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Esploriamo la foresta onirica di Fe

Alla Gamescom abbiamo provato l'affascinante avventura esplorativa di Zoink Games

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   26/08/2017
Fe
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Come ogni anno, alla Gamescom di Colonia Electronic Arts è andata principalmente con i blockbuster e i pezzi da novanta che compongono la sua line-up di fine anno. Dalle battaglie spaziali di Star Wars: Battlefront II all'espansione di Battlefield 1, In the Name of the Tsar, dagli spericolati inseguimenti di Need for Speed Payback ai campi di calcio di FIFA 18. In mezzo a questi nomi altisonanti faceva però capolino un titolo molto più piccolo e meno mainstream. Sviluppato dal team svedese Zoink Games e parte del programma EA Originals, Fe è un'incantevole avventura esplorativa che avevamo già conosciuto all'E3 2016, ma che a un anno di distanza abbiamo visto maturare e mostrare quella personalità che in occasione dell'annuncio appariva un po' fumosa. "Con il trailer volevamo spingere più sulla storia e il mood del gioco piuttosto che sul gameplay", ci ha detto il creative director Klaus Lyngeled. "Qui alla Gamescom ci siamo invece soffermati sulle meccaniche e il tipo di progressione".

Esploriamo la foresta onirica di Fe

La foresta dalle mille voci

Rifacendosi a giochi come Journey e Abzu, Fe è un'esperienza che punta molto sull'esplorazione di evocativi ambienti e sull'interazione con lo scenario e le creature che lo abitano. Anche in questo caso non ci sono premesse narrative ben delineate, e nei panni della pelosa creatura protagonista bisogna visitare ogni angolo di una foresta onirica in un'avventura quasi muta. Non c'è testo e non ci sono dialoghi: l'abilità principale di Fe è un verso, una sorta di cantilena che può modulare per entrare in contatto con la natura e con gli animali. E proprio grazie all'aiuto della flora e della fauna sarà possibile proseguire nel gioco e accedere a nuove aree. Per farci un esempio, gli sviluppatori ci hanno mostrato una sequenza tratta dai primissimi minuti dell'avventura, in cui il giocatore si imbatte in un cervo. L'animale lo insegue per un po', poi si allontana cautamente quando prova ad avvicinarlo, finché il giocatore non decide di emettere un verso per guadagnare la sua fiducia. Il cervo comunica inizialmente in una lingua diversa, ma "sincronizzando" le voci è possibile apprenderla e utilizzarla per il resto del viaggio. È un momento emozionante, ma anche necessario: i cervi possono essere cavalcati per spostarsi più velocemente, oppure sono in grado di liberare nuovi percorsi.

Esploriamo la foresta onirica di Fe

Nel corso dell'avventura - che a detta di Lyngeled dovrebbe durare "un paio di serate" - si apprendono così nuove canzoni, si entra in sintonia con nuove creature (si possono cavalcare mante o farsi seguire da colibrì) e si ottengono nuove abilità come la capacità di arrampicarsi sugli alberi e planare dall'alto. Il tutto mentre si esplora questa misteriosa foresta che, quantomeno per toni e palette di colori, ricorda Ori and the Blind Forest. "Non c'è un gioco in particolare a cui ci siamo ispirati per l'estetica", ci ha confidato Lyngeled. "Volevamo realizzare uno stile personale, che ci desse modo di mettere bene in evidenza sia il piano dove si svolge l'azione che lo sfondo. I toni del blu ci danno la possibilità di avere un look abbastanza grazioso, ma allo stesso tempo, all'occorrenza, trasmettono il giusto senso di ansia e malinconia". Ansia che in Fe è legata perlopiù alla presenza dei Silent One, spaventosi esseri oscuri che catturano le creature della foresta e le rinchiudono in una gabbia da cui non fuoriesce neanche un suono. Non sarà possibile attaccare direttamente questi nemici, così bisognerà muoversi in maniera furtiva, cercare vie alternative o sfruttare l'ambiente circostante per sbarazzarsene. Ci viene mostrata una sequenza in cui il giocatore può raccogliere un frutto, attirare l'attenzione di un enorme e aggressivo animale, per poi condurlo fino a uno dei Silent One prima di scatenare una rissa. La varietà di questi puzzle ambientali rappresenta forse la più grande incognita di Fe, ma allo stato attuale il gioco di Zoink Games promette essere un'esperienza molto particolare e in grado di emozionare con scorci e incontri parecchio speciali.

Esploriamo la foresta onirica di Fe

CERTEZZE

  • Ambientazione ricca d'atmosfera
  • Interagire con le altre creature è un'esperienza molto speciale

DUBBI

  • Varietà dei puzzle ancora da verificare