La scelta di un processore può essere più complicata di quanto appaia a prima vista. C'è chi cerca il miglior compromesso tra prezzo e prestazioni, così come c'è chi cerca il massimo del framerate a costo di pagare qualcosa in più. Ma non è il caso di dimenticare tutte quelle necessità secondarie che per un utente PC possono essere importanti, a partire dal rendering video per arrivare, passando dalla longevità del sistema, al semplice bisogno di un po' di potenza in più che consente di non avere problemi con multitasking, streaming e carichi pesanti. C'è poi chi non vive senza overclock, chi cerca punteggi estremi bei benchmark e chi può farne tranquillamente a meno, così come c'è chi non ha problemi a rischiare qualcosa in più con una nuova tecnologia e chi preferisce andare sul sicuro, evitando il più possibile le sorprese. Tutti questi elementi possono essere importanti per valutare l'acquisto di un processore, assieme alla potenza del singolo core, all'efficienza del multithreading, alla velocità delle memorie, al numero di linee PCIe disponibili e alla risoluzione che utilizziamo. Tutti fattori che cambiano drasticamente da una tecnologia all'altra, con gli attuali processori Intel che puntano sull'IPC e sulle certezze di una tecnologia in circolazione da anni, opposti alle nuove CPU AMD che è tornata in pista in cerca del miglior rapporto tra prezzo e prestazioni.
Una questione di priorità
Nel corso del 2017 Intel ha inseguito AMD sul terreno dei sei core, ma lo ha fatto affidandosi a un'architettura già consolidata, aspettando Ice Lake, che dovrebbe arrivare nel 2019 visti i continui ritardi di Cannon Lake, per voltare finalmente pagina. Nel frattempo, proprio in questi giorni, AMD ha deciso di rilanciare l'architettura Zen, nella versione denominata Zen+, con una seconda serie di processori Ryzen che non rivoluziona nulla, ma cambia passo grazie a ottimizzazioni che includono il passaggio al processo produttivo a 12 nanometri. Il Ryzen 5 2600, con i suoi sei core e dodici thread venduti a 199 dollari, è inferiore al Ryzen 5 2600X, almeno prendendo in esame le frequenze stock, ma con le memorie spinte a 3400MHz e un po' di overclock, è in grado recuperare il fratello maggiore ed è persino capace di dare del filo da torcere al più costoso Intel Core i5-8600K. Certo, anche quest'ultimo può essere overclockato e sappiamo bene che quando si parla di alcuni giochi i processori Intel hanno una marcia in più, ma i nuovi modelli di fascia media mettono in campo un netto incremento in termini di IPC, un prezzo conveniente e ottime performance multi-core che ci pongono di fronte a prodotti estremamente validi. Salendo qualche gradino troviamo invece il Ryzen 7 2700 e il Ryzen 7 2700X, con il primo ancora una volta reso particolarmente interessante dal rapporto tra prezzo e performance (che con un po' di spinta superano quelle del Ryzen 7 1800X) regalandoci un prodotto potente, conveniente e più forte in quanto a frequenze e prestazioni single core, che nel caso di alcuni videogiochi possono avere un peso notevole. Il Ryzen 7 2700X, invece, non brilla per margini di overclock, ma grazie ai miglioramenti garantiti da tecnologie come Precision Boost 2 e XFR 2, garantisce performance decisamente più costanti e tangibili rispetto ai suoi predecessori, senza bisogno di bloccare le frequenze. Certo, il Core i7-8700K resta ancora in vetta quando si parla di prestazioni a singolo core e frequenze, ma il rapporto tra potenza bruta, miglioramenti e prezzo - lo abbiamo già detto e lo ripetiamo - consente alle CPU AMD di mantenere il loro posto al solo nell'attuale panorama dei processori PC.
I migliori processori budget
Intel Core i3-8100 - Prezzo: 100 euro
La prima infornata di nuovi processori Ryzen è limitata, come è successo lo scorso anno in occasione del debutto delle prime CPU basate su architettura Zen, alle soluzioni di fascia media e alta, lasciandoci a corto di opzioni per quanto riguarda il segmento budget. Certo, il Ryzen 3 1200 resta un processore appetibile, con i suoi quattro core overclockabili venduti a meno di 80 euro, ma con l'arrivo delle schede madri di fascia bassa Coffee Lake, il processore AMD si è trovato ad affrontare un Core i3-8100 leggermente più costoso, ma nel complesso più conveniente e reso interessante dalle ottime prestazioni con i videogiochi. Ed è proprio questa la nostra prima scelta, puntando a una configurazione che rinuncia all'overclock per regalare soddisfazioni immediate. Soddisfazioni che si estendono alla GPU visto l'incremento nella potenza dei processori di fascia bassa, anche nel caso di Intel approdati ai 4 core fisici, che possono essere abbinati senza tanti problemi a schede piuttosto potenti. L'unico problema per un sistema del genere è l'effettivo potenziale a lungo termine, ma d'altronde parliamo di una configurazione budget e qualche compromesso è necessario.
Alternative budget
Entrambe le nostre alternative per la fascia bassa sono nel segno di AMD, a partire dal Ryzen 3 1200 che come abbiamo detto ha dalla sua sia il prezzo che l'overclock, capace di regalare una marcia in più al fratello minore della prima famiglia di processori basati su architettura Zen. L'altra opzione è il Ryzen 5 2400G che pur costando 150 euro risulta comunque più conveniente dell'Intel Pentium G4560, includendo nel prezzo una GPU integrata capace di prestazioni vicine a quelle di una Radeon RX 550.
I migliori processori gaming
AMD Ryzen 5 2600 - Prezzo: 200 euro
Anche nella fascia media la lotta si è fatta più aspra con l'arrivo delle schede madri economiche destinate ai processori Coffee Lake. Il Core i5-8400, prima meno conveniente a causa dell'obbligo di acquistare una Z370 impossibile da sfruttare a pieno con un processore bloccato, è diventato d'improvviso più interessante, dotato di sei core e capace di ottime prestazioni in gioco senza bisogno di perdere tempo con l'overclock. Ma se giocare con le frequenze non è un problema, il Ryzen 5 1600 può dare grandi soddisfazioni, garantendo per lo stesso prezzo ben sei thread in più che valgono parecchio in quanto a potenza computazionale nuda e cruda. Anche quest'ultimo, però, si deve piegare al cospetto del Ryzen 5 2600, che pur non rivoluzionando nulla vanta un incremento sensibile nelle prestazioni single core che si traduce in un miglioramento nelle performance complessive. E questo vale anche per i videogiochi benché l'incremento medio cali dal circa 10% registrato nei benchmark sintetici e nelle applicazioni a una media di circa 4 punti percentuali. Ci aspettiamo, però, che il crescente sfruttamento del multi-threading nei videogiochi, combinato con le ottimizzazioni dei nuovi Ryzen che comprendono una gestione delle frequenze dei diversi core decisamente migliorata, valorizzi ulteriormente un processore di questo tipo.
Alternative gaming
Le alternative le avrete già intuite visto che sono pressappoco obbligate. La prima è il Core i5-8400, un processore bloccato ma capace di ottime prestazioni in gioco e piuttosto economico per essere un processore a sei core Intel. Tra l'altro include una GPU integrata ma manca di tecnologia multithreading, cosa che ci porta a prendere in considerazione anche l'appena superato ma sempre valido Ryzen 5 1600, attualmente disponibile a poco più di 150 euro.
I migliori processori enthusiast
Intel Core i7-8700K - Prezzo: 310 euro
Il balzo in avanti dei nuovi Ryzen, non trascendentale ma rilevante soprattutto nelle capacità dei singoli core, rende particolarmente interessante un prodotto come il Ryzen 7 2700, capace di avvicinarsi al fratello maggiore grazie all'overclock e in grado di combinare la potenza di otto core e sedici thread con un prezzo simile a quello del Core i7-8700K. Quest'ultimo, però, è ancora in vetta in quanto a frequenze e ancora lontano in quanto a potenza del singolo core, cosa che nei videogiochi regala vantaggi importanti quando questi sfruttano la GPU o quando la risoluzione non supera il 1440p. Al di sopra di questa soglia, lo sappiamo, la CPU diventa meno importante, anche se chi pretende il massimo guarda persino al singolo frame di vantaggio. Per questo scegliamo i sei core e dodici thread del top di gamma Coffee Lake, senza dubbio meno potente delle soluzioni di punta AMD, ma valorizzato da un prezzo in costante decrescita e dal suo inevitabile appeal nei confronti degli overclocker.
Alternative enthusiast
L'alternativa principale, nemmeno a dirlo, è il Ryzen 7 2700 che, sorpresa delle sorprese, va in tandem con il Ryzen 2700X. Il primo è valorizzato da un ottimo rapporto tra potenza e prezzo, garantito anche dall'overclock che nuovi nei processori AMD sprovvisti della X è quasi un obbligo. Il secondo è invece dedicato a chi non ha voglia di giocare con le frequenze, benché l'overclock della memoria sia sempre caldamente consigliato, e può contare su un processore capace di gestire autonomamente le frequenze in modo sensibilmente migliore rispetto ai Ryzen di prima generazione.