benissimo la loro utilità: probabilmente si tratta di obiettivi a tempo che sbloccano i costumi e gli accessori con cui si può personalizzare l'allenatore che ci rappresenta nel gioco. In questo frangente, la brevissima presentazione non ha approfondito più di tanto, ma supponiamo che lo sviluppatore abbia inserito nuove decorazioni da collezionare. Chi ha apprezzato Pokkén Tournament, insomma, vorrà giocare la conversione Deluxe in uscita tra pochi mesi, ma non possiamo fare a meno di domandarci se non sarebbe stato meglio giocare a Pokémon Ultrasole e Ultraluna.
CERTEZZE
- Le novità in termini contenutistici non mancano
- Il gameplay accessibile si adatta bene alle proprietà ibride di Switch
DUBBI
- Migliorerà graficamente?
- Siamo sicuri che fosse questo il Pokémon di cui aveva bisogno Switch?