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Le nostre prime ore con Forza Motorsport 7

La serie di Turn 10 torna con il capitolo definitivo: vi raccontiamo le nostre prime ore con il gioco

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   28/09/2017
Forza Motorsport 7
Forza Motorsport 7
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A due anni esatti dall'uscita del sesto episodio, Turn 10 torna in cattedra per consegnarci quello che con ogni probabilità è da considerarsi il simcade definitivo, il gioco di guida cioè che meglio interpreta i delicati equilibri fra realismo e accessibilità, fedeltà e divertimento. La base di partenza, solidissima, rendeva in effetti difficile sbagliare: avendo già a disposizione un impianto ben collaudato, sarebbe bastato lavorare sui numeri dell'esperienza e su qualche nuova feature per portare a casa il risultato. Alan Hartman e i suoi collaboratori hanno però scelto di fare di più, introducendo un parco auto sconfinato, composto da oltre settecento vetture, da lanciare a tutta velocità all'interno di trentadue scenari che uniscono varietà, dettaglio e fascino; coronando il tutto con nuove modalità, futuri aggiornamenti strutturali e l'immancabile comparto multiplayer. L'arrivo del codice review all'ultimo minuto, letteralmente, ci ha costretti a rimandare di qualche giorno la pubblicazione della recensione di Forza Motorsport 7, ma non volevamo lasciarvi senza spendere neanche una parola sul gioco; e così ecco un resoconto delle nostre prime ore con il nuovo capitolo.

Premi Start

Terminata la corposa installazione, con un download pari a ben 67 GB su Xbox One, Forza Motorsport 7 si presenta con un'ispiratissima sequenza d'apertura per poi catapultarci all'interno di un tutorial basato su tre eventi reali che corrispondono ai principi fondamentali dell'esperienza di guida: prontezza, coraggio, capacità di adattamento. Ci si ritrova a guidare vetture sportive su tracciati bagnati da una pioggia battente, ma anche a governare la stazza e la potenza di veicoli pesanti che mai avremmo immaginato poter gareggiare in pista con tale spunto. Il gioco ci prende insomma per mano come un genitore apprensivo, senza lesinare aiuti e suggerimenti, per accompagnarci al nostro primo giorno di scuola: la Forza Driver's Cup.

Le nostre prime ore con Forza Motorsport 7

Si tratta del contenuto più importante e rappresentativo del titolo targato Turn 10, una modalità single player composta da sei campionati (Seeker, Breakout, Evolution, Domination, Masters e Forza) che si sbloccano man mano e che includono ognuno un numero variabile di tornei dedicati a categorie di vetture differenti. Durante i nostri test abbiamo avuto modo di provare le prime due leghe, sbloccando una manciata di Obiettivi, entrando in possesso di qualche auto relativamente rara e togliendoci le prime soddisfazioni di una campagna che difficilmente deluderà le aspettative dei fan della serie. La parola d'ordine sembra infatti essere "varietà": si passa da sequenze di gare pensate per auto sportive a eventi in cui ci si mette alla guida di nervosissimi truck, ma non mancano sfide extra basate su importanti collaborazioni ufficiali: quella storica con la trasmissione Top Gear, ad esempio, ma anche con determinati brand e piloti.

Sensazioni di guida

Bisognerà attendere la recensione per un giudizio definitivo, ma durante le prime ore il gameplay di Forza Motorsport 7 ci è sembrato assolutamente entusiasmante, solidissimo, capace di comunicare in modo coerente il peso della vettura e le forze in azione, sfruttando al meglio il force feedback per fornire informazioni sulla pista, la trazione e l'incidenza dei freni. Tante le regolazioni disponibili, racchiuse in sei preset (facile, medio, difficile, pro, veterano e personalizzato) che consentono di modificare l'esperienza di guida in ogni suo aspetto: dalla traiettoria ideale alla frenata assistita, dallo sterzo al controllo della trazione, dal cambio al controllo della stabilità, passando naturalmente per l'usura (danni solo estetici, consumo di pneumatici e carburante o simulazione completa) e la funzione "riavvolgi", che premendo il pulsante Y consente appunto di riavvolgere il tempo in caso di errore.

Le nostre prime ore con Forza Motorsport 7

A queste opzioni si accompagnano la normale messa a punto della vettura e il sottoinsieme dei potenziamenti, che volendo è possibile semplificare attraverso la funzione "omologa" per raggiungere in pochi secondi i limiti di potenza della categoria in cui gareggiamo, affidando la procedura a un sistema automatico anziché curarla in prima persona. Ciò che conta è che in pista tutti questi accorgimenti vengono ben rappresentati, incidendo in maniera più o meno importante sul comportamento dell'auto e consentendoci anche di sfruttare eventuali peculiarità dei tracciati per poter tagliare il traguardo per primi. Gli avversari, naturalmente, non se ne staranno fermi a guardare: la soluzione dei Drivatar ha già dimostrato in passato la propria efficacia e in questo nuovo episodio non fa eccezione, offrendo comportamenti realistici che possono essere resi più o meno aggressivi e più o meno fallaci tramite un'apposita opzione. Allo stesso modo, il meteo cambia le carte in tavola: qualora cominci a piovere con insistenza, l'asfalto bagnato renderà più complicato affrontare le traiettorie con la consueta velocità e andrà a enfatizzare determinati comportamenti della vettura. Durante un torneo con i truck, ad esempio, ci siamo ritrovati a bordo di un veicolo che miscelava sottosterzo, sovrasterzo e slittamento in accelerazione, in una sorta di gara fra ubriachi dall'esito assolutamente imprevedibile.

Le nostre prime ore con Forza Motorsport 7

Colpo d'occhio

Non è un caso che i giochi di guida vengano spesso utilizzati come un efficace mezzo per comunicare la potenza computazionale di una nuova piattaforma, ed è appunto questo il ruolo che Forza Motorsport 7 svolgerà a partire dal 7 novembre, quando Xbox One X farà il proprio debutto nei negozi. Proveremo a breve il gioco anche nella versione PC, che dovrebbe fornire un'anteprima piuttosto chiara di cosa potremo aspettarci dalla nuova console, ma anche su Xbox One S il titolo di Turn 10 offre uno spettacolo visivo non indifferente. Collegato il sistema a un televisore OLED 4K, utilizzando dunque l'upscaling a 2160p e l'HDR, il colpo d'occhio è in effetti straordinario e abbondano gli scorci notevoli: la gara in notturna che termina alle prime luci dell'alba, oppure quella che si svolge all'imbrunire, o ancora la diversa atmosfera che caratterizza gli scenari a seconda dell'ora in cui corriamo.

Le nostre prime ore con Forza Motorsport 7

Sfrecciare per le strade di Praga e ammirarne l'architettura, lanciando sguardi verso un cielo mai così evocativo, oppure lasciare che l'alternanza fra sole e nuvole sia assoluta protagonista nei circuiti più isolati: si tratta di situazioni difficili da immaginare quando si dà per assodato che a contare siano solo le vetture, pregevolissime, e le strade che percorrono. Le condizioni meteo complete non sono disponibili in tutti gli scenari, è vero, ma il lavoro fatto da Turn 10 per trasformare il "contorno" in punto focale dell'esperienza di guida è encomiabile. Soprattutto perché i sessanta frame al secondo non vengono mai intaccati da ciò che accade sullo schermo (fatta salva qualche lievissima incertezza alla comparsa dell'interfaccia, a gara ormai terminata), neanche quando dal cielo cade di tutto e i lampi illuminano lo schermo, rendendo al meglio la drammaticità di determinate situazioni.

Le nostre prime ore con Forza Motorsport 7

Le nostre prime ore con Forza Motorsport 7 sono state entusiasmanti: il titolo di Turn 10 sembra avere i numeri e la qualità per diventare un vero e proprio punto di riferimento per il genere simcade. L'esperienza di guida appare solida e coerente, il parco auto ricchissimo, gli scenari sempre suggestivi: difficile chiedere di più a un prodotto di questo tipo, ma per un giudizio definitivo e un'analisi approfondita dovrete aspettare ancora qualche giorno.

CERTEZZE

  • Modello di guida solido e convincente
  • Visivamente è uno spettacolo
  • Modalità carriera molto ricca e sfaccettata

DUBBI

  • Alcuni extra non presenti al lancio
  • Un doppiaggio in italiano sarebbe stato gradito