Monografie è una rubrica aperiodica che racconta i momenti essenziali nella storia di alcune società, franchise o personaggi di spicco che hanno lasciato il segno nel mercato videoludico.
Il BlizzCon è cominciato e finito anche quest'anno: per alcuni è stato solo un altro incarico lavorativo, per altri una magica prima volta all'insegna del divertimento, per qualcun altro ancora una normalissima convention seguita da casa. C'è chi dice che negli ultimi anni abbia perso un po' della sua magia, e forse è vero: ora che le competizioni eSport hanno canalizzato l'attenzione del pubblico internazionale e che la manifestazione ha assunto un carattere più commerciale, l'aura di innocenza e spensieratezza che l'avvolgeva nei primi anni si è sensibilmente dissipata, trasformando quella che voleva essere un'occasione speciale in una normalissima convention annuale. Pensate che il primo BlizzCon risale addirittura al 2005 e che all'epoca contò "solo" ottomila visitatori: il BlizzCon del 2017 ne ha ospitati più di trentacinquemila ed è anche questa la ragione che ha spinto Blizzard a inventarsi il Biglietto Virtuale, un accesso a pagamento che consente a chiunque di assistere agli annunci e alle competizioni comodamente seduto in poltrona attraverso l'apposita piattaforma web. Anche se negli anni l'appuntamento non è sempre stato puntuale - Blizzard effettivamente ha saltato il 2006 e il 2012 - l'evento si tiene sempre nello stesso luogo, e cioè l'Anaheim Convention Center dell'omonima cittadina californiana, praticamente a due passi da Disneyland. Il costo del biglietto è... be', non propriamente economico. Per accedere al padiglione durante il weekend dell'edizione 2017, e ritirare la goody bag piena di gadget, bisognava sborsare circa 200 dollari in anticipo e i biglietti, al momento della prevendita, vanno letteralmente a ruba. Il BlizzCon del 2017 non è stato uno dei più entusiasmanti nella lunga storia di Blizzard, perciò abbiamo deciso di dedicare questo Monografie diverso dal solito, forse più schematico e sintetico, a una convention che, negli anni, ci ha fatto sognare e aspettare con ansia i titoli dello sviluppatore di Irvine.
2005
World of Warcraft era uscito in America da circa un anno - il 23 novembre 2004, per l'esattezza - e quindi il primissimo BlizzCon capitalizzava sul rivoluzionario MMORPG incentrando l'intero show sull'annuncio della prima, attesissima espansione: The Burning Crusade. I partecipanti potevano provare nella nuova regione interstellare delle Terre Esterne una delle due razze annunciate durante la presentazione, l'Elfo del Sangue, anche perché Blizzard svelò i Draenei soltanto sei mesi dopo. Per l'occasione, i presenti ricevettero in regalo, oltre alla consueta borsetta piena di gadget, anche una carta speciale con un codice che permetteva di riscattare Murky, una mascotte che oggi è rarissima. Sullo showfloor era giocabile anche quel StarCraft: Ghost per PlayStation 2 e Xbox che Blizzard cancellò poco tempo dopo. A chiudere la manifestazione con quello che sarebbe diventato un tradizionale concerto di arrivederci furono i Level 60 Elite Tauren Chieftain e i The Offspring.
2007
Saltato l'appuntamento del 2006, forse perché all'epoca Blizzard non intendeva rendere la manifestazione annuale, il BlizzCon tornò in pompa magna l'anno seguente con due grandi protagonisti: StarCraft II, annunciato pochi mesi prima al Blizzard Worldwide Invitational di Seoul, e ovviamente Wrath of the Lich King, la seconda espansione di World of Warcraft che riportava in auge l'amatissimo/odiatissimo Arthas di Warcraft III. I partecipanti ebbero dunque l'occasione di provare lo strategico in tempo reale che sarebbe arrivato nei negozi soltanto tre anni dopo e la prima classe "eroica" di World of Warcraft, il Cavaliere della Morte. I giocatori del MMORPG ricordano il BlizzCon 2007 anche per una promessa che non fu mai mantenuta, e cioè quella del Dance Studio. Al concerto di fine fiera suonarono i Level 70 Elite Tauren Chieftain - la band composta, fra gli altri, dal presidente di Blizzard in persona, aveva cambiato nome per riflettere il nuovo livello massimo nel gioco - e gli artisti del Video Games Live di Tommy Tallarico.
2008
Essendo stato annunciato poche settimane prima al Blizzard Worldwide Invitational di Parigi, Diablo III rappresentò indubbiamente la colonna portante del BlizzCon 2008: i visitatori potevano infatti giocare una versione dimostrativa nei panni del Mago. Per gli appassionati di StarCraft II fu invece il BlizzCon in cui venne annunciata la decisione di dividere la campagna in tre capitoli. All'epoca non esisteva ancora il Biglietto Virtuale, così Blizzard concesse al Direct TV e al fansite ufficiale WoW Radio di trasmettere alcuni segmenti della manifestazione che si concluse con un altro concerto di Video Games Live e l'intervento dei comici Kyle Kinane e Patton Oswalt. Il BlizzCon del 2008 fu tutto sommato uno dei più fiacchi nella lunga storia della manifestazione californiana, e ciò nonostante Blizzard dovette precettare tre saloni invece di uno soltanto come accaduto negli anni passati.
2009
Dopo essere rimasto in sordina per l'anno precedente, World of Warcraft tornava sotto i riflettori con l'annuncio dell'espansione Cataclysm che avrebbe rimodellato le vecchie zone del gioco per attualizzarle in termini di game design. L'affluenza al BlizzCon, intanto, era diventata enorme, e così lo sviluppatore californiano inaugurò per l'occasione un sistema telematico che sostanzialmente metteva "in fila" i potenziali acquirenti del biglietto fisico e il Biglietto Virtuale che consentiva a chi non poteva volare fino a Anaheim di guardare il BlizzCon da casa, ricevendo anche un regalino da riscattare nei giochi Blizzard (nello specifico, la mascotte Grugny). A chiudere il concerto ci pensò nientepopodimeno che Ozzy Osbourne.
2010
Anche quello del 2010 fu un BlizzCon sottotono. I fan di Diablo scoprirono che la quinta classe sarebbe stata il Cacciatore di demoni, ma intanto Blizzard teneva la bocca cucita sulla data di lancio del gioco che sarebbe ben due anni dopo. Inoltre, si parlò di una mod per StarCraft II, soprannominata "Blizzard DoTA", che in seguito sarebbe diventata il prototipo di Heroes of the Storm. L'attore Jack Black e Kyle Glass, i Tenacious D, suonarono al concerto di chiusura insieme a Dave Grohl.
2011
Se il BlizzCon del 2010 fu decisamente avaro di novità, lo stesso non si può dire di quello svoltosi l'anno dopo, durante il quale Blizzard mostrò un trailer cinematico di Diablo III e mostro il secondo capitolo di StarCraft II, Heart of the Swarm, annunciando anche una nuova espansione di World of Warcraft: Mists of Pandaria. Quest'ultima, ovviamente, era giocabile sullo showfloor, e così i fan del MMORPG poterono cimentarsi per la prima volta con una nuova classe, il Monaco. I famosissimi Foo Fighters chiusero la manifestazione suonando insieme ai Level 90 Elite Tauren Chieftains, che cambiarono nome un'altra volta durante il concerto. All'epoca nessuno sapeva ancora che il BlizzCon non sarebbe tornato nel 2012 e ancora oggi la motivazione che spinse Blizzard a cancellarlo resta un mistero: ufficialmente, lo sviluppatore intendeva prendersi più tempo per concentrarsi sui giochi che dovevano ancora uscire, ma tutto lascia pensare che sulla scelta abbia influito la cancellazione di Titan, il progetto mai concretizzatosi della società californiana.
2013
Il BlizzCon del 2013 fu abbastanza ricco di novità e annunci. Il protagonista assoluto fu sicuramente Heroes of the Storm, presentato attraverso un trailer cinematico e una versione alfa. Blizzard annunciò anche la beta di Hearthstone, il gioco di carte per sistemi mobile che nei mesi a venire si rivelò un grande successo, e la quinta espansione di World of Warcraft, intitolata Warlords of Draenor. Durante la convention furono mostrate anche le prime illustrazioni del tanto chiacchierato film di Warcraft, in lavorazione da anni e consegnato definitivamente nelle mani del regista Duncan Jones. Inoltre, Blizzard annunciò anche l'espansione di Diablo III, Reaper of Souls, e rivelò che sarebbe uscita anche per PlayStation 4. Al concerto di fine manifestazione suonarono i Blink-182.
2014
È buffo pensare che, all'epoca, in molti si ritennero delusi dal BlizzCon del 2014. Quel novembre, Blizzard annunciò infatti la sua ultima proprietà intellettuale: si chiamava Overwatch ed era... uno sparatutto competitivo a squadre. Molti fan del celebre sviluppatore inarcarono le sopracciglia e si concentrarono sull'annuncio del terzo capitolo di StarCraft II, Legacy of the Void, e della prima espansione per Hearthstone, Goblin contro Gnomi. Nessuno immaginava che Overwatch sarebbe diventato uno straordinario successo internazionale. I Level 90 Elite Tauren Chieftains, forse un po' stufi di aumentare di esperienza tra un BlizzCon e l'altro, cambiarono nome in... Elite Tauren Chieftains e basta, suonando al concerto di chiusura insieme ai Metallica.
2015
Siamo quasi arrivati ai giorni nostri. Nel BlizzCon del 2015 tornò assoluto protagonista World of Warcraft con l'annuncio dell'espansione Legion, promettentissimo ritorno ai fasti del passato dopo la conclusione deludente di Warlords of Drenor, e soprattutto con la pubblicazione del primo trailer ufficiale di Warcraft: L'inizio, il film che sarebbe poi uscito nelle sale cinematografiche solo l'estate seguente. Blizzard annunciò anche la data di uscita di Overwatch, sul quale si continuavano ad avere perplessità, e una nuova "avventura" per Hearthstone, Lega degli Esploratori. Inoltre, furono svelate anche le missioni DLC di StarCraft II. A suonare nel concerto finale furono i Linkin Park.
2016
Il BlizzCon 2016 fu soprannominato ufficialmente BlizzCon X, in quanto decimo appuntamento con la manifestazione che, ormai, aveva assunto un carattere molto diverso rispetto a quello più intimo delle prime convention. Per l'occasione, Blizzard estese la famigerata "goody bag" anche a chi acquistava il Biglietto Virtuale da casa, ovviamente a un prezzo maggiorato. Il BlizzCon 2016, in sé e per sé, non fu particolarmente esaltante. Lo sviluppatore di Irvine annunciò la quarta espansione di Hearthstone, Bassifondi di Meccania, e Sombra, una nuova eroina per Overwatch che, nel frattempo, e nel giro di soli sei mesi, era già diventato un vero cult. A tal proposito, fu anche anticipata la fondazione della fantomatica Overwatch League e si festeggiò l'imminente anniversario di Diablo con l'annuncio di un pacchetto DLC contenente il Negromante. Dato che il BlizzCon X si teneva anche in occasione del venticinquesimo anniversario della società, Blizzard tenne una grande festa conclusiva invitando come ospiti l'attore e DJ Kristian Nairn (Hodor ne Il Trono di Spade) e il popolare cantante "Weird Al" Yankovic.