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Aspettando Rainbow Six: Siege - Operation Blood Orchid

Rianbow Six non è mai stato così popolare e settimana prossima ci sarà una ragione in più per giocarlo: lo abbiamo provato

PROVATO di Umberto Moioli   —   26/08/2017
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
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"Penso che il gioco sia davvero, davvero intenso. Le meccaniche di Rainbow Six: Siege sono state studiate per andare in questa direzione, tutto è pensato per metterti in una posizione complessa, c'è una sola vita e se la perdi devi stare a guardare il resto del round come spettatore. In più per essere uno sparatutto in prima persona è molto profondo, richiede una conoscenza perfetta di tutti gli operatori e delle mappe, quindi c'è parecchio da approfondire per chi lo desidera". A parlarci è Alexandre Remy, Brand Director di Rainbow Six: Siege, tra una partita e l'altra del torneo ufficiale che si sta svolgendo in questi giorni nel contesto della GamesCom 2017. Per il gioco, un successo da venti milioni di utenti in un anno e mezzo, si tratta di un periodo particolarmente importante: tra la settimana prossima e quella successiva si chiuderà un trimestre di assestamento voluto dal team per sistemare grandi e piccoli aspetti dell'esperienza che ancora non convincevano, e in contemporanea verrà rilasciato Operation Blood Orchid, nuovo pacchetto di contenuti che porta con sé una mappa e operatori inediti. Insomma quello che accadrà a settembre potrebbe essere il punto di partenza per un'ulteriore crescita di popolarità del prodotto e la sua definitiva consacrazione.

Aspettando Rainbow Six: Siege - Operation Blood Orchid

Si torna a combattere

Il 29 agosto arriveranno sui server di test i nuovi contenuti, solo su PC, mentre per i server standard, ovviamente anche quelli console, bisognerà aspettare fino al 5 settembre. La stagione alle porte è molto importante perché si tratta della prima iniezione di nuovi contenuti da sei mesi a questa parte, dopo la così detta Operation Health. L'intento di questa "pausa forzata" è stato quello di mettere a posto tutto ciò che non andava, e farlo una volta per tutte così da non necessitare ancora di questo tipo di interruzioni del normale processo di crescita del gioco: "continueremo a spendere sull'infrastruttura, ma le fondamenta oramai sono lì, non ci sarà un'altra volta qualcosa di simile", ci spiega Remy. La patch note sarà di 60 pagine, sono centinaia le rifiniture apportate a praticamente ogni elemento del titolo. Il sistema di illuminazione è stato pesantemente rivisto, tutte le superfici hanno ricevuto migliorie piccole e grandi e sono stati risolti i problemi di memoria che potevano capitare, di rado, creando fastidiosi problemi.

Aspettando Rainbow Six: Siege - Operation Blood Orchid

"Forse non abbiamo comunicato benissimo quando le novità di Operation Health sarebbero arrivate, ovvero per la maggior parte verso la fine di questa pausa, ma sono certo che gli utenti rimarranno davvero molto contenti del lavoro fatto". In un certo senso questo passaggio obbligato dimostra anche una certa maturità del titolo e di chi lo sviluppa: piuttosto che cercare di massimizzare nell'immediato la crescita dell'offerta si è preferito mettere le basi per qualcosa che verrà negli anni a venire, segno che per Ubisoft Raibow Six: Siege è qui per restare. "Abbiamo notato fin dall'inizio che affidarci ai giocatori migliori per avere dei feedback è la scelta ideale: danno parecchi consigli su quali punti delle mappe o meccaniche possono essere abusate, ci permettono di vedere problemi che altrimenti non vedremmo, e questo migliora molto anche la qualità del gioco per gli utenti occasionali. Poi ci sono alcune caratteristiche sviluppate per i pro player, come l'infrastruttura server, la risposta ai comandi e la precisione nel calcolo dei colpi e delle interazioni, che davvero fanno la differenza sul lungo periodo per mantenere gli utenti legati al prodotto".

Operation Blood Orchid

Come detto in Operation Blood Orchid ci sarà una nuova mappa ambientata in un parco giochi di Hong Kong. L'altro giorno abbiamo avuto modo di farvi alcune partite e l'impressione è stata decisamente positiva: da una parte è vero che portarci a Hong Kong per metterci in un parco dei divertimenti è una decisione un po' bizzarra, dall'altra è comprensibile la necessità di scegliere luoghi deserti per mantenere un minimo di coerenza e poi che permettano di implementare una certa interazione ambientale tipica del prodotto. La mappa funziona molto bene, permette diversi approcci e soluzioni che aprono la strada a tutte quelle tattiche di cui il gameplay di Rainbow Six: Siege vive. Il primo nuovo operatore è Lesion e gioca in difesa, la sua caratteristica principale risiede nella possibilità di porre sul terreno delle speciali mine, chiamate Gu, che se calpestate tolgono pian piano punti vita al nemico, costringendolo a rimuoverne gli aghi velenosi e quindi anche ad esporsi per un certo lasso di tempo. L'altro difensore, Ela, ha come abilità speciale delle granate stordenti che non causano danno ma rallentano il nemico. Tra l'altro può usarle anche quando è a terra ferita, per dare modo ai compagni di salvarla più facilmente. Infine l'unica attaccante del pacchetto, Ying, fa anch'essa parte delle forze speciali di Hong Kong come Lesion e ha dalla sua delle piccole ma efficaci bombe che possono essere lanciate e fatte rotolare sotto le porte, e che quindi detonano dopo qualche istante stordendo chi vi si trova nelle vicinanze e non è in copertura.

Aspettando Rainbow Six: Siege - Operation Blood Orchid

Novità che andranno provate e giudicate con calma, ma per gli appassionati potrebbe essere interessante capire come Ubisoft si avvicina al lavoro di creazione di nuovi operatore e mappe, quindi abbiamo chiesto qualche spiegazione al nostro interlocutore. "Facciamo un duplice lavoro. Da una parte utilizziamo i freddi numeri: osserviamo le performance di tutta la nostra base di utenti, le percentuali di vittoria dei singoli operatori e dei team su ciascuna mappa, proviamo a prendere più decisioni possibili basandoci su questi elementi fattuali. Sappiamo ad esempio che Ash è uno dei più veloci e lo osserviamo per cercare di capire se vale la pena fare alcune modifiche alle sue meccaniche o abilità. In altri casi cerchiamo di capire quali sono le necessità della community. Qualche mese addietro per fare un esempio abbiamo introdotto Hibana, il secondo operatore dopo Thermite in grado di distruggere le difese rinforzate: ci eravamo infatti accorti che quest'ultimo era una scelta praticamente obbligata in attacco e sentivamo la necessità di dare un'alternativa gli utenti". Per lo sviluppo delle mappe Ubisoft svolge un compito simile, osserva in che posizione e con che frequenza i giocatori muoiono in una determinata mappa, così da usare le informazioni raccolte per quelle successive. Un approccio analitico che evidentemente funziona e che ha aiutato Rainbow Six: Siege a entrare in una ristretta cerchia di titoli in grado di aggregare attorno a loro grandi community, investimenti nel campo degli eSport e prospettive concrete per un futuro che non si interrompe a un mese dall'arrivo per gli scaffali. L'appuntamento con Operation Blood Orchid è per settimana prossima, ci torneremo sopra a breve.

Operation Blood Orchid non stravolge il processo di crescita di Rainbow Six: Siege, portando però con sé una dose di novità interessanti e potendo contare su tutte le migliori di Operation Health. Nel complesso potrebbe essere il miglior momento per iniziare a sperimentare con lo sparatutto in prima persona Ubisoft, anche perché proprio in questi giorni è al centro di alcune offerte.

CERTEZZE

  • Una nuova mappa e tre operatori
  • Con Operation Health e la mega patch, diversi aspetti del gioco dovrebbero migliorare

DUBBI

  • Ubisoft dovrà essere sempre più brava a mantenere l'esperienza di livello sia per pro che per i casual gamer