Sono passati quasi due anni dall'uscita della prima espansione di Guild Wars 2, Heart of Thorns: pubblicato quando nessuno credeva più che ArenaNet avrebbe espanso il suo MMORPG oltre gli aggiornamenti periodici, il pacchetto non convinse pienamente la maggior parte dei giocatori e contribuì a diminuire l'interesse generale nei confronti di quel gioco che, atteso a lungo come un messia, avrebbe dovuto dare inizio al Rinascimento dei massive multiplayer online role playing game. In questi mesi, oltretutto, ArenaNet è stata piuttosto silenziosa. Ha continuato ad aggiornare Guild Wars 2 in piccolo, tant'è che molti fan cominciavano a lamentare una certa carenza in quanto a contenuti, ma sotto sotto stava gettando le basi per una nuova espansione che, come un fulmine a ciel sereno, è stata annunciata ad agosto per uscire... a fine settembre. Proprio così: ci separano poche settimane dalla release di Path of Fire. Una mossa che qualcuno ha definito coraggiosa e qualcun altro azzardata ma che sicuramente dimostra una certa sicurezza da parte di ArenaNet. Ecco cosa sappiamo della nuova espansione di Guild Wars 2.
Il vecchio nuovo mondo
Come abbiamo detto, ArenaNet lancerà Path of Fire il 22 settembre, ma presto i giocatori potranno provare gratuitamente la prima zona dell'espansione nell'apposita finestra di test creando un account free to play e installando il client di gioco. Una volta uscita l'espansione, potremo scegliere tra due pacchetti: uno includerà soltanto Path of Fire, l'altro costerà un pelino di più ma comprenderà anche la prima espansione di Guild Wars 2, Heart of Thorns. A questi pacchetti se ne aggiungeranno altri un po' più costosi che includono vari goodies, compreso un upgrade a livello 80 per un personaggio e un maggior numero di slot per creare diversi personaggi: la scelta di ArenaNet sembrerebbe aver trovato un buon riscontro nei fan che hanno definito i prezzi abbordabili e vantaggiosi nell'ottica dei bonus inclusi. Detto ciò, cerchiamo di raccapezzarci a livello narrativo: Path of Fire comincerà esattamente dopo la conclusione della terza stagione della Living Story, offrendo un'esperienza che ArenaNet ha definito "seamless". La trama, in altre parole, proseguirà a ritmo serrato. La Living Story si è conclusa con la sconfitta di Primordus e Jormag, ma il dio della guerra Balthazar ha puntato i suoi occhi su un altro Drago Anziano: Kralkatorrik. Attraverso l'Occhio di Janthir abbiamo quindi scoperto che il nostro nemico si è diretto verso il Crystal Desert, una regione di Tyria che i veterani di Guild Wars Nightfall conosceranno molto bene. Path of Fire si svolgerà dunque nel deserto di cristallo e in altre zone di Elona come Vabbi, perciò avremo probabilmente a che fare anche con Palawa Joko, il re non morto al comando di un possente esercito di zombi.
In questo senso, ArenaNet ha promesso che Path of Fire rievocherà un forte senso di nostalgia nei suoi fan più fedeli, ma che la storia sarà comunque accessibile e comprensibile anche da parte di chi non ha mai giocato Guild Wars prima del secondo capitolo. Nonostante si tratta di una regione desertica, però, la mappa di Path of Fire riserverà non poche sorprese, anche a causa delle variazioni geografiche che hanno colpito la regione nel corso degli anni, a cominciare da quando Palawa Joko ha deviato il corso del fiume Elon durante la presa di Vabbi: per questa ragione, i biomi nell'espansione offriranno una buona varietà e includeranno, oltre a dune cristalline, anche montagne innevate e zone sottomarine. ArenaNet ha dichiarato che le cinque mappe che compongono l'espansione sono tra le più complesse e vaste mai realizzate e se c'è una cosa di Guild Wars 2 che proprio non si può criticare, specialmente nell'espansione Heart of Thorns, è l'eccezionale varietà geografica. Forse è per questo che lo sviluppatore ha finalmente introdotto nel gioco anche le tanto agognate cavalcature: raptor o conigli giganti, senza contare tutte quelle che pian piano saranno aggiunte allo store del gioco, saranno a disposizione dei giocatori non soltanto come mezzi di trasporto per percorrere velocemente le varie aree, ma come compagni di avventura necessari anche a risolvere rompicapi ambientali e "jumping puzzle" nuovi di zecca.
Espansione o aggiornamento?
La carenza di feature nuove di zecca - come professioni inedite o sistemi tipo le maestrie introdotte in Heart of Thorns - sta facendo discutere parecchio i giocatori di Guild Wars 2 circa la natura di Path of Fire: alcuni considerano l'espansione più una specie di gigantesco aggiornamento perché mancherebbe, appunto, di quei contenuti distintivi che solitamente si associano alle espansioni dei MMORPG. ArenaNet ha promesso nuovi dungeon e raid, ovviamente, ma se sul fronte del PvP le novità non sono molto chiare, si è comunque parlato delle nuove specializzazioni élite che arricchiranno le professioni già disponibili. I Guardiani potranno scegliere la vocazione del Firebrand, impugnando asce e generando fuoco e fiamme per cedere gli incantesimi di supporto a favore di quelli di attacco. I Negromanti conteranno invece sulla specializzazione Scourge: potranno equipaggiare una torcia nella seconda mano e diventeranno dei personaggi di supporto, capaci di controllare meglio i movimenti e il campo di battaglia. Deadeye è la specializzazione élite del Ladro, il quale potrà ora equipaggiare i fucili e sparare come un cecchino, anche se su questo aspetto ArenaNet ha un po' glissato, dimostrando forse che non è ancora tutto definito a puntino.
Anche gli Ipnotizzatori che sceglieranno la specializzazione Mirage potranno impugnare le asce e si concentreranno sulle abilità di camuffamento, sulle schivate e sulla manipolazione dell'ambiente per rinforzare le loro illusioni. Il Guerriero, invece, potrà diventare uno Spellbreaker e usare i pugnali per combattere i maghi, privandoli letteralmente dei loro potenziamenti temporanei. Gli Elementalisti potranno passare alla specializzazione chiamata Weaver e, impugnando le spade a una mano, diventeranno capaci di combinare le affinità elementali in magie ibride. La specializzazione Soulbeast dei Ranger si basa sui pugnali e sui nuovi famigli che i giocatori potranno domare per combattere a distanza ravvicinata. Gli Ingegneri potranno scegliere la strade dell'Holosmith, equipaggiare le spade a una mano e utilizzare dei gadget per confondere i nemici con degli ologrammi esplosivi. Infine, la professione del Revenant guadagnerà la specializzazione del Renegade: equipaggiando l'arco, si potranno convocare vari alleati in battaglia, compresa un'intera banda da guerra dei Charr. Purtroppo non si conoscono i dettagli più minuti di queste specializzazioni, ma la descrizione offerta è sicuramente intrigante e sta già alimentando la curiosità della community, mentre si aspetta l'aggiornamento già annunciato che provvederà a bilanciare alcuni aspetti del gioco e del sistema di combattimento.
Heart of Thorns non ha avuto un grande successo e l'annuncio di una nuova espansione a così poco tempo dal suo lancio, ci ha sicuramente colto di sorpresa. Al di là di qualche carenza in termini di feature e novità, Path of Fire sembra un'espansione pensata anche e soprattutto per catturare l'attenzione dei fan grazie a una profonda vena nostalgica: probabilmente non basterà ad allargare in maniera significativa lo zoccolo duro che Guild Wars 2 si è creato in questi anni, ma in fondo non è sempre necessario.
CERTEZZE
- Si potranno esplorare alcune zone molto care ai fan di Guild Wars
- Le nuove specializzazioni sembrano molto interessanti
DUBBI
- Si sa ancora poco su contenuti come raid, dungeon e PvP
- Basterà a rinverdire l'interesse dei giocatori stanchi di Guild Wars 2?