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Beyond Good & Evil 2: tutto quello che sappiamo

A che punto è la nuova opera di Ancel?

ANTEPRIMA di Alessandro Bacchetta   —   06/05/2018
Beyond Good and Evil 2
Beyond Good and Evil 2
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Non possiamo che iniziare questo articolo partendo dal 2003, anno in cui venne lanciato Beyond Good & Evil su PlayStation 2, GameCube e Xbox. Subito dopo la pubblicazione del gioco, Michel Ancel, il suo creatore (noto soprattutto come papà di Rayman), dichiarò che sarebbe stato il primo episodio di una trilogia. La decisione venne presa perché, durante lo sviluppo del titolo, il designer monegasco si era accorto di avere una storia troppo grande per essere raccontata in un solo capitolo. Ahinoi, nonostante le ottime valutazioni ricevute dalla critica, e malgrado l'alta qualità del gioco, Beyond Good & Evil si rivelò un insuccesso commerciale. Non vennero forniti dati certi, ma - sommando tutte le versioni uscite all'epoca - dovrebbe aver appena sfiorato le 500.000 copie: un risultato non scadente, ma certamente deludente considerando le ambizioni iniziali, nonché il tempo e il budget investito. Tuttavia, come già anticipato, il gioco piacque molto a chi lo comprò. E, nonostante i timori di Yves Guillemot, Ancel apprezzò molto le richieste di un seguito, dimostrandosi sempre desideroso di realizzarlo.

Beyond Good & Evil 2: tutto quello che sappiamo

I rumor andarono avanti per anni, fino a intensificarsi nel 2007, esattamente su Nintendo Power, a cui il francese dichiarò di star lavorando a un progetto "molto personale". L'esistenza di Beyond Good & Evil 2 venne ufficialmente confermata agli Ubidays 2008, con la presentazione di un breve filmato ritraente uno dei protagonisti del predecessore; nel 2009 un altro teaser trailer arrivò al pubblico con un leak, ma non si ebbero ulteriori informazioni. La situazione, nonostante l'annuncio, era chiara: Ancel avrebbe lavorato a Rayman Origins (e poi a Legends) e, fossero andati bene, avrebbe potuto portare avanti Beyond Good & Evil 2. Di fatto il sequel che si è intravisto tra il 2008 e il 2009 non è mai esistito. La situazione sembrò precipitare definitivamente nel 2014 quando, a Rayman completato, Ancel annunciò la creazione di un team indipendente e un progetto in esclusiva per Sony, WiLD. Nel 2016 Destructoid riportò un rumor su una possibile esclusiva Switch (all'epoca NX) legata a Beyond Good & Evil 2: una voce presto smentita da Ancel. Quando ormai le speranze erano il minimo, il 13 giugno 2017 - all'E3, naturalmente - Ubisoft presentò il primo trailer del "nuovo" Beyond Good & Evil 2: un prequel dell'originale.

Beyond Good & Evil, cos'era

Essendo ormai arrivati al quindicesimo anno dall'uscita del primo Beyond Good & Evil, ci sembra necessario un breve paragrafo a tutela dei giovani lettori, in modo da raccontare che titolo era, e perché chi lo ha giocato vi è così affezionato; se conoscete già bene l'avventura, passate pure al paragrafo successivo. Michel Ancel ha sempre ammirato Shigeru Miyamoto; se Rayman è stato il Super Mario, Beyond Good & Evil sarebbe dovuto essere il suo The Legend of Zelda. L'ispirazione iniziale fu proprio quella visto che all'epoca, ancor più di adesso, il titolo Nintendo era il gioco di riferimento per ogni action/adventure. E in effetti le meccaniche basilari risultarono molto simili. Proprio giocando Wind Waker, Ancel decise di compattare il mondo di Hillys, essendosi annoiato nelle sessioni di navigazione; la protagonista di Beyond Good & Evil, la carismatica Jade, era infatti dotata di un aeroscafo per navigare tra i canali della sua città.

Beyond Good & Evil 2: tutto quello che sappiamo

Nonostante le simili ambizioni, le priorità e le caratteristiche di Ancel non sono mai state le stesse di Miyamoto; e in effetti Beyond Good & Evil, pur dotato di un game design più che buono, se non addirittura ottimo, è ricordato con tanto affetto soprattutto per l'aspetto del gioco, e per la sua storia. Ancel iniziò la sua carriera come graphic designer, e il suo buon gusto è palesato in ogni sua produzione; Beyond Good & Evil era, a livello visivo, un bel compromesso stilistico tra l'animazione americana e il fumetto d'avventura transalpino. Jade era un protagonista carismatica e indipendente, una bella ragazza intraprendente e con la passione per la fotografia (nonché per i reportage scomodi): forse oggi non sarebbe più un'eroina così originale, ma all'epoca fu antesignana. La caratterizzazione dei personaggi, non solo di Jade o dell'adottivo zio Pey'j (un ibrido tra umano e suino), era davvero curata, con tanto di doppiaggio localizzato, una caratteristica - nel 2003 - per niente scontata. Anche l'ambientazione era affascinante e rappresentata con perizia: l'avventura di Jade infatti si svolgeva nel XXV secolo, su un pianeta del Sistema 4 chiamato Hillys, distante dalla terra e popolato da umani, ibridi e alieni. L'intreccio trattava temi attuali (pur non originali in senso lato) e influenzati dal post-11 settembre, essendo una storia incentrata sul rapporto tra governo e forze dell'ordine, nonché sulla veridicità delle informazioni tratte dai mass media. In sintesi, Beyond Good & Evil era un riuscito incrocio tra Zelda e Star Wars, con l'aspetto di un fumetto francese e un pizzico di Orwell.

Cosa sarà

Il gioco originale è stato sviluppato da circa trenta persone presso Ubisoft Montpellier, con l'aiuto della divisione milanese. Un gruppo simile, sempre in Francia, dal 2015 (presumibilmente) lavora al seguito; ad Ancel piacciono i team piccoli, così che la creatività non venga dispersa. Tuttavia al giorno d'oggi, per realizzazione un titolo così ambizioso, un grande gruppo di lavoro è imprescindibile: difatti all'E3 2017 - quando è stato mostrato il primo trailer - i dipendenti erano già saliti a 120, e oggi il numero è ancora maggiore, visto l'annuncio della collaborazione con le sedi Ubisoft di Sofia, Barcellona e Bordeaux. Il filmato dell'anno scorso ha svelato l'ambientazione - composta come nel primo da città futuristiche e da una popolazione divisa tra umani e ibridi - e ha messo in mostra il grazioso stile grafico, nonché un misterioso personaggio femminile dagli stessi occhi verdi di Jade, i cui genitori sono ad oggi sconosciuti. Come abbiamo anticipato si tratta di un prequel, ambientato prima della nascita della protagonista del primo Beyond Good & Evil.

Beyond Good & Evil 2: tutto quello che sappiamo

Recentemente sono state anche divulgate delle informazioni sugli eventi storici principali che, dai giorni nostri, avrebbero condotto al XXIV secolo del gioco. La prima tappa sarebbe stata la creazione di un motore capace di portare l'umanità su altri pianeti, seguita da una lotta tra umani e intelligenze artificiali, tale da far retrocedere la tecnologia dei mezzi di comunicazione. Alla fine del nostro secolo sarebbe stato creato il primo ibrido uomo-animale, così da originare la forza-lavoro atta a colonizzare lo spazio. Le prime missioni sarebbero partite di lì a poco, e alcune spedizioni avrebbero presto perso i contatti con la Terra, compresa la Terza, che però sarebbe stata abbastanza fortunata da fondare il Sistema 3. È questo il sistema solare in cui è ambientato Beyond Good & Evil 2 (il primo era nel Quarto), e su uno di questi pianeti sarebbe poi stata fondata Ganesha, chiamata così per le similitudini geografiche con l'India, che sarebbe presto prosperata alimentando le differenze sociali tra gli abitanti. All'inizio del 2300 sarebbe avvenuta la prima di tante misteriose sparizioni di navi spaziali, e sarebbe anche giunta l'epoca d'oro dei pirati (galattici, ovviamente). In questo contesto inizierà il gioco, che a differenza del predecessore non avrà un protagonista predefinito. L'utente sarà libero di creare il proprio personaggio, scegliendo tra umani ed ibridi (maschi e femmine). Sarà un pirata dalle infime condizioni economiche, e potrà migliorare il proprio status completando delle missioni, fin quando non sarà abbastanza ricco da comprare un'astronave e arruolare il proprio equipaggio (i cui membri saranno divisi in classi, ad esempio Spia o Medico). L'avventura alternerà eventi fissi ad altri che cambieranno in base alle decisioni dei giocatori, e si svilupperà in single player, ma avrà anche delle sezioni cooperative in multiplayer online, nonché - volenti o nolenti - degli eventi condivisi in rete da tutti i giocatori.

Beyond Good & Evil 2: tutto quello che sappiamo

Uno dei principali problemi del primo Beyond Good & Evil erano i continui caricamenti, pur brevi, tra una zona e l'altra; bene, l'obbiettivo di Ancel per questo sequel è quello di creare un mondo esplorabile senza alcuno stacco, si potrà passare senza soluzione di continuità da una piccola casa ad un altro pianeta. Saranno presenti alcuni personaggi del primo episodio - ma non saranno giocabili - e alcune situazioni aiuteranno a comprendere certi avvenimenti del predecessore. Ecco, queste sono le intenzioni/aspirazioni. Nella pratica abbiamo visto due soli video di gameplay, ed entrambi nella stessa zona. Il più recente, quello apparso qualche giorno fa, svela gli studi sul sistema di combattimento, e mostra un piccolo assaggio delle battaglie spaziali in multiplayer. L'altro filmato, risalente al giugno scorso, è molto più interessante. Mette in evidenza innanzitutto la grande mobilità del personaggio, che è dotato di un jetpack, e quindi può approcciare qualsiasi elemento sia sull'asse verticale che su quello orizzontale. Si vede la fluida transizione tra piedi a terra, jetpack e poi astronave; c'è una città in lontananza, ma non viene avvicinata, perché Ancel preferisce mostrarci come si abbandona - in tempo reale, pilotando la nave - il pianeta, fino ad arrivare nello spazio, per avvicinarsi a velocità folle verso il più grande pianeta del Sistema 3. Come avrete intuito, questo è un gioco dall'ambizione pazzesca (e, visto il titolo d'estrazione nietzschiana, non ci saremmo aspettati niente di meno). Non bastasse quanto scritto finora, Ubisoft Montepellier si è detta intenzionata a non trascurare in alcun modo l'interazione, con elementi dinamici che potranno alterare in diretta le condizioni di un pianeta. Si potrà abbandonare una battaglia aerea e scendere a terra, mentre quella continuerà a imperversare nei cieli (o viceversa). Ancel, a cui forse un sistema solare da esplorare sembra poco, ha dichiarato che il titolo non avrà molti pianeti, ma quelli che ci saranno verranno curati nel dettaglio, e avranno una storia alle spalle. Stiamo parlando, almeno in teoria, di un'avventura immensa: si avverasse ogni proposito, potremmo atterrare in una qualsiasi porzione di pianeta, entrare in una casa, comprare un vestito e riprendere la nave spaziale, sfidare la gravità e raggiungere un altro astro, il tutto senza che alcun caricamento interrompa l'azione. È evidente che non sarà così - non può esserlo. Rappresenterebbe un mix virtuoso dei pregi di The Witcher 3, Breath of the Wild ed Elite, e qualche compromesso andrà trovato: dall'entità di questo compromesso probabilmente dipenderà la qualità finale del gioco. Ma il fatto stesso che esistano progetti del genere è, almeno a nostro parere, un buon motivo per amare i videogiochi. Armatevi di tanta, tanta pazienza: la data d'uscita è ignota (così come le piattaforme di destinazione), e abbiamo il sospetto che non sarà vicina. Quantomeno, avremo presto nuove informazioni: l'E3 inizia il 12 giugno.

Beyond Good & Evil 2 è un gioco dall'ambizione smisurata. Se tutto ciò che è stato promesso si tramutasse in realtà, ovvero una transizione unitaria tra spazi intimi e un intero sistema solare, potrebbe divenire uno dei più grandi videogiochi mai creati. Potenzialmente parliamo di un mix virtuoso tra The Witcher 3, Breath of the Wild ed Elite: in breve qualcosa di mai esistito prima. Il progetto è oltremodo pretenzioso, ma Ancel - a differenza di altri - ha dimostrato di meritare appieno la nostra fiducia.

CERTEZZE

  • Il gioco è incredibilmente ambizioso
  • Lo stile grafico è promettente
  • Un open world grande e dettagliato...

DUBBI

  • ... ma quanto dettagliato, e quanto grande?
  • La struttura aperta lederà la trama?
  • Potrebbe uscire tra anni