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L'amore al tempo dei Servan in Nights of Azure 2

Gust ci riporta nell'oscuro e romantico universo di Nights of Azure

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   09/10/2017
Nights of Azure 2
Nights of Azure 2
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Nights of Azure non passerà certo alla storia come il miglior action RPG di tutti i tempi, e probabilmente molti di voi non ne avranno neppure sentito parlare anche se è abbastanza recente, ma nella nicchia dei fan di Gust è famoso per essere quel titolo in cui le protagoniste hanno una relazione senza fronzoli, scenette piccanti o filmati ambigui. La versione PlayStation 4 che avevamo giocato nel 2016, onestamente, ci aveva colpito per questo: era un gioco tutto sommato mediocre, ma raccontava una vicenda interessante e una rara storia d'amore tra due eroine con una delicatezza che la rendeva non soltanto coinvolgente, ma anche affascinante. Ora lo sviluppatore nipponico noto soprattutto per Ar Tonelico e la serie Atelier si appresta a riportarci in quell'universo oscuro e disperato con un sequel, Nights of Azure 2, che è già uscito in Giappone e non ha esattamente riscontrato grandi consensi. Che cosa dobbiamo aspettarci?

Dov'è finita Arnice?

I giapponesi sono quelli che boicottarono Tales of Zestiria su Amazon.jp solo perché Alisha, l'eroina che Bandai Namco aveva presentato in pompa magna nei mesi antecedenti alla release, in realtà non aveva un ruolo poi così importante nella storia del gioco. Gli otaku che avevano già comprato cuscini, lenzuola e bambole gonfiabili con le fattezze della giovane guerriera non riuscivano a tollerare un'offesa come quella, e si vendicarono affossando il gioco senza praticamente neppure averlo provato. Quindi, ecco, non è che le valutazioni dei nostri amici dagli occhi a mandorla siano sempre attendibili, specialmente se in mezzo ci sono questioni di "shipping" e procaci donzelle. Detto questo, quello che sappiamo su Nights of Azure 2 fa effettivamente pensare che Gust abbia fatto qualche cambiamento che chi ha apprezzato il primo gioco potrebbe trovare poco appropriato. Per chi non lo sapesse, Nights of Azure è ambientato in una versione parallela del nostro diciannovesimo secolo in cui si aggirano mostri che un tempo sono stati umani. A sbarazzarsene ci pensa la Curia, un ente che protegge l'umanità a tutti i costi, persino compiendo macabri sacrifici rituali: Aluche, la protagonista di Nights of Azure 2, scoprirà che la sua compagna Liliana è destinata a immolarsi per placare la Regina della Luna. Suo malgrado, deciderà di portare a termine il compito, ma non ci riuscirà perché durante il viaggio morirà in un'imboscata... salvo poi essere rianimata sotto forma di una demoniaca mezzosangue. Liliana è stata rapita e Aluche dovrà salvarla a tutti i costi, ma questo significherà ribellarsi alla Curia e scoprire i suoi segreti.

L'amore al tempo dei Servan in Nights of Azure 2

Nights of Azure 2 si svolge in un periodo imprecisato, sicuramente successivo agli eventi del primo episodio anche se non è chiaro di quanti anni: Arnice, la protagonista di Nights of Azure, compare nel gioco e può essere reclutata come compagna di battaglia, e Christophorus, una vecchia conoscenza del prequel, ci informa durante una missione secondaria che sono passati addirittura decenni da uno scontro tra Arnice e la Regina della Luna che ha condotto la mezzosangue alla follia. Ovviamente bisognerà completare le missioni secondarie legate a Arnice per saperne di più: in Nights of Azure 2, infatti, Aluche può reclutare dei compagni di battaglia, soprannominati Lily, e poi completare alcune missioni secondarie che miglioreranno i loro legami, sbloccando abilità e incantesimi sempre più potenti. Le Lily come Arnice, Eleanor o Camilla combattono al fianco di Aluche e consentono l'impiego di devastanti attacchi incrociati che si possono attivare dopo aver caricato un apposito indicatore: si tratta di una meccanica che sostituisce la metamorfosi di Arnice nel primo episodio e che rende i combattimenti più spettacolari. Purtroppo l'introduzione di un compagno di battaglia fisso ha costretto Gust a ridurre il numero di Servan che Aluche può dominare e richiamare in battaglia.

L'amore al tempo dei Servan in Nights of Azure 2

I Servan sono spiriti che prestano alla protagonista i loro poteri, consentendole di lanciare incantesimi e convocare il loro prezioso aiuto negli scontri. Rispetto al primo Nights of Azure, tuttavia, Aluche può controllare soltanto due Servan invece di quattro e non può preparare molteplici schieramenti da scambiare al volo. La nuova soluzione rende le meccaniche di gioco meno flessibili e più macchinose, soprattutto in virtù del fatto che è necessario equipaggiare alcuni Servan specifici per superare certi rompicapi ambientali che sbarrano il passo alla nostra eroina. Pur avendo mantenuto l'impostazione del titolo originale - le aree sono costituite da corridoi e stanze in cui si combattono orde di nemici entro un certo limite di tempo - Nights of Azure 2 sembrerebbe essere un titolo molto più votato all'azione sfrenata: voci di corridoio affermano che Gust avrebbe affidato lo sviluppo a una compagnia che si occupa soprattutto di giochi appartenenti al genere musou. A questo punto non ci resta che attendere l'uscita per valutare coi nostri occhi se Nights of Azure 2 è un'evoluzione o un'involuzione rispetto al suo prequel: di certo staremo particolarmente attenti alla trama e alla caratterizzazione dei personaggi, veri punti di forza nel prequel che ci spiacerebbe scoprire sminuiti a favore dei combattimenti.

Nights of Azure era riuscito a ritagliarsi una piccola schiera di fan: non era un grandissimo gioco, ma faceva il compitino grazie a una bella storia e a personaggi interessanti. Con questo sequel, Gust sembrerebbe aver puntato molto sull'azione, perciò speriamo che la trama sappia essere coinvolgente, anche se alcune scelte, come quella di sminuire il ruolo della ex protagonista, ci lasciano parecchio perplessi.

CERTEZZE

  • L'ambientazione resta molto affascinante
  • Il sistema di combattimento è più frenetico

DUBBI

  • Trama e personaggi da valutare attentamente
  • Gli scontri hanno perso in strategia a favore della spettacolarità?