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Tra peccato e dannazione

Nuova prova per il titolo d'azione ispirato alla Divina Commedia, questa volta è il turno del girone dei Lussuriosi!

PROVATO di La Redazione   —   23/09/2009
Dante's Inferno
Dante's Inferno
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Versione testata: PlayStation 3

Lo sviluppo di Dante's Inferno procede decisamente spedito; all'EA Showcase, che ha fatto da preludio all'inizio del Tokyo Game Show, abbiamo potuto provare infatti sia la versione in alta definizione (su PlayStation 3), che quella per PSP, apprezzandone i progressi e provando, nel primo caso, un nuovo livello, ambientato nell'ambito (almeno da parte nostra) girone dei Lussuriosi.

Tra peccato e dannazione

La cosa che è saltata subito all'occhio, rispetto alle precedenti prove, è stata ovviamente la tipologia di nemici, che cambia da girone e girone e propone varianti sul tema e avversari completamente inediti. Nel caso dei Lussuriosi è facile immaginare quali tipi di nemici abbiamo incontrato, tra donne seminude e rappresentazioni (talvolta) scabrose di strutture. Ad ogni modo la demo è cominciata con un semplice puzzle che ci ha permesso di attivare un ingranaggio e raggiungere un sporgenza posta in alto, a questo punto ne abbiamo affrontato uno più elaborato nel quale abbiamo dovuto spostare alcune statue e attivare diversi ingranaggi, in maniera tale da liberare infine un ascensore che ci ha portato, dopo diversi combattimenti, al boss della demo, rappresentato da un'enorme donna dal petto scoperto (che potrebbe rappresentare il sogno/incubo di molte persone) che aveva la particolare peculiarità di "rilasciare" i nemici dai suoi capezzoli, trovata che il producer del gioco ha definito, scherzosamente, come la più originale del prossimo anno.

Come si controlla

Il gameplay ricalca alla perfezione quello degli action più blasonati, verso i quali ci sono tanti punti di contatto, non solo in alcune meccaniche di gioco. Con il tasto X si eseguono salto e doppio salto, con il quadrato gli attacchi leggeri, triangolo quelli pesanti, con il cerchio invece gli attacchi a distanza, rappresentati da croci altamente distruttive. La parata è demandata al tasto L2, la schivata all'analogico destro, l'attivazione di fonti di energia R1, la presa a R2. Con L1, infine, è possibile visualizzare a schermo il menu a croce delle magie, ognuna corrispondente ad un tasto frontale del pad PlayStation 3. Nella demo del TGS ne abbiamo provate due, rappresentate da una spallata in grado di scaraventare i nemici anche a distanza, e da un'implosione sul posto in grado di allontanare e ferire i nemici.
Dopo la nostra prova possiamo confermare le buone impressioni fin qui ricevute con questo action game di Electronic Arts. Il sistema di controllo svolge egregiamente il proprio dovere ed è molto fluido, le movenze e gli attacchi di Dante sono altamente distruttivi e la varietà ci è parsa buona. Tecnicamente i 60 frame al secondo sono granitici, la mole poligonale rende le strutture "piene" e gli effetti donano al gioco un impatto positivo. I dubbi sono incentrati sul fattore longevità, che potremo testare solo in versione finale, e su quante e quali saranno le diversificazioni e le novità introdotte nel genere, aldilà del fattore spettacolarità.
Blasfemia e similitudini a parte, comunque, ad oggi Dante's Inferno rientra nella schiera dei titoli da tenere assolutamente sott'occhio da parte degli amanti del genere e non.

La versione PSP

Dante's Inferno in versione portatile propone lo stesso identico gameplay delle versioni PS3 e Xbox 360,

Tra peccato e dannazione

con i dovuti adattamenti alla parte tecnica e al sistema di controllo. La assenza dei due dorsali inferiori è compensata dalla croce digitale. Quelli di PSP sono infatti demandati alla parata e all'aggancio dei nemici, mentre con le quattro direzioni principali della croce digitale si eseguono direttamente le magie a disposizione. La demo che abbiamo provato in questo caso riprende parte della stessa mostrata in alta definizione allo scorso E3, ovvero l'incontro con Caronte, mentre tecnicamente il frame rate è stato portato a 30 frame per secondo anzichè 60, cosa che si nota un po' se si passa da una versione all'altra. Per il resto la grafica è decisamente ottima, tra effetti e poligoni che restituiscono un impatto elevato in relazione al portatile Sony, senza contare che il sistema di controllo ci è parso funzionare senza alcun problema, al pari, tanto per restare in tema, di God of War: Chains of Olympus.

CERTEZZE

  • Gameplay fluido e spettacolare
  • Comparto grafico e atmosfera

DUBBI

  • Similitudini con altri action game
  • Da valutare la longevità