Disney ha ben pensato di portare alla GamesCom una demo diversa rispetto alla controparte dell'E3 di Los Angeles, consentendoci di affrontare due livelli inediti. Come sapranno già i meglio informati sul titolo, Epic Mickey si divide tra aree action ed altre più esplorative, collegate fra loro da stage bidimensionali in salsa platform ispirati ai vari cartoni animati di cui Topolino è stato protagonista negli ultimi 80 anni. Abbiamo cominciato proprio da quest'ultima fase, in uno scenario che si rifà al film Alpine Climbers: trattandosi di fasi di transizione, l'azione in questi frangenti non è particolarmente frenetica, e si risolve sostanzialmente nel saltare da una piattaforma all'altra fino all'uscita, raccogliendo nel contempo il maggior numero di bonus possibili. Apprezzabilissimo è però il lavoro fatto sulle ambientazioni: così come il livello ispirato a Steamboat Willie dell'E3, anche qui i riferimenti alla pellicola sono davvero gradevoli, e denotano per l'ennesima volta l'enorme passione di Spector per le produzioni Disney. Completata questa fase, abbiamo potuto scorrazzare un po' all'interno di uno stage chiamato Ticket Booth -il cui setting era una sorta di parco tematico in rovina- ed avere una percezione concreta del sistema di scelte dinamiche che regoleranno l'andamento dell'avventura, che si modificherà a seconda delle azioni compiute dall'utente. Il tutto ruota attorno all'abilità principale di Topolino di spruzzare alternativamente della pittura o del solvente addosso ad NPC ed elementi dello scenario, ottenendo diversi effetti e ricompense a seconda dello strumento utilizzato. Un semplice esempio in tal senso è arrivato dallo scontro con un manipolo di nemici: se si decide di usare il solvente, ne basta una piccola quantità per fare piazza pulita, mentre la pittura richiede un po' più di impegno che viene però premiato dal fatto che il proprio obiettivo diviene un temporaneo alleato. Girando lungo il parco abbiamo poi incontrato meccaniche simili applicate allo scenario: era possibile far scomparire certi elementi per ottenere un bonus immediato, mentre lavorando alla ricostruzione degli stessi si attivavano dei trigger che conducevano a stanze segrete contenenti premi ancora più ricchi. Come ci ha tenuto a specificare Spector, queste ed altre meccaniche che vedranno la luce nel prodotto finale non rientrano nella categoria delle scelte morali, ma semplicemente andranno incontro alle preferenze dell'utente, che potrà decidere di volta in volta se adottare un approccio costruttivo o distruttivo. La stessa cosa avverrà per la risoluzione delle quest che si possono raccogliere parlando con gli NPC, anche se in questo caso il nostro playtest si è dimostrato troppo breve per poter approfondire la questione: abbiamo avuto solo il tempo di portare a termine un paio di semplici incarichi e la demo si è conclusa, lasciandoci comunque il concreto desiderio di affondare i denti nel mondo creato da Warren Spector. Il tutto nel contesto di una realizzazione tecnica davvero impeccabile per gli standard Wii: oltre ad essere stilisticamente eccezionale, il gioco vanta una grafica molto pulita, con scenari ampi e diversificati tra loro ed un frame rate stabile, senza dimenticare la vera punta di diamante costituita dalle animazioni dei personaggi, Topolino in primis. Insomma, se ancora avete dei pregiudizi nei confronti di Epic Mickey, vi consigliamo di metterli da parte e di dare perlomeno una chance ad un titolo che sembra davvero promettente.
Anteprima E3 2010
Trovare spazio nella conferenza Nintendo di questo E3 2010 non sarebbe stato facile per nessuno, vista la mole di titoli presentata dalla casa di Kyoto: tuttavia, Warren Spector è riuscito a guadagnarsi un bello spazio con il suo Epic Mickey, segno evidente di quanto la sua opera rivesta un ruolo importantissimo nel futuro prossimo di Wii. Abbiamo avuto il piacere di provare il gioco e di fare quattro chiacchiere con lo stesso Spector in una sessione privata, e ci sentiamo senz'altro di confermare le aspettative che accompagnano il ritorno di Topolino nel mondo dei videogiochi.
Epic win
Rispetto all'ultimo incontro con il gioco, diversi aspetti sono cambiati nel design di Epic Mickey: niente di strano a detta di Spector, visto che l'iter creativo di un videogioco è fatto di continue prove e che poco o nulla rimane invariato dalla concezione su carta fino all'effettiva realizzazione a schermo. I cambiamenti hanno coinvolto l'HUD e l'aspetto stesso di Topolino, ora ritornato ad un look più convenzionale che comunque non sconfessa l'obiettivo originario dell'opera, ovvero quello di inserire la mascotte Disney in un contesto per lui del tutto inedito: con un ragionamento che effettivamente non fa una grinza, Spector ha sottolineato come il carattere di Topolino conti tradizionalmente solo su un paio di tratti costanti in tutte le sue uscite, mentre diverse sfaccettature della sua personalità possono venire fuori a seconda della situazione in cui si trova.
Ed Epic Mickey sembra fare davvero un ottimo lavoro in questo senso, ponendo l'utente nella condizione di decidere con le proprie azioni quale tipo di ruolo far rivestire al nostro eroe, modificando concretamente l'esperienza di gioco: adottando un atteggiamento positivo, ad esempio, sarà possibile sbloccare nuove quest ed accedere a bonus particolari, laddove l'aggressività viene invece premiata con una migliore resa di Topolino in battaglia. A livello strettamente ludico, la cosa si gestisce tramite i due poteri principali del protagonista, che gli consentono di colorare oggetti o NPC rispettivamente per restaurarli e renderli amichevoli oppure utilizzare un solvente per cancellarli dal mondo. La demo messa a disposizione consentiva di affrontare tre distinti stage rappresentativi delle altrettante tipologie di scenario che troveranno spazio nel prodotto finale: la prima, chiamava Venture Land, costituiva un assaggio della componente più RPG di Epic Mickey, quella in cui l'accento sarà posto sui dialoghi con gli NPC, la raccolta di quest e l'esplorazione degli scenari alla ricerca di tickets, la moneta con cui acquistare gli upgrade. Skull Island, di converso, fungeva da showcase per la parte action, fatta di elementi platform, combattimenti e puzzle. Se suona un po' come Zelda non è un caso: lo stesso Spector ci ha rivelato di essere un enorme fan delle avventure di Link, e di averle prese come fonte d'ispirazione principale per il gameplay del prodotto. Il terzo stage offerto dalla demo (Steambot Willie) sarà il primo di tanti segmenti che fungeranno da collante tra le due tipologie di stage appena descritte: un doppio omaggio, sia alle meccaniche platform bidimensionali dell'epoca 16-bit, sia alle varie avventure cinematografiche di Topolino, visto che ogni livello sarà ispirato a celebri cartoon che l'hanno visto protagonista nel corso degli anni. Ci sentiamo di dire che tutto funziona molto bene, e se il prodotto finale riuscirà a garantire quantità soddisfacenti di bilanciamento e varietà non dovrebbe avere alcun problema a fare breccia nel cuore degli utenti Nintendo. Anche perché dal punto di vista tecnico Epic Mickey risulta veramente ben fatto: al di là delle gustose tinte dark che caratterizzano ambientazioni e cutscenes, il gioco offre modelli poligonali morbidi dotati di animazioni estremamente convincenti, insomma tutto quello che ci si aspetta da un bel gioco con protagonista Topolino. Non a caso, Spector ci ha rivelato che Disney ha deliberatamente deciso di lasciare in panchina la propria mascotte dal punto di vista videoludico, in attesa di un titolo che fosse alla sua altezza: e a quanto visto finora, saremmo stupiti se Epic Mickey non rispettasse queste aspettative.
CERTEZZE
- Tecnicamente ottimo
- Gameplay apparentemente vario e stimolante
- Topolino come non si era mai visto prima
DUBBI
- Il livello di sfida non sembra molto elevato