Eravamo convinti che dopo il mare di informazioni rilasciate in occasione dell'E3 2010, Ubisoft si sarebbe seduta sugli allori con Assassin's Creed: Brotherhood soddisfatta del feedback positivo raccolto in occasione della fiera losangelina e con la testa ormai proiettata verso l'uscita sul mercato. E invece la software house francese è riuscita a stupirci, di nuovo, invitandoci a una rapida presentazione di questo nuovo titolo a metà strada tra un sequel e un'espansione.
Nella piccola stanzetta che ospitava la demo a porte chiuse, nuovi dettagli sul gameplay non sono mancati e anzi ci hanno nuovamente lasciati positivamente sorpresi nei confronti di un gioco che sembra avere veramente molta carne al fuoco. Brotherhood, come già detto in altre occasioni, offrirà una nuova campagna single player di circa 15 ore, prosecuzione perfetta e naturale della storia raccontata in Assassin's Creed II, oltre a una componente multigiocatore non trascurabile. E questa volta la città protagonista delle azioni di Ezio Auditore sarà Roma la cui estensione nel gioco sarà circa tre volte quella di Firenze nel prequel, diventando a tutti gli effetti la città più grande mai realizzata dal team di sviluppo del franchise. Abbiamo riconosciuto a colpo d'occhio, giusto a titolo informativo, il Colosseo, il Circo Massimo, il Pantheon e Castel Sant'Angelo, tutti ricreati con la tipica cura di Ubisoft. La demo si apriva con Ezio appollaiato su una sporgenza, pronto ad assassinare dall'alto una guardia a cavallo di pattuglia per le vie della città. Una volta preso possesso dell'equino, il programmatore che gestiva la presentazione (per la precisione il leader del design delle missioni) ci ha mostrato un po' di free roaming per i quartieri della capitale d'Italia a voler sottolineare ancora una volta la natura da sandbox di Assassin's Creed. Durante questo girovagare abbiamo notato la richiesta di aiuto di un cittadino messo all'angolo da alcune guardie a causa delle sue proteste contro i Borgia, padroni indiscussi della città e temibili alleati dei templari. Ezio è ovviamente intervenuto e dalla distanza ha ucciso le tre guardie con una rapida combinazione di pugnali da lancio e colpi di balestra (una delle principali introduzioni di Brotherhood di cui abbiamo già parlato in abbondanza in occasione della precedente anteprima). Attraverso una piccola cutscene abbiamo visto il combattivo cittadino unirsi alla gilda degli assassini capitanata da Ezio e, a questo punto, il programmatore ci ha mostrato la corposa novità della demo.
In questo mondo di… assassini
Attraverso un menu nuovo di zecca abbiamo visto per la prima volta le missioni degli assassini. In pratica Ezio potrà avere il controllo di un massimo di 12 spietati alleati, ognuno con le proprie caratteristiche, biografia e percorso di crescita, che potranno essere inviati nelle capitali europee a svolgere compiti dedicati. Muovendo il cursore attraverso una mappa dell'Europa potremo infatti vedere le varie missioni a disposizione, la loro difficoltà, la durata prevista e ovviamente le ricompense guadagnate una volta portate a termine. Non è ben chiaro come il tutto si andrà a intersecare con il canovaccio narrativo principale del gioco ma la profondità del sistema sembra essere veramente notevole.
Il giocatore ha la facoltà di scegliere quale assassino inviare a svolgere la missione e in base al suo livello e all'equipaggiamento indossato sarà possibile vedere immediatamente le possibilità di successo. Se il compito sarà effettivamente portato a termine, il compagno inviato guadagnerà esperienza e salirà di livello, altrimenti perirà nell'impresa e starà a Ezio convincere nuovi cittadini di Roma a unirsi alla sua causa. Il tutto ovviamente avviene a livello automatico: Ezio non sarà parte attiva di queste missioni, semplicemente potremo inviare l'assassino e, una volta passato il tempo indicato necessario allo svolgimento del compito, ne vedremo l'esito. Ma la gestione della gilda non è soltanto questa visto che spendendo soldi si potrà migliorare l'equipaggiamento di ogni assassino potenziando le sue armi, l'armatura e persino gli oggetti da combattimento indossati come bombe fumogene o medicine, compreso un minimo di personalizzazione nel vestiario e nella sua colorazione. Come detto poco sopra, Ezio potrà avere al massimo 12 assassini ai suoi comandi e ogni due disponibili (ovvero assoldati e non inviati in missione) guadagnerà una tacca nel nuovo indicatore posto immediatamente al di sotto dell'energia del protagonista. Questo sta a indicare quante mosse della gilda il giocatore ha a disposizione: attacchi speciali che possono essere richiamati con la pressione del trigger sinistro del joypad e che vedranno un numero crescente di assassini lanciarsi contro le guardie nel tentativo di ucciderle con un solo colpo lasciando libero Ezio di dedicarsi ad altro. Ma sempre con un occhio di riguardo per i propri compagni che possono morire sul campo anche tra le vie di Roma.
C'è dell'altro?
Ovviamente sì visto che il programmatore che guidava la presentazione è passato poi a mostrarci un interessante sistema di influenza dei vari quartieri di Roma. Disseminate per la città troveremo infatti delle torri dei Borgia posizionate in posti strategici e la cui presenza determinerà sia la quantità di guardie di pattuglia sia la mancanza di disponibilità dei vari negozi dove Ezio usualmente si equipaggia. In pratica questi ultimi saranno chiusi fino a quando la presenza dei templari non sarà definitivamente allontanata.
Il giocatore dovrà quindi entrare in queste torri passando dai sotterranei per raggiungere il comandante che sarà ovviamente sorvegliato a vista. Ma non basterà liberarsi soltanto delle sue guardie visto che lui, non appena ci noterà, inizierà a scappare nel tentativo di salvarsi dalle nostre lame. Il nostro obiettivo sarà di rincorrerlo per assassinarlo il più velocemente possibile, evitando adeguatamente i nemici armati. Se riusciremo nel nostro compito, gran parte delle guardie scapperà a gambe levate, altrimenti dovremo aspettare il cambio di guardia successivo per tentare nuovamente l'assassinio. Una volta ucciso il comandante, avremo via libera per la scalata della torre e, raggiunta la sua sommità, potremo appiccare il fuoco per distruggerla definitivamente e liberare il quartiere dal dominio dei Borgia. Durante i combattimenti abbiamo potuto apprezzare nuovamente l'evidente accelerazione degli attacchi dei nemici che in alcuni casi tentano di colpire Ezio quasi contemporaneamente, rendendo molto più frenetico il combattimento e obbligando il nostro assassino preferito a concatenare alla perfezione affondi e contrattacchi per scongiurare la possibilità di venire colpito. Non sono mancati dei piccoli miglioramenti di contorno che abbiamo potuto apprezzare come un potenziamento del loot dai corpi di nemici che ora restituiscono molti più soldi e oggetti se perquisiti e una maggiore varietà delle torri da scalare che non sembrano limitarsi più alla ridotta manciata di "percorsi" tipica dei primi due Assassin's Creed. E sembra che anche Leonardo Da Vinci continui a mettere lo zampino nell'equipaggiamento di Ezio visto che siamo riusciti a scorgere un paracadute utilizzabile per lanciarsi da grandi altezze senza rischiare di finire spiaccicati al suolo. A questo punto ci rimane solo di attendere con evidente interesse l'uscita sul mercato di questo Brotherhood che arriverà su PlayStation 3, Xbox 360 e PC (ma probabilmente quest'ultimo in ritardo sulle altre versioni come da tradizione Ubisoft) il 18 novembre.
CERTEZZE
- L'aggiunta di nuovi contenuti rispetto al secondo capitolo sembra veramente notevole
- I combattimenti, pur mantenendo il loro stile tipico, appaiono più rapidi e frenetici
- La gestione degli assassini crea un elemento tattico inaspettato e promettente
DUBBI
- Permangono dubbi sulla varietà delle azioni a disposizione di Ezio nonostante tutti questi elementi aggiuntivi
- Il gioco potrebbe rivelarsi veramente troppo facile con l'ulteriore aggiunta degli assassini richiamabili in qualsiasi momento