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Lo spasso nel tempo

Dopo il primo assaggio della GamesCom di Colonia, torniamo a mettere le mani su una versione quasi definitiva del nuovo titolo dedicato ai conigli Ubisoft.

PROVATO di Fabio Palmisano   —   25/10/2010
Raving Rabbids: Travel in Time
Raving Rabbids: Travel in Time
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Lo spasso nel tempo

La natura adventure dell'ultimo Rabbids Go Home sembrava aver segnato l'inizio di un nuovo corso videoludico per il franchise, fino a quel momento sempre relegato all'affollatissima categoria dei party game: a quanto pare, invece, i piani di Ubisoft per i propri psicotici coniglietti sono ancora strettamente legati al loro genere originario, visto che con questo Raving Rabbids: Travel in Time si ritorna alla collaudata formula della collezione di minigame, anche se inserita in un contesto decisamente originale. Vediamo dunque cosa aspettarsi dal prodotto finale in uscita a Novembre.

La cultura non mi interessa

Come è evidente dal titolo, Raving Rabbids: Travel in Time si focalizza sui viaggi nel tempo che i protagonisti compiono servendosi di una lavatrice, finendo in varie epoche storiche che di fatto costituiscono le ambientazioni per gli oltre 25 minigiochi presenti nel pacchetto. Prima di parlare di questi però, è opportuno spendere qualche parola su ciò che ci sta attorno, tradizionalmente poco curato dai party game e che invece gli sviluppatori di Ubisoft hanno voluto enfatizzare con alcune trovate davvero interessanti. Tutto nasce dalla decisione di adottare lo scenario di un museo come una sorta di menu interattivo dal quale selezionare le attività desiderate: le cinque categorie nelle quali sono suddivisi i minigame vengono dunque visualizzate come delle hall tematiche in linea con la natura dei livelli che ospitano. Tanto per rendere l'idea, la sala dei giochi d'azione ha un look simile a quello di un platform bidimensionale, mentre in quella degli shooter ci si muove sparando ad alcuni indicatori su schermo usando il Remote come puntatore: l'obiettivo è chiaramente quello di far sì che gli utenti si divertano anche mentre passano da uno stage all'altro, cosa che è effettivamente accaduta nel corso del nostro playtest. La hall del museo offre alcune notevoli occasioni di svago, a cominciare da una sorta di camerino nel quale far indossare al proprio rabbid uno degli oltre 30 costumi d'epoca, che spaziano dalle tuniche antico romane fino alle camicie a quadri e ai cappelli dei cowboy americani. C'è poi una sezione dedicata al canto, nella quale far "intonare" (considerate le loro urla scomposte, le virgolette sono d'obbligo) ai coniglietti le melodie di alcune celebri canzoni, sfruttando le meccaniche tipiche dei rhythm game; un'altra parte del museo ospita poi persino una micro-versione di Just Dance, limitata ad una manciata di canzoni ma che simula in tutto e per tutto lo stile del titolo danzereccio della scuderia Ubisoft. Interessante, poi, come Raving Rabbids: Travel in Time spinga l'utente a sperimentare con l'ambiente del museo, premiando determinate azioni (come ad esempio rompere dei vasi con degli acuti ben assestati) con punti utili a sbloccare nuovo materiale.

Lo spasso nel tempo

Minigiochiamo

Se nella prova preliminare di Colonia avevamo potuto testare solo un paio di livelli, la versione preview in nostro possesso ci ha consentito di dare un'occhiata più ampia all'offerta di minigame di Raving Rabbids: Travel in Time, che come accennato si suddividono in cinque categorie: azione, shooter, volo, corsa e Motion Plus, quest'ultima comprendente solo tre stage basati sulla precisione per i quali è però obbligatorio l'omonimo accessorio per il Remote. Tutti i livelli sono introdotti da simpaticissime cutscenes che vedono i nostri rabbids raggiungere le epoche storiche designate nelle circostanze più assurde possibili: sotto questo profilo nulla da dire -anzi- mentre invece lascia un po' a desiderare la spiegazione dei giochi stessi, che in più di un'occasione ci è parsa oltremodo scarna. Di tutti i minigame che abbiamo avuto modo di provare, certamente i migliori per immediatezza e fattore divertimento si sono rivelati quelli appartenenti alle prime due categorie: che si trattasse di fuggire alla glaciazione di un lago o di sparare scopetti del water all'indirizzo del carro avversario, tutte le situazioni offerte dal titolo in questi due frangenti si sono confermate all'altezza dei buoni standard della serie. Leggermente più tiepido il feeling con i minigiochi di corsa, nei quali due coppie di rabbids legati fra loro da un rotolo di carta igienica devono collaborare per arrivare al traguardo o stabilire il punteggio più alto:

Lo spasso nel tempo

per quanto i concept siano tutti validi, l'esecuzione non ci è parsa impeccabile, con alcuni stage troppo confusionari ed altri minati da alcuni fastidiosi bug. Pure i minigame relativi al volo non hanno impressionato favorevolmente, per demerito soprattutto di un sistema di controllo che è parso oltremodo impreciso, ma che è probabilmente anche figlio della natura preview della copia in nostro possesso. Qualche perplessità è sorta anche nei confronti della sezione dedicata al Motion Plus, non tanto per i suoi contenuti quanto piuttosto per la poca rilevanza che potrà avere nell'economia di gioco, vista la scarsissima penetrazione della periferica fra gli utenti Wii. Rimandiamo comunque alla prossima recensione le valutazioni del caso per un party game che, comunque, sembra indirizzato sulla buona strada nel proporre un divertimento immediato e per molti versi originale, con il solito valore aggiunto della presenza dei rabbids, esilaranti come sempre.

CERTEZZE

  • Offerta ludica piuttosto ampia
  • Diversi spunti originali
  • I rabbids sono sempre simpatici

DUBBI

  • Alcuni minigiochi paiono un po' deboli
  • Qualche problema con sistema di controllo ed interfaccia