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Un'ora con Far Cry 5

Torna il Far Cry che tutti abbiamo imparato ad amare negli anni, basterà a far felici i fan?

PROVATO di Tommaso Valentini   —   21/08/2017
Far Cry 5
Far Cry 5
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Dopo l'apprezzabile Far Cry Primal, che ha portato alla serie un bel po' di aria fresca, Ubisoft torna con un quinto capitolo piuttosto classico, ambientato nei tempi moderni e con tematiche attuali. Si abbandonano insomma mammuth e razze primitive e si torna a sparare all'impazzata tra personaggi completamente fuori di testa e paesaggi meravigliosi, da sorvolare questa volta anche a bordo di aerei o da attraversare guidando come dei pazzi motrici articolate. Dopo lo scorso E3 abbiamo quindi provato nuovamente la corposa demo losangelina, questa volta con maggior calma, esplorando in lungo e in l'argo la cittadina di Fall's End e le zone ad essa limitrofe. Per quello che abbiamo comunque visto, ed è bene metterlo da subito in chiaro, Far Cry 5 è un titolo che rimane molto fedele alla proprietà intellettuale, ampliando quanto assaporato fino ad oggi ma proseguendo su binari ben precisi, sia come tipo di narrazione sia come cose da fare. Questo vuol dire fondamentalmente una cosa: se avete amato i vecchi capitoli qui ci andrete a nozze, grazie anche alle tantissime novità che abbiamo visto e delle quali vi parleremo a breve, ma se non avete mai apprezzato la serie, al momento non abbiamo visto nulla che potrebbe farvi cambiare idea.

Un'ora con Far Cry 5

Più grosso, più bello e più cattivo

Indubbiamente, il quinto capitolo della serie ci nasconde qualche grossa sorpresa che verrà probabilmente svelata solo poco prima del lancio, se non addirittura solo una volta che avremo la nostra copia tra le mani, ma una cosa è certa: i contenuti non mancheranno. Lo possiamo affermare con una certa sicurezza sebbene la demo da noi provata rappresentasse una percentuale infima del gioco completo. L'ambientazione del Montana si discosta a sufficienza dall'Himalaya di Pagan Min, offrendo sin da subito colori più caldi, boschi più rigogliosi e una storia forse meno credibile nel suo complesso ma sicuramente più attinente alla realtà e più interessante. Questa volta insomma, a scanso di sorprese dell'ultima ora, le leggende sugli Yeti lasceranno il posto a folli predicatori, che tengono in pugno un'intera regione. Si parlerà di religione, di armi, di violenza gratuita e la nostra speranza è che tutti questi elementi vengano trattati con la giusta serietà e profondità, amalgamati insieme in una narrazione coesa e travolgente, affiancandosi a un gameplay con qualche nuova idea. La prima sorpresa arriva subito, ancora prima di iniziare a giocare, con la possibilità di creare il nostro eroe da zero come in un qualsiasi gioco di ruolo e scegliere uno tra tre compagni che ci affiancheranno per tutta la durata della campagna. Non sappiamo ancora al momento se i nostri alleati andranno via via sbloccati durante le missioni ma è certo che sarà possibile alternarli in qualsiasi momento (o almeno così lascia intendere l'interfaccia), offrendo così una varietà tattica che la serie fino ad oggi non ha mai avuto. Abbiamo Boomer, il nostro fino cane da guardia da utilizzare se preferiamo un approccio stealth, Grace, cecchino abilissimo in grado di stanare i nemici dalla distanza e per finire fa la sua comparsa anche Nick Rye che invece ci supporterà dal cielo con attacchi aerei. I tre alleati fino a qui descritti vanno a delineare tre modi di giocare molto differenti ma il loro supporto non ci è parso vincolare in alcun modo il metodo di approccio alle missioni. Noi , ad esempio, abbiamo scelto il cane per iniziare la nostra avventura ma invece di utilizzarlo in modo silenzioso lo abbiamo sfruttato come ariete di sfondamento delle linee nemiche lanciandolo sui cattivoni che si nascondevano in copertura o tentavano di celarsi al nostro mirino. Lo stesso possiamo dire per Grace, che può essere usata in maniera passiva per coprirci le spalle o alla quale possiamo indicare bersagli da colpire facendo fuoco incrociato sulle postazioni. Non siamo ovviamente ai livelli di tatticismo di Ghost Recon: Wildlands, cosa che per altro non ci sarebbe dispiaciuta, ma è comunque un buon passo avanti per movimentare un po' il gameplay della serie. Presa la mano con i controlli, che non cambiano di una virgola rispetto al passato, abbiamo quindi deciso di dedicarci alla liberazione di Fall's End, la prima cittadina che abbiamo incontrato per capire meglio come il titolo si svilupperà nella sua interezza.

Cani al napalm

L'azione silenziosa, in punta di piedi, eliminando un nemico dopo l'altro senza destare sospetti era possibile ma non risuonava nelle nostre corde e visto il contesto abbiamo preferito lanciarci giù per una collina sparando come dei pazzi a mitra spianato. L'intelligenza artificiale, purtroppo, non ha risposto in modo particolarmente brillante, andando in confusione e reagendo in maniera confusionaria, sintomo di una build ancora molto arretrata e che sicuramente necessita di maggior lavoro da questo punto di vista. Per divertirci un po' abbiamo quindi deciso di proseguire con più calma, affrontando piccoli gruppi di nemici un po' alla volta, sfruttando coperture e alleati e l'esperienza di gioco è sicuramente migliorata. Le opzioni tattiche sono notevoli, e si possono usare a proprio vantaggio cisterne di benzina per creare diversivi o eliminare velocemente un gran numero di nemici oppure impossessarsi di un veicolo e lanciarsi a testa bassa tra le vie dell'accampamento crivellando qualsiasi cosa si muova. Una volta eliminato ogni singolo nemico dall'area di gioco la città viene riconsegnata in mano ai legittimi proprietari, che tornano a riempirne le vie, i bar e i locali, fornendo missioni e facendovi proseguire nella trama. È proprio in questo modo che Mary May Fairgrave, la bella proprietaria del pub cittadino ci ha chiesto aiuto, una missione di soccorso per aiutare Nick Rye a bombardare alcuni silos di proprietà della Eden's Gate, la setta controllata dal profeta Joseph Seed. La possibilità di guidare liberamente un aereo ad elica armato con tanto di gatling e bombe è forse uno degli elementi distintivi di questo nuovo capitolo ma non è l'unica novità, dato che abbiamo visto in azione anche elicotteri da combattimento, simili come concept al girocottero di Far Cry 4 ma qui meglio realizzati sia come guidabilità sia come efficacia. Non aspettatevi duelli alla Ace Combat comunque, il ritmo in volo è comunque piuttosto tranquillo ma non per questo le dogfight risultano noiose o poco esaltanti, anzi, durante il duello aereo provato in una missione dedicata ci siamo particolarmente divertiti, merito anche di una fisica di buon livello e di una gestione dei controlli molto naturale. È stato poi aggiunto un mini gioco sulla pesca e torna anche la caccia, anche se purtroppo in questo caso non siamo riusciti a verificare se ci sarà la possibilità di creare borse e strumenti come in Primal, né tanto meno siamo riusciti a vedere i rami di talenti del protagonista e i vari bonus da sbloccare. Chiude il cerchio di un'esperienza comunque positiva il solito buon feedback delle armi e la gestione del fuoco che da sempre nella serie sono i due elementi che più ci hanno fatto divertire in passato. Fino a febbraio comunque ci saranno sicuramente altre occasioni per provare il gioco e noi non vediamo l'ora di poter godere dei progressi, sperando di rimanere soddisfatti da tute le dovute aggiunte del caso

Un'ora con Far Cry 5

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Far Cry 5 è un capitolo classico della serie, senza particolari stravolgimenti o picchi di eccellenza al momento. La demo che abbiamo provato, la stessa mostrata all'E3, si è presentata a questo banco di prova come una produzione stabile e consapevole dei suoi punti di forza. Decine di armi, nuovi veicoli, aerei da pilotare, compagni che ci accompagneranno durante le missioni e una inedita ambientazione tutta da esplorare sono i nuovi ingredienti fondamentali di questa nuova iterazione. Se amate Far Cry questo potrebbe essere un altro capitolo da non perdere, incrociando le dita ovviamente sul discorso maturità e trama che non abbiamo ancora avuto modo di approfondire a dovere, elementi indispensabili per dare spessore a un titolo che ne abbisogna in modo cruciale.

CERTEZZE

  • Diverse novità nel gameplay
  • I Nuovi compagni sono un'aggiunta eccellente
  • Tantissime armi e veicoli nuovi, compreso un aereo...

DUBBI

  • ...ma basteranno a chi voleva qualcosa in più dalla serie?
  • Il problema della ripetitività marcata è sempre in agguato