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Un'intervista per parlare degli esport su Rainbow Six Siege

In Brasile siamo stati a tu per tu con François-Xavier Dénièle per parlare della scena "esportiva" dello sparatutto Ubisoft

INTERVISTA di Tommaso Valentini   —   18/11/2017
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
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Oggi inizia ufficialmente la fase finale della seconda stagione di Rainbow Six: Siege e noi siamo volati a Sao Paulo, in Brasile, per seguire da vicino lo svolgersi delle partite. Come in ogni buon evento che si rispetti, siamo riusciti anche a scambiare quattro chiacchiere con chi questa manifestazione l'ha organizzata, in modo da approfondire meglio il discorso e spiegarvi per filo e per segno il contesto in cui ci troviamo. Se siete appassionati di Rainbow Six: Siege dunque, restate su queste pagine perché nei prossimi giorni arriverà un corposissimo coverage riguardante l'evento nella sua totalità. Iniziamo però con la nostra intervista a François-Xavier Dénièle, direttore della sezione esport per Ubisoft EMEA che ci ha raccontato dei progetti futuri per la componente competitiva della produzione e di qualche retroscena interessante sul torneo.

Ciao François, questa è la seconda stagione per il competitivo di Rainbow Six Siege e avete deciso di portare le finali addirittura in Brasile. Puoi spiegarci le ragioni dietro questa scelta e cosa ha spinto Ubisoft a investire nel mercato brasiliano?
La prima stagione di Rainbow Six: Siege ha fatto da apripista e avevamo deciso ai tempi di aprire la competizione solo al Nord America e all'Europa, visto che per Ubisoft era ancora in atto tutto il processo di apprendimento su come strutturare il sistema esport. Al termine della prima stagione ci siamo resi conto che tutto ciò che avevamo fatto era stato un enorme successo per noi, con grandi risultati in termini di numeri e una community che aveva risposto in maniera più che positiva a tutti gli eventi. Da qui abbiamo deciso di muoverci verso nuove regioni. Sin dall'inizio abbiamo pensato al Brasile perché qui abbiamo un'enorme community di giocatori con buoni team competitivi al suo interno. Abbiamo quindi iniziato a integrare questa regione con alcuni showmatch dei team brasiliani durante le finali delle varie Pro League, da lì li abbiamo inseriti ufficialmente poi nel torneo a partire da quest'anno. Abbiamo poi utilizzato lo stesso procedimento anche per l'APAC. Il Brasile però aveva dalla sua numeri più importanti in termini di giocatori e soprattutto di spettatori, con i Black Dragon e il Team Fontt che portavano a casa risultati importanti tanto da farsi notare sulla scena internazionale.

Un'intervista per parlare degli esport su Rainbow Six Siege

Possiamo aspettarci nuove regioni dalla prossima stagione quindi?
Si, assolutamente. A settembre abbiamo aggiunto l'APAC (Arabia, Australia, Giappone e Sud Korea) quindi abbiamo sostanzialmente già integrato gran parte del globo, con l'eccezione dell'Africa visto che non c'è ancora una community abbastanza corposa per iniziare a lavorare su tutti gli aspetti dell'esport. APAC per noi è molto importante vista l'attenzione che c'è in questa regione per gli esport ma indubbiamente stiamo lavorando per ampliare e migliorare l'intero sistema di regioni per la Pro League. Lo scorso mese si sono tenute le finali della Pro League asiatica, da dove sono usciti vittoriosi il team gipponese degli Eins e i ragazzi koreani dei Mantis FPS e siamo molto curiosi di vedere come si comporteranno sulla scena globale qui a Sao Paulo.

State continuando a presentare nuovi operatori e nuovi conenuti durante gli eventi esport. Possiamo quindi aspettarci questo standard anche per i prossimi anni?
È davvero un'ottima domanda. Abbiamo deciso sin dall'inizio che avremmo avuto nuovi contenuti per Rainbow Six: Siege ogni tre mesi, e per celebrare questi eventi abbiamo così unito le finali della Pro League al reveal delle nuove operazioni. Pensiamo sia molto importante per il gioco avere un unico momento importante che includa esport e contenuti. Offriamo così uno spettacolo competitivo esaltante e al contempo possiamo permetterci di far vedere alcuni showmatch con i nuovi aggiornamenti e di come il meta andrà a cambiare nella stagione successiva. Aggiungere nuovi operatori infatti, modifica pesantemente le dinamiche di gioco e vogliamo che la fine di una stagione coincida anche con il cambiamento netto del meta game, così da dare la possibilità a tutti i team di prepararsi allo stesso modo. Quindi sì, continueremo a farlo anche per i prossimi anni e abbiamo visto che questa strada è molto apprezzata anche dalla community.

Un'intervista per parlare degli esport su Rainbow Six Siege

Restando in tema di modifiche, avete aggiunto la mid season patch solo qualche settimana fa, pensi che impatterà pesantemente sui match che vedremo questo week end?
Abbiamo nuovi contenuti ogni tre mesi e una patch di bilanciamento a metà stagione. Si, cambia molto in termini di bilanciamento del meta e ci possiamo aspettare cambiamenti in corsa delle strategie di gioco visto che le modifiche sono piuttosto rilevanti. Teniamo però particolarmente in considerazione l'opinione dei team competitivi e della community ed è per questo che prima di ogni patch invitiamo alcuni giocatori nei nostri uffici di Montreal per testare con mano le modifiche e avere le loro idee sui cambiamenti. Il nostro obiettivo non è quello di avere solo un gioco per gli esport ma anche di renderlo godibile per tutti e venticinque milioni di giocatori attualmente attivi sui server, dobbiamo sempre trovare il giusto bilanciamento.

Avete raggiunto i 25 milioni di giocatori e la crescita non sembra volersi fermare, come avete intenzione di mantenere questa direzione? Continuerete a spingere verso gli esport o pensate di introdurre anche qualche contenuto diverso? Gli esport al momento sono una finstra meraviglioa verso il gioco e noi stiamo continuando a produrre contenuti di questo tipo per restare sulla scena a lungo. Ma non è tutto, gli esport Motivano e animano la community e non possiamo assolutamente rallentare visto che negli FPS c'è una gran quantità di competitor di altissimo livello, quindi abbiamo la necessità continua di produrre nuovi contenuti per permettere a nuovi giocatori di aggiungersi alla community esistente e dare validi motivi per chi già gioca a Rainbow Six: Siege di restare. Pensiamo che per crescere ancora però possiamo puntare ad aggiungere sempre più regioni alle nostre Pro League: vogliamo lavorare localmente con le community per creare e dare vita a nuovi eventi, come già stiamo facendo in Italia con ottimi risultati.

Un'intervista per parlare degli esport su Rainbow Six Siege

Ultima domanda, più leggera. Un pronostico sul team che vincerà la finale? Hai un team preferito?
Non ho un team preferito in assoluto e non mi voglio sbilanciare troppo ma penso che i team brasiliani, soprattutto grazie al supporto del pubblico potranno regalare qualche sorpresa inaspettata a tutti gli spettatori. Ci vediamo in arena nel week end!