La serie di Gran Turismo ci ha oramai abituato a vivere tra incertezze, potenziali ritardi ed eventuali aggiustamenti in corsa operati dallo sviluppatore. Una sorta di croce e delizia che al di là delle chiacchiere da forum ha sempre catturato un numero enorme di giocatori, sin dalla prima PlayStation, accumulando un quantitativo di vendite che ad oggi si appresta a raggiungere gli 80 milioni.
Ogni capitolo della serie viene indubbiamente accompagnato da una certa dose di familiarità, soprattutto per quanto riguarda il modello di guida. Questo non toglie che abbiamo accolto con grande gioia l'invito da parte di Sony di visitare gli studi di Polyphony Digital in Giappone, allo scopo di appurare lo stato dei lavori a poche settimane di distanza dall'uscita nei negozi, fissata per il 18 ottobre. Il motto dell'ultimo trailer di GT Sport, appena rilasciato, è "Driving for everyone: mai affermazione è risultata più veritiera, perché da tempo la serie di Polyphony ha abbandonato qualsivoglia velleità di rappresentare una simulazione automobilistica per gli appassionati estremi. Sempre di più, invece, è un titolo che ripone una cura impressionante in tanti aspetti di contorno, ma comunque presenta un modello di guida sofisticato dotato di diversi strati di profondità, per andare incontro a ogni tipo di giocatore.
L'interfaccia
La nostra giornata in Polyphony si è dipanata attraverso una serie di incontri, a cominciare dalla presentazione tenuta da Kazunori Yamauchi, presidente e creatore della serie di Gran Turismo. È stato poi il turno dello Studio Tour, della prova col gioco - anche in VR - infine dell'intervista faccia a faccia col creatore della serie, che troverete sotto forma di video nei prossimi giorni. Facciamo subito un po' di cosiddetto "housekeeping", termine molto utilizzato dagli anglosassoni durante i press tour: Gran Turismo Sport, nella versione definitiva, includerà sia danni estetici che meccanici, come si può evincere guardando la parte finale del trailer; soprattutto come ci è stato confermato da Yamauchi.
Detto questo, la versione che abbiamo provato è molto simile a quella proposta per tutti durante la beta, senza la presenza dei danni ma con qualche ulteriore rifinitura per quanto riguarda il sistema di guida. Ci torneremo più avanti nell'articolo, perché le novità più grosse svelate durante la nostra capatina giapponese sono legate all'interfaccia di gioco e alle opzioni disponibili, davvero impressionanti. Come potete notare dagli screenshot, la schermata iniziale di Gran Turismo Sport propone una moltitudine di sezioni da esplorare che racchiudono le opzioni e le modalità presenti.
Nel primo caso si ritrovano le classiche legate alla parte video, compreso l'HDR, in aggiunta a un supporto preliminare dei volanti che include diversi Thurstmaster (dal T80 al T500RS) e il Logitech G29. Nella stessa sezione è presente la parte dedicata a un vero e proprio social network interno, con la lista amici e le attività di ciascuno, i seguaci, le notifiche e la timeline con gli ultimi aggiornamenti. La parte personale del profilo è protagonista assoluta, grazie a una serie enorme di statistiche legate perfino alle foto scattate, gli obiettivi interni, il calendario degli eventi e la propria galleria. Tornando alla schermata principale, la prima voce disponibile è la modalità Sport, quella che dà il titolo al gioco e che rappresenta il fulcro della produzione: le competizioni online.
La struttura non è tanto dissimile da quella che abbiamo potuto apprezzare durante la beta, con una serie di gare ufficiali fissate all'interno di fasce orarie e la presenza delle competizioni organizzate con la FIA, la Federazione Internazionale dell'Automobilismo. All'interno di questa modalità ci sarà un matchmaking avanzato in grado di far gareggiare persone dalle abilità simili e alcune di queste gare saranno propedeutiche a tornei che si concluderanno dal vivo.
Inutile ribadire l'ulteriore divisione per tipologia di macchine, costruttori e livello, una sorta di modalità carriera all'interno della quale però non esistono avversari governati dall'intelligenza artificiale, bensì veri e propri avversari che partecipano contemporaneamente da altre PlayStation 4. Il concetto è indubbiamente interessante, soprattutto se i server non faranno le bizze e ci saranno un gran numero di persone online: considerando la popolarità di Gran Turismo, almeno quest'ultimo fattore non dovrebbe essere messo in discussione.
Le tante opzioni
La seconda sezione presente nel menu principale è la Campagna, che non propone la classica carriera con gare da affrontare in sequenza ma una serie di modalità dalle caratteristiche differenti, di complessità crescente. Innanzitutto la mitologica scuola guida, con oltre 50 sfide da affrontare per padroneggiare al meglio il gameplay; le missioni, con precisi compiti da portare a termine compreso ad esempio il raggiungimento di una determinata velocità di punta; l'esperienza su circuito, che permette di affrontare sezioni specifiche di ciascun tracciato, oppure misurarsi per battere il tempo sul giro proposto.
Dulcis in fundo, è presente la modalità dedicata alla netiquette durante la gara, che non abbiamo potuto provare perché oscurata: dovrebbe insegnare a utilizzare una guida pulita e non essere penalizzati durante le gare. Ciascuna sfida offre un video tutorial registrato da Polyphony, ad ogni conseguimento si accrescono i propri crediti e statistiche, compreso il cosiddetto "mileage": punti speciali che servono per sbloccare vetture, potenziamenti delle auto e personalizzazioni estetiche. Perché sì, in GT Sport ritorna l'editor delle livree, degli pneumatici nonché di casco e tuta, mediante una sezione specifica del garage.
C'è una scelta enorme di colori - anche laminati - decalcomanie, scritte di vario genere e possibilità di modificare singolarmente diverse sezioni della macchina. Abbiamo ravvisato centinaia di ruote differenti e caschi di tutti i tipi, col risultato finale che può essere pubblicato sul proprio profilo e condiviso con gli altri giocatori. Tornando alla schermata iniziale, la sezione Arcade racchiude la gara singola contro altre macchine comandate dalla CPU, le sfide uno contro uno, la modalità VR e il classico giro veloce. Brand Central invece, è dedicato ai costruttori automobilistici, inquadrati geograficamente in America, Europa e Giappone. Le autovetture presenti saranno poco più di 150 - un deciso passo indietro dal punto di vista numerico, che però si sviluppa in una qualità estetica identica per tutti i bolidi e nessuna doppia o tripla versione dello stesso modello - comprendendo brand come Porsche, Alfa Romeo, Jaguar, Lexus, Dodge. Anche qui la cura per il dettaglio è estrema, addirittura proponendo un museo per i produttori più iconici quali ad esempio la Ferrari: fotografie storiche e descrizioni non solo legate all'evoluzione del cavallino rampante, ma anche ad accadimenti importanti avvenuti durante gli stessi anni.
La sezione "Scapes" infine, rappresenta la follia ultima di Kazunori Yamauchi: oltre 1000 sfondi di qualità altissima - provenienti da fotografie scattate in diverse parti del mondo - all'interno dei quali posizionare una o più macchine per comporre la foto perfetta, da condividere sul proprio profilo, all'interno dei social network o magari stampare per farne un quadro. Gli strumenti presenti faranno impazzire gli appassionati di fotografia digitale: il numero di opzioni è incredibile, compresa la possibilità di attivare le quattro frecce, girare le ruote, applicare filtri e impostazioni salvati in precedenza. Per quanto riguarda l'Italia erano presenti circa 110 sfondi tra Venezia, Firenze e Roma, fino a Polignano a Mare; altri ne arriveranno sotto forma di contenuti aggiuntivi, noi abbiamo già suggerito una bella vista sul Vesuvio.
Curiosità
Data d'uscita: 18 ottobre 2017
Numero di giocatori sulla stessa console: 1-2
Numero di giocatori online: 2-24
Spazio su disco richiesto: 60 GB
Supporto PlayStation VR e PlayStation Camera: Sì
Numero di macchine: più di 150
Numero di tracciati: 17 ambientazioni con 28 tracciati complessivi
Supporto PlayStation 4 Pro: Sì con 4K checkerboard, 60 FPS, HDR
La Via del Gameplay
Prima di cominciare una gara è possibile selezionare una serie di impostazioni predefinite secondo tre diversi livelli di padronanza con i giochi di guida. Ciascuno abilita o meno determinati aiuti quali ad esempio la guida assistita oppure il controllo della trazione, parametri classici per i titoli di corsa automobilistica. Ovviamente è possibile operare sul dettaglio in entrambe le sezioni disponibili, quella dei succitati aiuti e il tuning della macchina, accessibile inoltre dal proprio garage. Per gestire al meglio trazione, differenziale, freni, è possibile creare dei livelli in stile Photoshop, in maniera tale da richiamarli immediatamente a seconda della gara da affrontare, magari rally oppure competizioni Sport. Le postazioni presenti mettevano a disposizione dei volanti Thrustmaster comprensivi di pedaliera con frizione; noi abbiamo provato tutte le piste disponibili, per appurare un modello di guida che come sempre offre un compromesso ideale tra divertimento e comportamento verosimile delle auto. Il classico feeling offerto dalla serie che tanto piace agli appassionati di guida e tanto fa storcere il naso ai fan dei titoli più orientati alla simulazione completa.
È chiaro che disattivando gli aiuti e giocando con un buon volante si avvertono in pieno le incertezze della propria auto, l'assetto differente di ciascuna macchina e la tipologia di trazione che incide nei cambi di direzione. In questo caso non si parla affatto di un titolo "arcade", bensì di una simulazione non esasperata che soprattutto a velocità elevate, con bolidi generosi di cavalli, mette a dura prova le proprie abilità di guida e aumenta il rischio di uscire di pista. In tale contesto sarà interessante provare in prima persona i danni estetici e meccanici, sia per quanto riguarda una soddisfazione visiva, sia per vedere quanto incideranno nel modificare il proprio stile di guida e il comportamento degli avversari. Disputando qualche gara abbiamo notato finalmente sorpassi e anche situazioni in cui i piloti, da soli, hanno imbeccato una curva troppo larga al punto di sbattere sul guardrail; ad oggi comunque è troppo presto per pronunciarci riguardo l'intelligenza artificiale, lo faremo dopo un numero di gare adeguato in prossimità dell'uscita.
Da un tracciato all'altro
La modalità VR appare come aggiunta piacevole ma accessoria, con la possibilità di giocare uno contro uno; perlomeno la pulizia grafica e il dettaglio generale ci sono apparsi migliorati rispetto alla nostra precedente occasione.
Il tracciato rally della Sardegna ci ha offerto un modello di guida che presentava un drifting migliorato rispetto ai precedenti capitoli, facile da approcciare ma complesso all'aumentare della velocità, con una reazione nervosa della macchina ai cambi di direzione ma senza comportamenti difficili da controllare. Il momento più appagante, ad ogni modo, lo abbiamo sperimentato con la Nissan Nismo GT sul circuito del Nurburgring dedicato alla 24 ore omonima: ci siamo divertiti non poco nell'affrontare la velocità sostenuta, gli sbalzi sui cordoli, il controllo del sottosterzo, il contatto con l'erba in grado di mandare quasi subito in testa coda la nostra vettura, nonostante la trazione integrale.
Capitolo sonoro: eccezionale nei menu e nei brani inseriti, migliorato per quanto riguarda il rombo dei motori. Gli sviluppatori di Polyphony hanno registrato nuovamente il suono proveniente dalle autovetture, posizionando il microfono in maniera differente e campionando i suoni con una nuova tecnologia prodotta in collaborazione con Sony. Quello che abbiamo ravvisato in prima persona è una gamma dinamica più "aperta" per quanto riguarda soprattutto la visuale posizionata sull'asfalto, in aggiunta a una differenziazione maggiore per il tipo di trasmissione: siamo rimasti impressionati in tal senso nel riconoscere il rumore differente derivato dall'oscillazione di coppia di alcune tipologie di auto. Infine, veniamo all'aspetto estetico di GT Sport: vi abbiamo già parlato della cura eccezionale riposta per la parte fotografica - gli stessi controlli sono disponibili anche durante la gara - e lo stesso concetto si applica alle autovetture, realizzate in maniera splendida non soltanto dal punto di vista poligonale e dei dettagli, ma anche da quello del rendering, che le rende estremamente verosimili.
Il grandioso sistema di illuminazione fa il resto, soprattutto nelle gare notturne o con forti contrasti di luce, che esaltano ancora maggiormente quella patina di realismo fotografico che è possibile apprezzare giocando il titolo. Ancora di più nei replay grazie ad un frame rate cinematografico in aggiunta al motion blur e alla telecamera dal taglio televisivo. Abbiamo giocato Gran Turismo Sport su PlayStation 4 Pro, dove come noto la risoluzione risulta essere 4K mediante tecnica checkerboard, con supporto HDR e una gamma di colori propria solamente dei televisori di alta (e altissima) fascia. La definizione è spettacolare, la fluidità ci è parsa sempre ancorata sui sessanta fotogrammi per secondo: tale combinazione finalmente restituisce un comparto grafico di avanguardia per una serie che ne ha fatto sempre uno dei suoi punti di forza. Per quanto riguarda i tracciati, si spazia da alcuni realizzati divinamente, proprio come il già citato Nurburgring, ad altri più poveri di particolari come Willow Spirng, passando per quelli intermedi quali Tokyo Expressway, definito ma con alti e bassi nei particolari a bordo pista.
È evidente che Gran Turismo Sport ci ha divertito in questa prova in casa Polyphony. Sembra avere la giusta dose di contenuti e la consueta cura maniacale al dettaglio dello sviluppatore. Ma bisognerà verificare sul lungo periodo quanto concretamente ci riuscirà a tenere impegnati e se i contenuti saranno sufficienti a soddisfare tutti gli appassionati. Il gioco arriverà nei negozi il 18 ottobre ma rimanete sulle nostre pagine perché avremo modo di tornare a parlarne a lungo nelle prossime settimane.
CERTEZZE
- Una quantità impressionante di opzioni e cose da fare
- Editor di livree, sfondi fotografici e interfaccia ottimi
- Graficamente sontuoso soprattutto per quanto riguarda macchine e illuminazione
DUBBI
- Dobbiamo ancora verificare in prima persona danni estetici e meccanici
- Da appurare la longevità derivata dai contenuti puramente ludici