Rainbow Six Siege sta macinando numeri impressionanti e la corsa, iniziata indubbiamente in salita, non sembra volersi fermare. Vi abbiamo parlato più volte quest'anno di come Ubisoft abbia risollevato il titolo puntando prima di tutto su un supporto costante e continuativo e di come l'esport sia stata una vera e propria ancora di salvezza. Con questo bene in mente è lecito e normale aspettarsi una roadmap simile a quella dello scorso anno anche per il 2018, con eventi e leghe mondiali pronti a mettere sotto i riflettori i nuovi contenuti ed intrattenere il pubblico in maniera intelligente. La casa francese sembra insomma aver trovato una formula vincente, stranamente non emulata da nessun competitor. Eppure i dati parlano chiaro: Rainbow Six: Siege è il quarto videogame più giocato in assoluto su Steam dietro a titoli del calibro di DOTA 2, Playerunknown's Battlegrounds e Counterstrike. Parliamo di quasi 110.000 giocatori connessi contemporaneamente, con una media fissa ai 65.000, quasi il doppio rispetto al mese di ottobre, senza contare ovviamente tutte le popolose community che bazzicano su Playstation 4 e Xbox One. Le finali in Brasile e l'annuncio del nuovo anno hanno insomma riacceso gli animi e noi vogliamo oggi farvi un po' il punto della situazione andando a raccontarvi i prossimi appuntamenti previsti.
Un 2018 da urlo
Il terzo anno coinciderà con la decima patch contenutistica per Rainbow Six: Siege e porterà in dote, oltre ai consueti e svariati bilanciamenti, anche otto nuovi operatori, giusto per non interrompere la tradizione, suddivisi nelle classiche quattro stagioni. La prima di queste, Chimera, introdurrà un operatore francese e uno russo, entrambi specializzati negli attacchi biologici. Questa stagione sembra dunque avere un'identità ben chiara e ha preso forma velocemente distinguendosi prepotentemente da quanto visto fino ad oggi. Se infatti le operazioni dell'anno due non avevano una così forte caratterizzazione, nel 2018 le cose sono destinate a cambiare: il tema delle infezioni incontrollabili viene anche sottolineato da un inedito evento co-op che introdurrà anche nuovi oggetti collezionabili ed elementi estetici esclusivi per l'occasione. Con Outbreak i giocatori si troveranno così ad affrontare l'intelligenza artificiale, un diversivo interessante che ci lascia piacevolmente sorpresi ed è sintomo che Ubisoft Montreal non si sia arresa a seguire un ciclo ridondante di aggiornamenti canonici ma voglia provare a percorrere anche nuove strade. Tutto molto interessante, indubbiamente, anche se bisognerà poi vedere se i giocatori apprezzeranno questa divagazione o se resterà fine a sé stessa distogliendo l'attenzione dalle partite classificate. Outbreak non sarà comunque una modalità permanente, quanto piuttosto un evento parallelo dedicato solo ai giocatori più assidui. Per saperne di più comunque non dovremo attendere ancora molto visto che tra qualche settimana, durante gli Invitational in Canada potremo toccare con mano e vedere tutte queste novità in anteprima, continuate quindi a seguirci per non perdervi nemmeno una novità. Il programma continua poi con altre tre stagioni con operatori provenienti dalle forze speciali Delta, di Scotland Yard e delle forze speciali del Marocco, anche se i dettagli e i gadget dei militari non sono ancora trapelati. La season più interessante per il popolo dello stivale è però la seconda visto che ci riguarda in prima persona: finalmente anche le nostre forze armate arriveranno su Rainbow Six: Siege, con l'aggiunta del reparto speciale GIS dei carabinieri e una mappa dedicata. Gli aggiornamenti a riguardo si fanno interessanti anche per le altre zone di battaglia visto che sono previsti in futuro aggiornamenti pesanti ad alcune delle mappe già esistenti, modifiche che ne cambieranno struttura e tattiche di gioco, un modo interessante per rinfrescare il gameplay senza bisogno di intervenire forzatamente sui bilanciamenti degli operatori.
Tempo di esport
Il 2018 non porterà solo nuovi contenuti ma rivoluzionerà anche il modo di intendere e vivere gli esport su Siege. Cambiano infatti formule e tornei, con prize pool interessantissimi e tante occasioni per competere e cercare di dimostrare di essere il team migliore sullo sparatutto tattico di Ubisoft. Si parte dunque dagli eventi minori con tornei online a qualificazione aperti a chiunque, il modo più semplice per farsi vedere sulla scena e per iniziare la scalata verso il successo. Potreste voler puntare al Dreamhack in Europa o negli Stati uniti poi e da li cercare di scalare le classifiche. A giugno del 2018 partirà la nuovissima Pro League, dove le cose iniziano a farsi piuttosto complesse e al contempo interessanti. Divisa per regioni, in cui sono incluse America latina, America del nord, Europa e Asia, la Pro League avrà una durata di sei mesi e permetterà ai team coinvolti di affrontarsi in gare di andate e ritorno fino ad arrivare al termine della stagione a una finale globale con le migliori squadra in assoluto con partite dall'enorme tasso di interesse e spettacolarità, con un montepremi finale di 275.000$ da spartirsi tra gli otto contendenti. L'apice della competizione si concluderà con i Major events, due tornei annuali da sedici squadre di cui il primo si terrà a Parigi questa estate, con un montepremi corposo. Se non vedete l'ora di buttarvi nella mischia o di iniziare a respirare l'aria della competizione segnatevi allora la data del 17 febbraio perché in quel week end si terrà il primo Invitational a Montreal con tutte le anticipazioni dell'anno tre e tante altre novità in arrivo. Rainbow Six: Siege sembra avere tutta l'intenzione di continuare a crescere e noi lo seguiremo da vicino come sempre!