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In gol con FIFA 18: abbiamo provato l’ultima demo del gioco di EA

L'ultimo provato prima della recensione!

PROVATO di Massimo Reina   —   14/09/2017
FIFA 18
FIFA 18
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Le serie sportive di Electronic Arts sono da sempre l'appuntamento fisso di un certo periodo dell'anno per ogni appassionato di videogiochi, e non per niente su queste pagine amiamo bonariamente paragonarle a delle cambiali che si ripresentano puntuali ogni stagione. Titoli come NFL, NBA Live e FIFA rappresentano in realtà, chi più, chi meno, il fiore all'occhiello della produzione videoludica della compagnia canadese fin dai tempi delle vecchie console a 16 bit, quindi è un piacere per i videogiocatori ritrovarli a cadenza regolare. Per noi europei, quello più importante tra i franchise citati è certamente l'ultimo: di FIFA 18 ne abbiamo parlato tante volte nelle ultime settimane, e grazie alle informazioni rilasciate dal publisher ne conosciamo già, sulla carta, diversi aspetti. Ma il cuore pulsante di una simulazione sportiva resta la giocabilità, e allora non potevamo lasciarci sfuggire l'occasione offertaci dall'ultima demo per provarla con mano.

Palla al centro, e via!

La versione dimostrativa di FIFA 18 mette a disposizione la classica amichevole e un'anticipazione de Il Viaggio, tredici squadre, tra le quali Manchester United, Manchester City, Bayern Monaco, Paris Saint-Germain, Real Madrid, Juventus e Boca Juniors, e quattro stadi, che nel dettaglio sono il Santiago Bernabéu, La Bombonera, lo StubHub Center e il King Fahd Stadium. Una volta scelti la formazione ed eventualmente pianificate le sostituzioni (nel gioco sono presenti i cambi rapidi, con i quali è possibile sostituire rapidamente un atleta senza entrare nell'apposito menu, semplicemente premendo il dorsale R2 e selezionando in una apposita finestrella a schermo la coppia da alternare), siamo scesi in campo e dato il via al match. Subito, comandi settati in manuale, abbiamo ritrovato quel certo feeling che da qualche tempo contraddistingue la serie e quindi una risposta eccellente. Tuttavia abbiamo riscontrato dei problemi quando c'è da cambiare manualmente un compagno di squadra in fase difensiva: l'apposito pulsante, infatti, non sempre risponde al comando e spesso ci siamo ritrovati a controllare l'attaccante a centrocampo piuttosto che un difensore, mentre l'azione si era ormai spostata in difesa. Per il resto, è incredibile la reattività agli input degli atleti digitali, e le miriadi di cose che possono fare grazie a decine e decine di micro-mosse che funzionano perfettamente. In tal senso grande merito va dato a EA per aver ulteriormente incrementato il numero di animazioni a disposizione dei calciatori, che erano già tantissime lo scorso anno. Grazie a esse l'azione si sviluppa sempre in maniera fluida, i vari Iniesta, Dybala o Modric toccano la palla di punta, di tacco, con la suola, con un pezzo di coscia o stinco, in mille modi differenti. Insomma, le movenze dei giocatori sono ancora più correlate a quelle che sono le dinamiche legate alla corsa e ai gesti del corpo in fase di accelerazione e decelerazione, ai dribbling o ai cambi di direzione. Grazie poi a una fisica leggermente più rifinita, che si fa sentire a ogni contatto, ad una migliorata intelligenza artificiale (in fase d'attacco, in quelle difensive va un po' rivista perché ogni tanto i centrali hanno qualche abbaglio) e a un pallone più credibile nei rimbalzi, le azioni, le conclusioni a rete e i passaggi risultano più imprevedibili, complice anche la necessità di non premere troppo in anticipo il pulsante di tiro, visto che è facile ciccare se si arriva lunghi sulla sfera. Le soluzioni per tentare di battere gli ottimi portieri di FIFA 18 sono comunque molteplici, e sta all'utente decidere praticamente in toto dove e come calciare, se di interno piede o esterno, di punta o di collo pieno.

Il Viaggio continua!

Ed è bello vedere un Pogba centrare in pieno il palo con una micidiale botta da fuori area, disperarsi subito dopo inquadrato in primo piano, o un Aguero esultare in seguito a un tocco vincente da pochi metri. Da questo punto di vista bene si comporta la regia del gioco, pronta a offrire inquadrature adatte a ogni esigenza, che specie nei primi piani esalta la qualità grafica del prodotto. FIFA 18 compie in tal senso un ulteriore balzo in avanti, e giocatori, maglie, stadi ed elementi di contorno appaiono già adesso di ottima fattura, curati in ogni dettaglio. Non tutti i volti a dire il vero sono aggiornati, basti pensare a Higuain che, barba a parte, ricorda più il bomber dei tempi del Real Madrid che quello visto negli ultimi anni a Napoli e Torino, ma per il resto non ci si può lamentare. A parte forse per i colori in notturna, che sono un po' troppo saturi. Dal canto suo l'audio risulta come sempre di grande livello, con suoni, cori ed effetti di fondo capaci di catapultare idealmente il giocatore all'interno di una arena reale.

In gol con FIFA 18: abbiamo provato l’ultima demo del gioco di EA

Chiusa la parentesi relativa alla partita giocata, parliamo brevemente dell'altra modalità presente nella demo, oltre alle amichevoli. Si tratta de Il Viaggio, che vede il ritorno del giovane Alex Hunter alle prese con il suo tentativo di scalata verso i vertici del calcio che conta. Alex gioca nel Chelsea, ma pare abbia delle richieste da altri club più importanti, compreso il Real Madrid. Almeno a sentire il suo procuratore, che gli prospetta questa eventualità e dunque un'ulteriore crescita di carriera. La sessione dura pochi minuti, il tempo di un paio di intermezzi video e una partita, ma dà già l'idea di poter essere una modalità più completa, meglio realizzata e avvincente di quella dello scorso anno. Per stabilirlo con certezza, però, bisogna aspettare di mettere le mani su una copia definitiva del gioco per la nostra recensione. FIFA 18, lo ricordiamo, arriverà nei negozi il 29 settembre su PlayStation 4, Xbox One, Windows PC e Nintendo Switch, oltre che su PlayStation 3 e Xbox 360.

FIFA 18 sembra il classico prodotto nato per dimostrare chiaramente al mondo come si possa sempre crescere anche quando magari si è raggiunto un alto livello qualitativo. Basta non cullarsi sugli allori e cercare sempre di dedicare sforzi e passione verso l'obiettivo di migliorare. Le novità introdotte in termini di giocabilità, le nuove animazioni e le rifiniture estetiche sono in questo caso gli elementi più evidenti del buon lavoro svolto dagli sviluppatori partendo dalle solide basi di FIFA 17. E se il pacchetto finale risolverà com'è logico attendersi i problemini emersi in questa demo, con ogni probabilità per i rivali non ci sarà storia nemmeno quest'anno.

CERTEZZE

  • Miglioramenti generali alla giocabilità, alla fisica e all'intelligenza artificiale
  • Animazioni sempre più ricche e realistiche
  • Controllo praticamente totale sugli atleti virtuali...

DUBBI

  • ... tranne che col tasto per "richiamarli" manualmente
  • I colori in alcune partite in notturna ci sono sembrati un tantino saturi
  • Difese da registrare meglio centralmente