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Laser League: Tron di Spade

I creatori di Not a Hero si buttano sui titoli competitivi con un'estetica da film di fantascienza anni 80 e una bella dose di laser mortali

PROVATO di Aligi Comandini   —   09/06/2017
Laser League: World Arena
Laser League: World Arena
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È un mondo imprevedibile quello del gaming online, un mondo dove titoli vecchi di anni possono diventare dei fenomeni mediatici giocati da milioni di persone, prodotti accuratamente studiati per gli esports possono fallire miseramente nel giro di pochi mesi, e un videogame indipendente con macchine a reazione che si contendono un pallone può fare il botto e diventare rapidamente uno dei prodotti più apprezzati di sempre. Le auto a reazione di cui stiamo parlando sono chiaramente quelle di Rocket League, nel caso non si fosse capito, e comprensibilmente molti team indie sognano con un po' di bavetta alla bocca di poter un giorno ottenere anche solo una piccola percentuale del successo avuto da quel titolo. È per questo che negli anni si è vista una miriade di tentativi dedicati alla creazione di formule capaci di mescolare altrettanto bene semplicità, spettacolarità e divertimento, e i Roll7 - talentuosi sviluppatori noti per OlliOlli e Not a Hero - hanno deciso di aggiungere il loro nome alla lista con un gioco che persino dal titolo ricorda l'opera di Psyonix: Laser League. Partiti con aspettative basse però, abbiamo dovuto rapidamente ricrederci dopo una spassosa prova negli uffici di Digital Bros a Milano: Laser League non è solo divertente, ma vanta un gameplay adrenalinico e piuttosto originale, che potrebbe farlo piacere facilmente dalla massa.

I Roll7 hanno basato il loro ultimo nato su un concept incredibilmente basilare ma perfettamente adatto a battaglie competitive: Laser League è in pratica una sfida in arene variabili, dove due coppie di giocatori si scontrano tentando di eliminarsi a vicenda. Le uccisioni non avvengono però con la solita pletora di armi, bensì grazie a dei muri mobili sparsi per le mappe, che una volta attivati prendono il colore del membro della squadra che vi è passato sopra e risultano fatali per gli avversari. "Facile schivare dei muri", direte voi a questo punto, eppure le mappe di Laser League contano un gran numero di queste barriere laser, che si muovono a velocità variabili e diventano ancora più difficili da schivare quando nel mix si inseriscono alcuni bonus che appaiono a centro arena e le abilità dei singoli personaggi. Già, perché oltre alla possibilità di invertire immediatamente i colori dei muri o di conquistarli all'improvviso tutti data dagli oggetti appena descritti, ogni personaggio selezionato appartiene a una classe dotata di un'abilità specifica, utilizzabile per guadagnare enormi vantaggi tattici nelle rapide ma tiratissime partite del gioco.

Laser League: Tron di Spade

Le classi in totale sono sei e si parte con il Blade, semplicemente in possesso di un attacco diretto capace di uccidere i nemici con un colpo. Non crediate sia da subito troppo potente in un titolo di questo tipo comunque, perché non solo non è facile direzionarlo (ha un raggio limitato), ma deve sottostare a un elevato tempo di ricarica, condiviso in realtà da quasi tutti i poteri speciali. Più subdolo lo Snipe, che traccia linee capaci di eliminare il team avversario con un solo colpo ma richiede precisione assoluta, laddove lo Shock sfrutta un più diretto campo elettrico per stordire i nemici nella speranza che un muro di passaggio li disintegri. Si va poi avanti con lo Smash, che scaglia a distanza con uno scudo e il Thief, capace di rubare i nodi di colore avverso; il più efficace di tutti ci è però sembrato il Ghost, che permette semplicemente di passare attraverso i muri per qualche istante e risulta piuttosto avvantaggiato in arene particolarmente ricche di ostacoli. Pur non essendo molte, vi assicuriamo che tali specializzazioni aggiungono enorme varietà a un titolo meno facile da padroneggiare di quanto le sue accessibili meccaniche potrebbero far pensare.

Laser League: Tron di Spade

La ricchezza dell'esperienza non verrà però data solo dalle classi base e dalla varietà di arene (comunque sensibile, visto che ogni mappa ha pattern specifici dei muri laser e dimensioni variabili), bensì anche da abilità alternative per ognuna delle sei classi (non disponibili nella demo da noi provata), da personalizzazioni multiple per i personaggi e dalla possibilità di giocare sia online che in locale. Il gioco, insomma, è riuscito a convincerci già dopo qualche partita ultra competitiva con i colleghi, anche in virtù di un'estetica fantascientifica che ricorda una versione più moderna e psichedelica di Tron, e di un sistema che spinge a migliorarsi di partita in partita, elaborando tattiche sempre più complesse e portando al limite i riflessi. Ora resta solo da vedere quanto effettivamente attecchirà e se la natura "di coppia" del gioco faciliterà la sua diffusione o creerà problemi nella formazione di una community non velenosa. Comunque vada, qualche partita la merita senza ombra di dubbio.

CERTEZZE

  • Intuitivo ma non facile da padroneggiare
  • Idea originale che diverte parecchio e potrebbe attecchire

DUBBI

  • Titoli di questo tipo sono sempre un terno al lotto