Dopo un 2017 indubbiamente intenso, è difficile immaginare un livello simile o anche superiore per quanto riguarda il 2018, eppure le premesse per un'altra annata di grande spessore sul fronte videoludico ci sono tutte. Sarà un anno alquanto propenso a novità varie, compresa l'introduzione di diverse proprietà intellettuali nuove già annunciate o ancora da presentare, ma non mancheranno ovviamente anche i seguiti, che costituiscono da sempre (e in particolare in questi ultimi anni) la spina dorsale dell'offerta videoludica sul mercato. Dopo la panoramica sulle nuove proprietà intellettuali, dunque, proviamo dunque a condensare in questo articolo una panoramica di giochi appartenente alla categoria "sequel" di sicuro impatto per il 2018, partendo da quelli con uscita certa nei prossimi mesi per arrivare a quelli particolarmente attesi ma con lancio ancora non sicuro nel corso dell'anno. Ovviamente si tratta solo di una selezione di tutto quello che verrà fuori, in attesa anche dei vari eventi di presentazione da cui emergerà un profilo sicuramente più preciso della lineup generale dell'anno 2018.
Monster Hunter: World
Il primo grande appuntamento dell'anno è fissato già per il 26 gennaio 2018, con Monster Hunter: World. La serie ha bisogno di ben poche presentazioni, ma questo nuovo capitolo presenta delle caratteristiche che possono realmente incuriosire anche chi è ormai esperto delle sue meccaniche. L'evoluzione ha portato a scenari sempre più ampi e variegati già in precedenza ma in questo World, come dice il titolo stesso, ci troviamo di fronte un ampio mondo aperto e liberamente esplorabile, diviso in varie regioni caratterizzate da fauna e flora profondamente diverse e ovviamente popolate da mostri più o meno giganteschi da abbattere nel corso delle nostre battute di caccia. Tanto per rendere l'idea di quanto Capcom punti in alto con questa produzione, si tratta del primo capitolo a godere di un lancio simultaneo worldwide e multipiattaforma, programmato dunque per diventare una delle "next big thing" di grande rilevanza nell'ambito del multiplayer online su scala globale. I puristi hanno un po' storto il naso, ma alcune dinamiche "occidentalizzanti" possono invece dare una spinta ulteriore al gameplay classico della serie, oltre alla ricchezza offerta dalla vastità del mondo esplorabile.
State of Decay 2
Partito da una buona idea e da una produzione su piccola scala (almeno in un primo periodo) State of Decay è diventato in breve un punto di riferimento nell'ambito dei survival. Il panorama è affollato, in particolare per quanto riguarda l'ambientazione horror, eppure il gioco di Undead Labs è riuscito a risaltare per bilanciamento generale delle caratteristiche, vastità dell'ambientazione liberamente esplorabile e commistione di elementi diversi a comporre un gameplay eclettico ma anche coerente nell'ottica della sopravvivenza estrema. L'ingrediente principale è sicuramente la prospettiva allargata a comprendere il gruppo, non tanto il singolo eroe: l'organizzazione di una micro-società in lotta con l'invasione di zombie approfondisce in maniera sostanziale la classica dinamica data da esplorazione, combattimento e raccolta/gestione di risorse, inserendo le caratteristiche cooperative in maniera più organica nel tessuto del gioco e aggiungendo anche elementi ruolistici grazie alle diverse specializzazioni dei personaggi. Non sarà sicuramente un blockbuster vero e proprio, ma State of Decay 2 promette di perfezionare ulteriormente un'ottima base.
Crackdown 3
Partito come grande promessa e diventato un po' un enorme punto interrogativo, Crackdown 3 è uno dei titoli maggiori nella lineup di Microsoft del 2018 per quanto riguarda i seguiti, almeno tra i giochi che sono già noti. A dire il vero, l'action game in sviluppo presso Sumo Digital sarebbe dovuto già arrivare nel corso del 2017 per accompagnare anche il lancio di Xbox One X, ma Microsoft ha poi ritenuto opportuno concedere più tempo agli sviluppatori per terminare i lavori al meglio. Scelta comprensibile, considerando che molti aspetti del gioco, a partire dal suo multiplayer che si prospetta il vero fiore all'occhiello della produzione, non sono ancora stati mostrati al pubblico, segno di una lavorazione probabilmente più lenta o forse problematica del previsto. In ogni caso, resta uno dei giochi che destano maggiore curiosità, soprattutto per quel sistema di distruzione dinamica degli scenari che - almeno nelle premesse - dovrebbe rappresentare un esempio avanzato di cloud computing. Ovviamente oltre al fatto di portare sulla scena un'altra buona dose di azione e distruzione spensierata a cui la serie ci ha abituato e che questo capitolo sembra spingere ad ulteriori livelli.
MechWarrior 5: Mercenaries
Una buona vecchia esclusiva PC che riporta in auge un nome di culto e tanto attesa dagli appassionati: questi sono gli elementi distintivi di MechWarrior 5: Mercenaries, nuovo capitolo della serie fantascientifica che giunge a sette lunghi anni di distanza dall'ultima iterazione. Manca ancora un bel po' in quanto il lancio è fissato per dicembre 2018, ma in base a quanto visto fin qui dall'annuncio avvenuto nel corso dell'evento MechCon (giusto per rendere l'idea del seguito su cui questa serie può contare), il gioco sembra venire su incredibilmente bene. MechWarrior 5 si avvia peraltro ad essere il capitolo più vasto e ambizioso della serie, con la solita ampia sezione multiplayer online cooperativa e competitiva, il supporto aperto alle mod della community e, per la prima volta in quindici anni, una modalità single player basata su un sostrato narrativo. Per il resto, ci sono tutte le caratteristiche richieste da un capitolo della serie con giganteschi mech da personalizzare secondo propri gusti e inclinazioni sul campo di battaglia, iconica visuale dall'interno del cockpit e una buona varietà di scenari e situazioni di gioco.
Red Dead Redemption 2
Non ha ancora una data definita ma dovrebbe arrivare a questo punto sicuramente nel 2018 (pena tumulti popolari con torce e forconi all'indirizzo di Rockstar da parte dell'utenza videoludica) anche Red Dead Redemption 2. Si tratta semplicemente di uno dei titoli di maggior rilievo per quest'anno e non solo, considerando lo spessore della produzione e il richiamo su cui le serie Rockstar possono contare abitualmente, oltretutto partendo da un primo capitolo che è riconosciuto universalmente come capolavoro, più o meno. Ne abbiamo visto finora soltanto due trailer, ma tanto è bastato per far salire l'hype a livelli inverosimili: poco gameplay effettivo ma davvero tanta atmosfera in quei due filmati che sembrano in tutto e per tutto degli spaghetti western interattivi con splendide panoramiche naturali. L'evoluzione tecnologica pare evidente e conoscendo le capacità del team nella costruzione di vasti mondi liberamente esplorabili, non vediamo davvero l'ora di tuffarci in questo sogno videoludico in salsa western fatto di criminali, cavalcate al tramonto, faide, sfide a colpi di pistola e ampi orizzonti naturali e selvaggi.
Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age
La grande attesa che ha circondato Dragon Quest XI non si spiega soltanto con la fama di cui gode ogni nuova introduzione della storica serie. Si tratta infatti di un ritorno alla meccanica standard di Dragon Quest con un capitolo maggiore, a otto anni di distanza da Dragon Quest IX su Nintendo 3DS e ancora di più dall'VIII, ultimo episodio su console domestica finora. Dopo la digressione MMORPG, si torna dunque al JRPG più tradizionale, fin dalle premesse della storia che parte con il canonico "risveglio dell'eroe" di cui il protagonista pare sia una reincarnazione. Poi una rocambolesca fuga e l'inizio del grande e classico viaggio di formazione e scoperta che porterà il nostro alter ego a confrontarsi con grandi minacce e incontrare tanti personaggi variegati, oltre a un immenso albero del mondo che sembra avere un ruolo fondamentale nella storia. Insomma, non ne sappiamo ancora molto ma sembra che ci siano dentro tutti gli ingredienti opportuni per la creazione di qualcosa di profondamente tradizionale e perfettamente curato, con un occhio di riguardo particolare al classicismo grazie anche alla visualizzazione in 2D attivabile nella versione Nintendo 3DS.
God of War
Il ritorno di Kratos sulla scena si porta dietro una discreta rivoluzione in termini stilistici e strutturali con il nuovo God of War, e non parliamo solo del look da barbaro redneck che si è procurato per l'occasione. L'inquadratura in terza persona segue ora l'azione alle spalle del protagonista e gli scenari si aprono per accogliere maggiori possibilità di esplorazione, avvicinando quasi l'action game classico ad alcune venature adventure che creano un ritmo ben diverso dall'azione forsennata dei vecchi capitoli. God of War mette in scena una storia più curata sul fronte della narrazione, inserendo anche il figlio di Kratos come comprimario, in modo da incrementare il coinvolgimento emotivo e creare anche delle interessanti variazioni al gameplay classico, visto l'utilizzo alternato dei due personaggi. A questa rivoluzione strutturale e stilistica si aggiunge anche la nuova ambientazione dalle chiare ispirazioni nordiche, che sembra allontanarsi in maniera sensibile dalla mitologia greca che ha caratterizzato gli episodi classici della serie. Anche in questo caso, non c'è certezza assoluta sul periodo d'uscita ma sembra proprio che il 2018 sia l'anno buono per God of War, di cui aspettiamo la conferma da Sony.
The Last of Us: Parte II
Altro pezzo da novanta nella lineup di Sony per PlayStation 4 è The Last of Us: Parte II, seguito diretto dell'ottimo survival horror di Naughty Dog che promette di chiarire diversi aspetti della storia originale e dare un seguito alle avventure di Joel ed Ellie. Anche in questo caso del gioco non è stato mostrato molto, e a dire il vero con questo si inizia la serie di titoli di cui non c'è effettivamente certezza sul lancio nel 2018, ma se non altro ci speriamo e la tempistica è verosimile. Non ci sono altro che un paio di video alquanto sibillini su questo secondo capitolo, che sono comunque bastati a scatenare diverse teorie sul possibile andamento della storia, basate su indizi e suggestioni affascinanti ma che non hanno trovato conferma da Naughty Dog finora. La certezza è la presenza di Ellie, con una probabile introduzione di nuovi personaggi che andranno ad arricchire la sua storia e il suo mondo, come illustrato anche nel recente e durissimo trailer pubblicato in occasione della Paris Games Week. Per il resto, possiamo aspettarci un prosieguo del gioco sul sentiero tracciato dal capostipite, con The Last of Us: Parte II che rappresenterà sicuramente uno dei titoli principali della lineup futura di PlayStation 4.
Shenmue III
Atteso inizialmente per il 2017 e spostato successivamente al 2018, Shenmue III è un progetto caratterizzato da molte luci e qualche ombra. Le prime sono per la maggior parte dei riflessi inevitabili del passato, trattandosi del terzo capitolo di una serie che ha fatto la storia dei videogiochi, di fatto contribuendo in maniera importante a costruire il genere degli open world e realizzando una visione ambiziosa e avanzata come solo Sega poteva fare nella sua epoca d'oro. Le ombre derivano dagli interrogativi che sono sorti sulla modalità di sviluppo e produzione di questo titolo, portato avanti evidentemente da un team molto piccolo e con esperienza per certi versi incerta (a parte ovviamente Yu Suzuki e gli altri veterani della serie) nell'utilizzo dei moderni strumenti di sviluppo come Unreal Engine 4. In ogni caso, quello che conta per gli appassionati della serie è semplicemente vedere finalmente realizzato il prosieguo delle avventure di Ryo Hazuki, rimaste bloccate e incompiute alla fine del secondo capitolo ormai da diciassette anni, e davanti a questo qualsiasi interrogativo si scioglie lasciando spazio solo all'attesa di quello che si prospetta essere un titolo storico.
Metroid Prime 4
Qui entriamo pienamente nel regno delle speranze, perché piazzare Metroid Prime 4 nel 2018 al momento è più dettato da supposizioni ottimistiche che altro, visto che del gioco è stato mostrato finora soltanto un logo. Tuttavia, visto il tradizionale modus operandi di Nintendo non ci stupiremmo se i lavori fossero già in fase avanzata nonostante la grande segretezza intorno al titolo in questione e il piazzarlo nel corso di quest'anno, considerando l'annuncio avvenuto già qualche mese fa, non è cosa inverosimile. Anche in questo caso si tratta di uno dei seguiti più attesi in assoluto, e la sola conferma della sua esistenza è bastata a mandare in visibilio i fan all'E3 2017, coronando una lineup di Switch che finora ha fatto veramente faville. Un logo è dunque tutto quello che abbiamo finora, ma a dire il vero non serve molto altro: l'idea è che si tratti di una continuazione della particolare struttura action adventure in soggettiva che è riuscita perfettamente a trasferire in ambito 3D la meccanica dei Metroid bidimensionali già all'epoca di Gamecube, finalmente di ritorno sulle scene dopo aver saltato l'appuntamento con Wii U. Un altro peso massimo per il catalogo della nuova console Nintendo.
Bayonetta 3
Anche per Bayonetta 3 non è facile un lancio entro la fine del 2018, ma in attesa di ulteriori informazioni non può mancare in una selezione dei seguiti più attesi del prossimo periodo. La sua apparizione è stata probabilmente la maggiore sorpresa all'interno della serata dei Game Awards e una conferma dell'impegno preso da Nintendo nel mantenere altissima l'attenzione sulla lineup di Switch, vista l'esclusività del gioco, anche in questo caso. Insomma, la console Nintendo si becca anche un action game di alto profilo da parte di Platinum Games, proseguendo dunque la partnership con il team che ha portato anche allo sviluppo del secondo capitolo di Bayonetta. Non ci sono informazioni né materiali al riguardo, ma non ce n'è sostanzialmente bisogno: diamo solo il tempo a Hideki Kamiya di mettere insieme una nuova serie di livelli, sfide e soluzioni di gameplay e attendiamo il lancio di Bayonetta 3 come uno dei migliori action hack and slash, sulla fiducia. Per prepararci al suo arrivo, tra l'altro, possiamo anche rigiocare i primi due capitoli nella loro nuova edizione speciale su Switch, con lancio previsto a febbraio.