MotoGP 25 ha fatto esattamente quello che gli avevamo chiesto quando abbiamo recensito il suo capitolo precedente: ha sistemato l'AI degli avversari, ha aggiustato la sua racing line e ha creato un modo per i nuovi giocatori di divertirsi con le moto più performanti del pianeta senza doversi cimentare per forza con il comparto simulativo del gioco.
Milestone, poi, è riuscita a fare tutto questo mantenendo le solide fondamenta in termini di fisica e immersività raggiunti con l'edizione del 2024. Su tutto, si nota prepotente il passo avanti fatto in termini di intelligenza artificiale dei rivali e degli altri piloti che, anche a livelli di difficoltà bassi e con parecchi aiuti attivi, tengono alta la pressione.
Non manca qualche sbavatura, in particolare nello sterzo, la cui responsività risulta meno immediata rispetto all'anno scorso, ma il pacchetto completo offerto quest'anno dalla casa milanese è quasi una promessa mantenuta, tanto verso i fan storici della serie quanto verso i nuovi arrivati, che mai hanno avuto a disposizione un prodotto così completo.
Problema difficoltà: risolto
La saga di MotoGP è sempre stata un prodotto per appassionati, con una forte enfasi sul realismo e sul dare a chi gioca un'esperienza il più autentica possibile della categoria di corse con le moto più prestigiosa al mondo. Dopo il picco dell'edizione 2023, considerata dalla community la più difficile e implacabile, con MotoGP 24 è iniziato un processo di apertura e semplificazione che nell'edizione 2025 ha trovato la sua forma definitiva.
Ora il gioco ha due esperienze: Arcade e Pro, che più che livelli di difficoltà sono vere e proprie lenti attraverso cui vivere la MotoGP. Nella versione Pro, il titolo abbraccia la sua natura più simulativa, con tutti gli infiniti parametri e variabili (davvero degna di nota la nuova gestione di pneumatici ed elettronica) del circuito competitivo. In quella Arcade la moto frena di più, è più stabile e ha più grip.
Vogliamo chiamare questo approccio "realismo facile" perché l'esperienza mantiene i suoi connotati di sport motoristico complesso, ma l'utente che ha solo mezz'oretta la sera per giocare potrà godersela a pieno senza passare ore ai test o nelle qualifiche per raffinare la moto. Sotto queste due lenti si snodano i consueti livelli di difficoltà, personalizzabili grazie agli aiuti neurali.
Si può passare dal giocare con due pulsanti all'avere sotto controllo tutte le componenti della moto, e non potremmo esserne più felici. A tutte le difficoltà gli avversari non restano mai indietro e, anche in testa al Gran Premio, sono sempre a uno o due errori di distanza, regalando quella sensazione di alta tensione che tanto appassiona gli amanti della MotoGP.
Una carriera all’insegna della scelta
Il risultato delle migliorie alle fondamenta del gioco è una modalità carriera mai così divertente come in MotoGP 25. All'inizio è possibile intraprendere uno di tre percorsi scegliendo il giusto rivale: sfidando un determinato pilota (che cambia in base alla scuderia di partenza) è possibile ottenere più punti per concentrarsi sullo sviluppo della moto; sfidandone un altro potrete coltivare più in fretta il sistema di relazioni sociali per entrare nelle grazie di un team; scegliendo come nemesi un altro ancora, infine, potrete "semplicemente" concentrarvi sul migliorare le vostre abilità.
È cambiato molto anche il sistema di debriefing post weekend, che chiede a chi gioca di scegliere dove concentrare gli sviluppi futuri. Questa, come tutte le altre interazioni sociali del gioco, purtroppo, ci risulta un po' fotocopiata di gara in gara. Più varietà e scelta sarebbero state gradite.
Il social network resta un punto debole della serie Milestone: fin troppo superficiale, non aggiunge granché valore all'esperienza né i testi sono particolarmente coinvolgenti o interessanti. Si tratta di una macchia in una modalità carriera che, grazie alle molte aggiunte, si presenta in forma smagliante in quest'edizione 2025.
A livello contenutistico, infine, l'aggiunta principale sono le esperienze di Race Off su minibike, flat track e supermoto. La logica dietro l'inserimento di queste sessioni di allenamento con moto diverse rispetto a quelle da Gran Premio deriva dal fatto che i piloti hanno bisogno di allenamento costante e non possono farlo sulle due ruote ufficiali, per questo scelgono altri tipi di moto su cui fare pratica.
Nel complesso l'esperienza funziona e fornisce uno svago a tratti piacevole, sebbene svolga un ruolo forse troppo importante nella modalità carriera per quanto riguarda il sistema di relazioni. Non solo influisce sulla forma fisica del personaggio di chi gioca, ma serve ad alzare non di poco le possibilità di ottenere il contratto che si vuole raggiungere. Chi vuole l'immedesimazione più completa apprezzerà questa sua sfaccettatura, ma alla lunga potrebbe annoiarsi chi preferisce restare in sella alle MotoGP protagoniste del gioco.
La differenza si sente
Per quanto riguarda il comparto tecnico, MotoGP 25 ha due grosse novità: il passaggio ad Unreal Engine 5 e alle sue tecnologie, e il rifacimento dalle fondamenta dell'audio di gioco. Il primo è piuttosto evidente non tanto nelle moto (a dimostrazione del lavoro di fino fatto sui titoli passati) quanto nell'illuminazione, i circuiti e gli elementi naturali. Sui volti, purtroppo, il gioco fa ancora fatica e restituisce delle maschere di cera non troppo belle da vedere.
Dove abbiamo davvero sentito la differenza rispetto al passato è nell'audio registrato direttamente dalle moto in pista. Le accelerate, gli scoppiettii e i cambi marcia sono più vividi che mai nelle orecchie di chi gioca, un tocco di profondità che ci ha fatto molto piacere. Il commento italiano ad opera di Guido Meda, invece, risulta non proprio dinamico e si limita alle introduzioni pre-gara.
Sul fronte multigiocatore la serie Milestone dice invece addio al sistema Live GP, per fortuna, in favore di una modalità competitiva più tradizionale che permette agli appassionati di correre di più. Il piano post lancio è quello degli anni passati, con la sincronizzazione di livree, aerodinamica, hud e prestazioni dei piloti, e sono previste iniziative esportive di alto livello che Milestone non ha ancora rivelato.
Nel complesso, MotoGP 25 ci ha lasciato piacevolmente sorpresi di quanto Milestone abbia deciso di ascoltare la sua community innovando dove serve e creando sempre più opzioni per permettere ai giocatori di tutti i livelli di esperienza di godersi l'adrenalina della MotoGP.
Conclusioni
Milestone ha ascoltato le lamentele di critica e pubblico e ha fatto un gran lavoro su MotoGP 25. I problemi principali delle edizioni 23 e 24 sono stati risolti grazie all'implementazione dell'Arcade Experience e al perfezionamento dell'intelligenza artificiale degli avversari, il tutto senza andare a toccare, anzi andando a migliorare, l'esperienza simulativa con un migliore comportamento di gomme ed elettronica. La Carriera è più completa che mai e il passaggio ad Unreal Engine 5, con tanto di rifacimento dell'audio di gioco, mettono sul piatto anche delle percepibili migliorie tecniche. L'ultima sezione del gioco da perfezionare è quella relativa al comparto delle relazioni, soprattutto il social di gioco, tremendamente piatto. A chi piace correre, che sia un fanatico che punta all'esport o un appassionato che vuole correre mezz'ora dopo il lavoro, il videogioco della MotoGP non ha mai regalato un'esperienza così completa.
PRO
- Arcade Experience rivoluzionaria
- Fisica e simulazione al top
- Avversari sempre competitivi
- Audio di gioco ottimo
CONTRO
- Social di gioco piatto e anonimo
- Esperienze off track non per tutti