Versioni Testate: Xbox 360 e Nintendo Wii
Chi si assicura i diritti per un evento come il Campionato Mondiale di Calcio si è praticamente aggiudicato una probabile miniera d'oro, e questo a prescindere - almeno per quanto riguarda i paesi maggiormente calciofili - dall'effettiva qualità del prodotto proposto sul mercato. Quando alla base del titolo in questione c'è poi una struttura ludica già ben collaudata, i risultati non possono che essere esplosivi dal punto di vista qualitativo/commerciale, in barba alle pur giuste recriminazioni di chi, da un nuovo videogioco, vorrebbe ottenere un'evoluzione sostanziale dell'esperienza rispetto ad un capitolo della medesima serie uscito solo pochi mesi prima.
C'è poco da fare, con i tempi di attesa compressi come quelli che cadenzano le uscite delle simulazioni calcistiche al giorno d'oggi, l'impressione di trovarsi davanti a qualcosa di non propriamente nuovo è da mettere in conto e metabolizzare anche nella valutazione del prodotto. Se non altro, per quanto riguarda Mondiali FIFA Sudafrica 2010, la base di partenza è l'ottimo FIFA 10, dunque una piattaforma da cui è facile partire per creare un buon gioco. Le migliorie, seppure numerose nelle dichiarazioni degli sviluppatori, non possono che sembrare piuttosto marginali, sebbene perfettamente integrate nel tessuto ludico e tecnico e in grado di portare la simulazione calcistica EA verso un ulteriore passo avanti nella sua storia evoluzionistica. Il team responsabile parla di tantissime aggiunte applicate al gameplay e all'impianto estetico del gioco: non sono tutte facili da vedere, a dire il vero, ma la sensazione a lungo termine è comunque quella di un prodotto maggiormente rifinito rispetto al capitolo 10. Certo, non quello che ci si aspetterebbe da un vero e proprio nuovo episodio della serie maggiore - siamo di fronte ad una sorta di 10.5, in attesa del prossimo step - ma non è probabilmente l'evoluzione sostanziale quella che gli utenti si aspettano da questo gioco. Si parla di passione e febbre calcistica internazionale qui, tutto quello che si richiede a EA - o almeno quello che basta per spingerci a tornare sul campo virtuale - è di iniettare la magia del grande show calcistico mondiale in un videogioco. Ed eccoci serviti con Mondiali FIFA Sudafrica 2010.
Notti magicheee
Sebbene si tratti di una versione aggiornata di FIFA 10, la natura di questo gioco lo rende più settoriale e meno di ampio respiro rispetto al capitolo standard. I contenuti sono sempre molti, ma essendo basato solo sul mondo delle nazionali e ufficialmente sul torneo mondiale l'impressione è che si tratti di un titolo più "tagliato" e selettivo, rispetto alla simulazione calcistica globale a cui siamo abituati. In ogni caso, i materiali sono abbondanti: lungi dall'essere la semplice riproduzione del Mondiale, ci sono diverse opzioni interessanti in Mondiali FIFA Sudafrica 2010. Il Campionato principale, prima di tutto, può essere affrontato interpretando una qualsiasi squadra nazionale nelle sue fasi finali (dai gironi in poi) oppure dall'inizio, partendo dalle qualificazioni. E' possibile personalizzare e modificare il torneo in modo da creare una sorta di Mondiale alternativo, così come - ovviamente - affrontare il tutto in singolo o in multiplayer. Rispunta anche qui la caratteristica principale delle recenti produzioni sportive EA, ovvero la carriera, presente in forma differente nell'opzione "Guida la tua Nazione". In questo caso, ovviamente, si tratta di creare un personaggio a piacere o utilizzare un calciatore esistente e con questo affrontare in prima persona il Campionato del Mondo, con la necessità di ricoprire il proprio ruolo al meglio, giocare per la squadra e portare a termine gli obiettivi proposti dall'allenatore. Un'altra modalità interessante e perfettamente in tema con il clima generale del prodotto è quella della "Storia delle Qualificazioni", che ai più nostalgici ricorderà gli "Scenari" di Perfect Eleven su SNES. Ci troviamo qui di fronte a riproduzioni di situazioni particolarmente ricche di pathos che hanno caratterizzato alcune partite delle qualificazioni ai Mondiali, nelle quali - entrando in medias res - dovremo portare a termine determinati obiettivi (far vincere la squadra o segnare un certo numero di gol, essenzialmente). EA espanderà ulteriormente questa opzione a Campionato (reale) in corso inserendo anche i momenti topici delle partite che si svolgeranno nella fase finale della competizione. Il gioco punta ovviamente molto sull'aspetto storico e folkloristico dei Mondiali, fornendo continuamente nozioni e curiosità sulla storia della competizione, con un ampio database esplorabile liberamente dal giocatore a partire dalla schermata iniziale del menù.
Inseguendo un goool
Trattandosi di un'alpha, la versione testata è probabilmente lungi dal rappresentare la qualità dell'edizione definitiva del gioco, eppure i diversi cambiamenti apportati alla sostanza di FIFA 10 sono già piuttosto visibili. Dal punto di vista grafico il motore è lo stesso su cui è stato costruito l'episodio "regolare", ma la ripulitura generale imposta al comparto dimostra una maggiore conoscenza e dimestichezza della nuova tecnologia da parte degli sviluppatori. Si parte da una maggiore cura per i dettagli, che vanno dall'ovvia esaltazione della spettacolarità degli stadi e del clima sugli spalti - è il Mondiale, d'altra parte - alla migliore rappresentazione e caratterizzazione dei giocatori, sia quelli più importanti che quelli meno conosciuti, almeno rispetto all'episodio precedente. Su tutto, l'elemento che maggiormente resta impresso rispetto ad un normale titolo di calcio è l'atmosfera che trasuda dai vari aspetti di Mondiali FIFA Sudafrica 2010, che ci inserisce perfettamente all'interno del grande show dei Mondiali. Oltre alla modellazione poligonale, quello che colpisce è la maggiore qualità delle animazioni, che appaiono adesso più precisamente legate una all'altra in un continuo omogeneo, alla ricerca di quella fluidità che gli sviluppatori si sono posti come obiettivo da perseguire per evolvere la serie.
L'impostazione dei comandi in linea di massima è rimasta la medesima, scalabile, di FIFA 10, dunque gli utenti (sia i sostenitori che i detrattori storici) sanno più o meno precisamente cosa aspettarsi alla prova del pad, con qualche limatura sulla gestione dei portieri e del posizionamento dei giocatori senza palla che sicuramente rende l'azione più godibile. L'accompagnamento audio si caratterizza ancora per la presenza del commentatore Fabio Caressa, presente qui in maniera ancora più estesa rispetto alla scorsa edizione. In questo caso, infatti, il telecronista accompagna anche le fasi all'interno del menù spiegando i contenuti delle varie opzioni e fornendo un supporto continuo di informazioni. Le innovazioni apportate alla solida base di FIFA sono dunque ben rilevabili sebbene non sostanziali, piazzando questo titolo precisamente in mezzo alla strada che separa il capitolo 10 dal prossimo 11. Certo la quantità di migliorie al momento forse non rende questo titolo più di tanto appetibile a tutti coloro che hanno già acquistato FIFA 10, tuttavia la licenza ufficiale dei Mondiali e conseguentemente la magia dell'evento estivo distillata in digitale può rappresentare da sola un valido motivo all'acquisto. Attendiamo la prova definitiva per giungere a delle conclusioni.
MondialWii
La versione Wii di Mondiali FIFA Sudafrica 2010 continua sul nuovo corso inaugurato da FIFA 10 proprio su questa piattaforma, e che quindi prevede un approccio al genere decisamente arcade. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ricordiamo come il franchise EA sulle console Nintendo si sia trasformato in un qualcosa di più simile ad una puntata di Holly e Benji che ad una partita di calcio vera e propria: cannonate che gonfiano la rete, acrobazie spettacolari e punteggi tennistici sono dunque all'ordine del giorno, il tutto coadiuvato da un sistema di controllo molto user-friendly. Sotto questo profilo, poco sembra essere cambiato in questo update dedicato al campionato mondiale, a partire dal fatto che è consentito adoperare la consolidata combo Nunchuck + Remote (o in alternativa il Classic Controller) per un sistema di gioco avanzato oppure il solo telecomando per una modalità semplificata riservata all'utenza più casual. Nel primo caso, ci si muove con lo stick analogico e si tira dando una scossa al Remote, con i vari tasti che assolvono alle altre azioni principali; altrimenti, il movimento degli atleti viene delegato alla CPU, con il giocatore che non deve fare altro che impartire i comandi di base (passaggio, tiro e poco altro) sfruttando i pochi pulsanti del controller principale.
Il gameplay pare dunque invariato, comprensivo anche di certi aspetti che avevano destato qualche perplessità in FIFA 10, come ad esempio gli slow motion che accompagnano l'esecuzione dei tiri: si tratta comunque di aspetti tutto sommato accessori nel panorama di un prodotto che punta ad un divertimento immediato, senza curarsi troppo dell'aspetto simulativo. Le prime migliorie cominciano invece ad intravedersi sul fronte grafico, per merito soprattutto di modelli poligonali dei calciatori che assomigliano un po' di più alle controparti reali: lo stile rimane caricaturale e lievemente cartoonesco, ma perlomeno ora le varie superstar sono maggiormente riconoscibili. Le notizie più interessanti riguardano comunque le modalità di gioco, sulle quali EA non sembra davvero essersi risparmiata. Spicca su tutte la possibilità di affrontare il campionato mondiale con una delle 199 nazionali offerte dal pacchetto ludico, modificando tutti i parametri del caso, compresa la disposizione dei gironi: ancora, 31 diversi utenti possono partecipare ad un singolo torneo, legandosi ad una squadra e tentando di portarla in finale. L'impronta multiplayer del titolo si evince anche da una sezione chiamata Eliminazione Totale, aperta ad un massimo di quattro giocatori e nella quale ognuno sceglie quattro formazioni da utilizzare in una serie di scontri incrociati ad eliminazione diretta: una sorta di survival mode, visto che vince chi arriva alla fine con almeno una delle sue nazionali ancora imbattuta. Fa la sua bella figura anche una componente online per sfidare altri utenti connessi ad Internet, che però ci riserviamo di giudicare all'uscita del prodotto finale. La ciliegina sulla torta è infine rappresentata dalla modalità Dream Team Zakumi: lo scopo è quello di creare una formazione di top players affrontando via via squadre sempre più forti e sottraendo alla nazionale sconfitta un giocatore a propria scelta. Il proprio undici titolare può essere salvato poi nella memoria del Remote per essere portato a casa di un amico, ennesima iniziativa che spinge alla fruizione in compagnia. L'offerta ludica di Mondiali FIFA Sudafrica 2010 su Wii non lesina in novità insomma, e soprattutto testimonia il concreto impegno di EA di proporre all'utenza Nintendo qualcosa di diverso rispetto alle altre piattaforme.
CERTEZZE
- La magia dei Mondiali in videogioco!
- Si parte da un'ottima base
- Tanti contenuti nonostante il tema ristretto
DUBBI
- Evoluzione poco sostanziale rispetto a FIFA 10
- Da testare il supporto online
- Può sembrare una riduzione del 10