Prosegue senza troppi scossoni, nel bene e nel male, il percorso dei Games with Gold da parte di Microsoft per gli abbonati al servizio Xbox Live, con un dicembre che segue la linea dei mesi immediatamente precedenti. Anche in questo caso ci troviamo col consueto schema costituito da un titolo standard tripla A affiancato da un indie su Xbox One e due giochi standard per Xbox 360, e sebbene manchino forse quei giochi in grado di far voltare la testa a tutti e segnarsi sul calendario i giorni in cui i download gratuiti diventano disponibili, ci sono comunque cose interessanti anche per questo mese, come l'ottimo Warhammer: End Times - Vermintide. Sul piano generale, dicembre è un mese di fondamentale importanza e dopo un novembre piuttosto spento può contare anche sul lancio di un'esclusiva console di un certo rilievo: dal 12 dicembre sarà disponibile PlayerUnknown's Battleground sulla piattaforma Game Preview di Xbox One, un gioco che su PC ha conquistato praticamente il mondo e ha buone probabilità di raggiungere il successo anche sulla console Microsoft. Nel frattempo, Xbox One X si sta stabilizzando con un numero sempre superiore di giochi ottimizzati per il suo possente hardware mentre aumentano anche i titoli presenti sul catalogo di Xbox Game Pass, il servizio su abbonamento che consente di accedere a un'ampia serie di giochi gratuiti. Visto l'incremento d'importanza di quest'ultima iniziativa, viene da pensare se possa essersi creato una sorta di conflitto interno con i Games with Gold, che effettivamente in quest'ultimo periodo sembrano un po' lontani dai momenti d'oro dell'offerta gratuita per gli utenti Xbox Live Gold, ma è un'idea alquanto bislacca perché i due servizi non sono sovrapponibili.
Warhammer: End Times - Vermintide - Xbox One (dal primo al 31 dicembre)
Gli End Times sono tempi oscuri, racconta il lore di Warhammer, tempi di distruzione nei quali il Three Eyed King si è infine aperto la strada per l'Old World, scatenando il suo folle e terribile esercito oscuro. All'interno di questa tragica visione, uno dei momenti più drammatici dell'intero mondo di Warhammer, si inserisce l'avventura di cinque combattenti, strano manipolo di eroi che si ritroveranno a dover affrontare insieme il caos e liberare la città di Ubersreik dalle orde di Skaven che imperversano come araldi della distruzione. È proprio la composizione del party di guerrieri e la loro collaborazione che stanno alla base del gameplay di Warhammer: End Times - Vermintide, che porta nell'universo di Warhammer l'azione cooperativa classica di Left 4 Dead, declinata ovviamente secondo gli stilemi del fantasy proprio dell'universo di Games Workshop all'interno di un action in soggettiva. Quattro giocatori possono dunque interpretare ognuno uno dei cinque personaggi previsti, che sono il cacciatore di streghe Victor Saltzpyre, il ranger nano Bardin Goreksson, la strega della luce Sienna Feugonasus, la sentinella elfa Kerillian e il soldato imperiale Markus Kruber. L'assortimento è notevole perché ogni personaggi determina approcci e gameplay differenti, e l'evoluzione di ognuno presenta variazioni importanti e molto personalizzate, pertanto si possono creare squadre particolarmente assortite e variegate. Il fascino di un Left 4 Dead in salsa fantasy è grande, e la caratterizzazione di Warhammer è sempre forte e capace di dare una particolare identità a questo gioco, il cui unico punto debole potrebbe essere, a questo punto, la scarsa popolazione di giocatori online. Tuttavia se si ha un gruppo già affiatato su cui contare il download è obbligatorio.
Back to the Future: The Game - 30th Anniversary Edition - Xbox One (dal 16 dicembre al 15 gennaio)
A cavallo tra il 2017 e il 2018 arriva Back to the Future: The Game - 30th Anniversary Edition, piazzato a metà tra il presente e l'immediato futuro come vuole la tradizione della celebre serie cinematografica di Zemeckis, Gale e Spielberg. Il gioco in questione è ovviamente l'adattamento videoludico ad opera della solita e iperattiva Telltale, giunta peraltro prima del successo planetario di The Walking Dead. Lo schema è quello classico: si tratta di un'avventura grafica fortemente incentrata sulla narrazione e i dialoghi, composta da cinque episodi qui proposti tutti insieme in un'unica soluzione. La storia è originale e si interseca parzialmente con quella della serie cinematografica, con una particolare attenzione ai personaggi e alle ambientazioni originali assicurata anche dal coinvolgimento diretto di Bob Gale nel progetto, uno degli autori e produttori dei film.
Il materiale di partenza è roba che scotta ma Telltale ha dimostrato anche in questo caso di poterlo maneggiare con una certa maestria, confezionando un tie-in che riesce a essere rispettoso degli originali e nel frattempo raccontare anche qualcosa di nuovo in maniera coinvolgente. Come gran parte dei giochi Telltale, non si tratta proprio di mettersi alla prova in enigmi complessi e creativi, quanto piuttosto di seguire la storia con un'interazione sempre subordinata alla narrazione complessiva, e certo i personaggi non possono contare sul carisma degli originali. Certo è difficile confrontarsi con quello che nel tempo è diventato un vero e proprio classico del cinema, una sorta di mito per chi ha vissuto gli anni 80-90 in diretta, eppure questo è uno dei migliori omaggi che si potessero fare, nonostante sia giunto ben 25 anni dopo l'uscita del primo film.
Child of Eden - Xbox One e Xbox 360 (dal primo al 15 dicembre)
Bizzarro e stiloso quasi come Rez, il titolo di cui rappresenta una sorta di seguito spirituale, Child of Eden fu un inizio molto promettente per il primo Kinect di Xbox 360, rimasto tuttavia invece uno dei pochi esempi di sfruttamento ottimale della periferica Microsoft per dare vita a un gameplay originale e coinvolgente. Il gioco è stato progettato e sviluppato da Tetsuya Mizuguchi, autore appunto di Rez, e Q Entertainment, uscito originariamente nel 2011, dunque nel primo anno di Kinect che all'epoca sembrava rappresentare l'araldo delle meravigliose sorti e progressive del motion sensing "a mano libera" applicato ai videogiochi. Un inizio davvero niente male per questa nuova concezione del videogioco: Child of Eden è uno sparatutto che racconta di un'entità virtuale braccata da una sorta di virus cosciente, intenta a difendersi dagli attacchi attraverso un sistema di fuoco in pieno stile shooter ma dotato di alcune caratteristiche peculiari.
La musica e il ritmo rappresentano la base e il collante di tutta l'esperienza: come in Rez, anche Child of Eden punta a un coinvolgimento "sinestesico" del giocatore, che si ritrova a ritmare l'azione in base ai suoni, creando delle musiche semplicemente attraverso l'azione shooter, grazie ai suoni prodotti dai nemici e dagli spari, mischiando insieme gli effetti con la base e trasformando in questo modo il feedback audio in una sorta di colonna sonora auto-prodotta. Insomma, si tratta di un gioco che non è facile spiegare a parole, dunque conviene semplicemente dirigersi subito al download gratuito per capire di cosa si tratti. Nel caso abbiate mantenuto il Kinect da qualche parte in casa, Child of Eden rappresenta peraltro uno dei modi migliori per tornare a impiegarlo in senso videoludico.
Marlow Briggs and the Mask of the Death - Xbox One e Xbox 360 (dal 16 al 31 dicembre)
Con una curiosa, o forse voluta, continuità ideale con le atmosfere e lo stile di Deadfall Adventures, fornito con la precedente mandata dei Games with Gold, questo mese arriva Marlow Briggs and the Mask of the Death. Si tratta di giochi diversi dal punto di vista del gameplay, della storia e dell'impostazione generale, ma condividono quello spirito avventuriero classico un po' in stile Indiana Jones che ci riporta ad atmosfere d'altri tempi. Vista la scarsità di titoli di questo tipo in questi tempi, specialmente su Xbox One, fa sempre piacere ritrovare questo vecchio stile, anche se c'è da andare a rispolverare in questo caso un titolo tutt'altro che memorabile. Questo sviluppato da Zootfly qualche anno fa è un action game con visuale in terza persona che riesce ad amalgamare piuttosto bene caratteristiche tutte tratte da altri titoli del genere, in un minestrone di suggestioni e idee derivative che compongono un gioco funzionale, sebbene privo di carisma.
Vi si racconta la storia di Marlow Briggs, appunto, "pompiere senza frontiere" che si ritrova coinvolto in una storia dai contorni sovrannaturali: ucciso da un magnate senza scrupoli che intende inseguire il miraggio dell'immortalità sfruttando le conoscenze della fidanzata del protagonista sulle popolazioni precolombiante, si ritrova resuscitato da un'antica maschera maya che lo trasforma in una sorta di divinità guerriera dotata di poteri magici e di un'arma trasformabile dalla forza devastante. Non c'è nulla che non funzioni in Marlow Briggs and the Mask of the Death, semplicemente è composto da elementi che in altri titoli si ritrovano in forma sicuramente migliore, dall'ambientazione al sistema di combattimento fino al level design, che qui si limitano ad essere presenti in una forma a dir poco basilare. Detto questo, proposto gratuitamente è sempre piacevole da provare per qualche sessione alla ricerca di azione spensierata e senza pretese, e i siparietti tra il massiccio Marlow e la Maschera della Morte strappano anche qualche ghignata tra una mazzata e l'altra.