"Nel 1991, tre studenti dell'UCLA decisero di fondare assieme una società di videogiochi. Il loro obiettivo: creare dei bei giochi divertendosi". Comincia così la pagina-tributo che Blizzard si dedica per il ventesimo anniversario, un traguardo non male davvero in un'industria ancora piuttosto giovane, soprattutto se nella propria storia si possono annoverare tanti successi. Le celebrazioni, stando al link sopra riportato, dovrebbero comprendere filmati speciali, gallery, interviste e tutta una serie di contenuti bonus che non vediamo l'ora di gustarci. Per ingannare il tempo, G4TV ha già iniziato la festa con un video che vede davanti alla telecamera le figure chiave della società e un secondo dedicato a Diablo III, con una piccola anticipazione di quello che sarà il PvP dell'hack and slash sviluppato in California.
Sempre per restare in tema, la pagina ufficiale del gioco su Facebook promette nuove immagini al raggiungimento di un dato traguardo di "mi piace": non basterà a stemperare l'attesa per l'uscita, però è pur sempre qualcosa. Sul fronte World of Warcraft, la settimana è anche quella della patch 4.0.6 che se non verrà forse ricordata come quella più sconvolgente, lo sarà certamente per la lunghezza della sua immensa patch note di circa 14'000 parole; vedere per credere. Ma la vera chicca, l'apogeo della devozione blizzardiana non poteva che essere orientale: tocca infatti volare fino in Cina, nella provincia di Wujing per la precisione, per trovare il parco giochi Joyland che ha due intere sezioni dedicate a Warcraft e StarCraft. La notizia è stata riportata dal blog francese GameBlog mentre il sito ufficiale è raggiungibile dall'Italia ma a una velocità che fa tornare in mente gli anni '90. Insomma mentre gli annunci parlano di 4.5 milioni di copie per StarCraft II, nonostante proprio in Cina ancora non sia stato rilasciato, sembra che vent'anni dopo la sua fondazione Blizzard non solo sia riuscita a "creare dei bei giochi divertendosi", ma a farlo guadagnando anche una montagna di soldi.
Passando ad altro, mentre ci si riprende dall'idea che qualcuno stia giocando a Supreme Commander alla sontuosa risoluzione di 3438x1920, è interessante leggere le parole di Theo Bergquist, estratte da un'intervista rilasciata a IndustryGamer.
Il CEO di GamersGate considera infatti il successo di Steam e nello specifico la quota di mercato predominante che detiene, una condizione temporanea: nell'intervista spiega che a mano a mano il digital delivery si espanderà anche a un'utenza meno hardcore, le politiche relative a DRM, assenza di client e programmi di fidelizzazione finiranno per convincere più acquirenti a rivolgersi a realtà come GamersGate. Staremo a vedere, nel frattempo, a proposito di rispetto verso i clienti, continua per Stardock la risalita della china dopo le vicende spiacevoli dello scorso anno: sul sito di Elemental: War of Magic è apparsa la short list delle quest create dagli utenti per l'apposito concorso, tutte davvero interessanti, mentre un report sul forum ha chiarito i prossimi movimenti di una società che non manca mai di trasparenza. Per i tanti che invece attendono Assassin's Creed Brotherhood nella sua incarnazione PC, farà piacere leggere questa intervista di PC Games Hardware a David Coulombe, responsabile della conversione per Ubisoft Montreal.
Lo sviluppatore chiarisce che tipo di lavoro sia stato fatto per portare delle migliorie specifiche per la piattaforma. Incredibilmente non si fa menzione del sistema di DRM utilizzato che, dopo la querelle finita con la rimozione della prima, invasiva versione della protezione da AC2, si spera non faccia impazzire il pubblico pagante. Ad ogni modo aspettatevi un provato in tempi brevi volto anche a chiarire questi dubbi.
Chiudiamo con due video. Con il primo, una parodia di un certo tipo di spot televisivi, celebriamo il bel successo di Magicka, arrivato a più di 150'000 copie vendute nonostante bug e problemi vari. Mentre con il secondo condividiamo l'eccitazione per un nuovo mod in sviluppo sul CryEngine 2 e intitolato Cryzone - Sector 23: la pretesa è quella di ricreare con il motore di Crytek gli ambienti e le meccaniche di S.T.A.L.K.E.R., un'impresa non facile su cui però non mancheremo di tenervi aggiornati.
di Umberto Moioli
Minestuff
Visto il buon riscontro di settimana scorsa per i video di altri giochi ricreati all'interno di Minecraft, abbiamo deciso di ripeterci e anzi rilanciare. Fan del citazionismo più sfrenato, preparatevi a gustare un pezzetto di Rapture, Star Wars, Stormwind City, City 17, Minas Tirith, de_dust2, Mass Effect, Tron, Dead Space e Predator.
Desktop Dungeons
Era una notte buia e tempestosa. La gente del regno di Itaggia era in subbuglio a causa dell'esclusione del concorrente Tarzen dalla centoquarantesima edizione del Grande Bordello, gli orchi andavano in giro a stuprare le capre e la crisi economica costringeva i contadini a pagare per avere il diritto di lavorare la terra. Nel mentre, il re Pierpapi Greco si aggirava nudo per il bosco con la sua morosa, la bella Rubbini Rubacuori, presunta nipote di Baronarak, il signore di un regno confinante che stava avendo qualche problema di ordine pubblico: la gente voleva deporlo dal trono costringendolo a recensire tutti i titoli pubblicati sull'App Store per il resto della sua vita.
Il dramma non era tanto giocarli, ma doverne scrivere senza usare la parola "giochini", come impostogli dai rivoltosi. Insomma, era un gran casino... in tutti i sensi. Per risolvere il problema, gli itaggiani invocarono l'intervento divino. Il dio Deo, che nel frattempo stava distruggendo un paio di pianeti pieni di creature tentacolari che erano così perverse da autopenetrarsi in ogni orifizio, inviò sulla Terra un suo rappresentante. Purtroppo anche le divinità si distraggono davanti a delle creature tanto abili nell'autoerotismo selvaggio e Deo, invece di nominare l'angelo sterminatore, inviò l'angelo inseminatore che non salvò nessun regno, ma mise incinta una quarantina di vergini al grido di: "senza mani", per poi tornarsene in cielo arzillo e soddisfatto. Ora gli itaggiani avevano due possibilità: aspettare trent'anni che uno dei neonati manifestasse la sua natura divina e li salvasse, oppure affidare la quest all'eroe locale, Umberto Boioli, detto il "Razza" per la sua attitudine a pescare in qualsiasi specchio d'acqua del regno in cerca di scrigni. In preda alla disperazione più nera, scelsero la seconda opzione, anche perché stava per iniziare la nuova edizione del Postribolo dei Famosi e non la volevano perdere per nessun motivo al mondo. Il Boioli non sapeva che fare. Ci pensò su, pescò un paio di scrigni in una pozzanghera di catarro sfruttando del filo interdentale usato e poi, improvvisamente, ebbe un'idea! Si sarebbe rivolto al saggio Tag-Lia-Ferrì, famoso per aver accecato il suo stesso terzo occhio con un cumshot mirato male, dopo aver meditato per ore su iuporn, luogo mistico visitabile solo tramite tablet di cristallo, le cui immagini in movimento pare favoriscano la ricerca interiore... la famosa via delle cinque dita. Purtroppo il saggio viveva a ben quattro fermate di autobus di distanza e il Boioli dovette affrontare un periglioso viaggio di ben dieci minuti, districandosi tra i sacchi dei cinesi che vendono i DVD falsi a via Tiburtina e le ascelle pezzate dei truzzi reduci dalla discoteca. Arrivato infine a casa del saggio, l'eroe gli pose la domanda fatale: "Come posso salvare il regno?" Tag-Lia-Ferrì invocò il potere del copia/incolla e gridò "Mi sento fortunato".
Quindi tacque. Dopo pochi istanti di silenzio guardò in faccia l'eroe; aveva gli occhi bianchi di chi sta vedendo oltre la sfera dell'umano. Con voce solenne, disse: "Gioisci, perché Google lo sa! Devi ammazzare i boss di alcuni dungeon generati casualmente scegliendo la tua classe tra una rosa di quattro, più altre quattro che sbloccherai andando avanti nell'avventura. Potrai contare sulla forza bruta o sulla magia, ma in ogni caso dovrai studiare chi attaccare e come usare le risorse a tua disposizione. In giro per i corridoi di questo magnifico roguelike alla Sword of Fargoal, troverai pozioni curative, armi, potenziamenti, scudi e moltissimi nemici. Ogni mostro avrà un livello bene in vista che ti permetterà immediatamente di capire se è adatto a te o se è troppo forte per essere affrontato. All'inizio il dungeon non sarà completamente visibile e sarai tu a doverlo esplorare per scoprirne gli anfratti. Volendo potrai unirti a una delle religioni locali e investire la tua fede per ottenere dei bonus, diversi secondo la divinità celebrata. Completando i dungeon sbloccherai nuove modalità e oggetti, e diverrai sempre più potente. Se raggiungerai determinate condizioni, come completare alcune modalità con tutte le classi, otterrai dei bonus ulteriori. Scoprirai presto che quello che inizialmente sembrava un semplice gioco con cui passare qualche minuto è diventato una vera e propria droga e che ci sono moltissime cose da fare. Finirai per portarlo con te ovunque, non potendo fare a meno di andare a caccia di zombi, maghi malvagi e altre creature infernali. Non so se salverai il pianeta, ma ti divertirai parecchio. Volendo potrai anche cambiare l'aspetto dei dungeon e dei nemici scaricando nuovi tileset da internet." Detto questo, il saggio tacque. L'eroe, gonfio di nuova consapevolezza, riuscì a dire solanto: "È?", quindi tacque anche lui. Fu in quel momento che entrambi capirono che il regno di Itaggia non si sarebbe salvato, ma la cosa li interessava davvero poco.
di Simone Tagliaferri
Titolo: Desktop Dungeons
Sviluppatore: QCF
Distribuzione: Freeware
Sito di riferimento: Link
Download: versione 0.151
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.
Space Rangers 2: Dominators
Se troverete in voi la saggezza necessaria per acquistare subito Space Rangers 2: Dominators, saprete che quando uno sviluppatore moderno dichiara nel corso di una conferenza stampa che il suo nuovo gioco offre una grande libertà d'azione, quello sviluppatore sta mentendo. Vi sta raccontando una favola (ogni riferimento a Peter Molyneux è voluto e tutt'altro che casuale). Questo perché non se ne vedono più da un pezzo di giochi come quello di Elemental Games, giochi realmente vasti e aperti a un'infinità di scelte del giocatore. Volete affrontare navi stellari in duelli a turni? Potete farlo, scorazzando da un pianeta all'altro e ammirando gli astri che compiono il proprio ciclo di rivoluzione. Volete combattere sulla superficie stessa dei pianeti portando a termine concitate missioni strategiche? Ci sono intere sequenze tridimensionale in stile RTS che vi aspettano. Ma questo è niente: tutto l'universo di Space Rangers 2: Dominators vive indipendentemente da noi, evolvendosi in maniera dinamica. Le fazioni stringono alleanze, nuove colonie vengono costruite mentre altre sono destinate all'oblio e i commercianti portano avanti i loro affari cavalcando l'economia bellica. Noi siamo solo pedine nella lotta contro i Dominator, robot controllati da tre menti senzienti. Questo fatto ha implicazioni serie e profonde. Per una volta non è tutto nelle nostre mani; non siamo gli eroi o gli antieroi di un'epica tutta incentrata su di noi. Con le sole nostre forze non distruggeremo mai il grosso delle armate nemiche.
Quindi se ci ritroviamo ad avere pestato i piedi a qualche pirata o a intrattenere pessimi rapporti con una delle razze che popolano l'universo, possiamo ritrovarci alle calcagna un qualche NPC ostile mentre il resto della galassia pensa allegramente ai fatti suoi. Invece se finiamo in prigione il gioco diventa un'avventura testuale con tantissime strade da seguire per poterci tirare fuori dai guai. Il tutto infarcito di battute e citazioni: pensate per esempio che una missione richiede di scortare un'astronave che trasporta l'urna contenente le ceneri di Elivs (?!). Vi abbiamo elencato solo alcune delle possibilità offerte da Space Rangers 2: Dominators, ma dovrebbero bastare a convincervi della sua ricchezza. Inoltre così tante variabili correlate tra loro fanno schizzare ai massimi storici la rigiocabilità di questo titolo. Senza contare che non siete neppure obbligati ad affrontare modalità di gioco che non vi aggradano. Odiate gli RTS? Al diavolo la strategia in tempo reale, potete anche giocare solo alla parte in stile simulatore spaziale. E lo stesso vale per le sequenze di combattimento in terza persona. Massima libertà d'azione, varietà di stili e impressionante complessità sono gli ingredienti di questo gioco, che non ha bisogno di "un certo tipo di videogiocatore", e per il quale il fattore nostalgia non pesa nel giudizio finale. Immaginate che Space Rangers 2: Dominators sia uscito oggi: lo promuoveremmo a pieni voti.
di Andrea Rubbini
Titolo: Space Rangers 2: Dominators
Linea: GOG
Prezzo: 9.99 $
Storico: nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: N/D
TERA
A ormai pochi mesi dal lancio occidentale, si fanno sempre più consistenti gli sforzi richiesti agli sviluppatori di En Masse Entertainment, incaricato di adattare l'MMORPG coreano di Bluehole Studio per il nostro mercato.
Dopo aver definito le configurazioni finali dei server che ospiteranno il gioco, per il team è venuto il momento di concentrarsi sulla comunità dei giocatori con un evento previsto, a quanto sembra, per il prossimo Marzo. Questo evento avrà lo scopo di mettere alla prova i server di En Masse Entertainment, consentendo agli utenti finali di toccare con mano le ultime evoluzioni del gioco nella sua più recente build. E' opportuno sottolineare che per l'occasione sarà rimossa l'NDA (Not Disclosure Agreement, in pratica la clausola che impedisce la diffusione di media relativi al prodotto) e non mancheranno insomma di circolare maggiori informazioni su questo interessante e promettente MMORPG già definito come il successore di Aion. Inoltre, già si parla di un altro evento a pochi mesi di distanza da questo, che si concentrerà sulle questioni amministrative, al quale seguirà finalmente la Beta americana, che il sito ufficiale di Tera definisce ora una "odissea a puntate". Che diamine vorrà dire?
Rift: Planes of Telara
Anche la settimana scorsa i più fortunati hanno avuto occasione di giocare per un intero weekend al MMORPG di Trion Worlds in uscita fra poche settimane, quel Rift che forse non promette di fissare nuovi standard videoludici ma che ha saputo comunque sorprenderci per consistenza e rifinitura, in un mercato ormai sempre più abituato a veder gettati sulla piazza nuovi MMORPG incompleti e deludenti.
Chi non è stato ancora scelto per provare Rift, comunque, non disperi! E' un'ottima occasione per rompere con una fidanzata o un fidanzato visto che il prossimo 15 Febbraio avrà inizio una Open Beta di ben sei giorni alla quale potranno partecipare tutti, ma proprio tutti: intitolata Telara the Merciless, la nuova fase di test consentirà ai giocatori di raggiungere il quarantaduesimo livello con entrambe le fazioni, provare tre Warfront e svariate aree e dungeon. E c'è perfino un concorso in ballo con in palio una scheda video Nvidia. Inutile dire che il sito ufficiale vi illuminerà su termini e condizioni di Beta e concorso.
Fallen Earth
Da un po' non parlavamo del MMO post-apocalittico di Icarus, ecco una buona occasione: nel più recente comunicato State of the Game, il produttore Marie "Aro Sei" Croall ha parlato un po' della nuova patch in arrivo e degli imminenti cambiamenti previsti per le lande desolate di Fallen Earth. Si tratta di un aggiornamento corposo che provvederà a modificare alcuni parametri del gioco, sopratutto per quanto riguarda le abilità, che saranno soggette a un interessante bilanciamento.
Con la patch arriverà anche una nuova area Scavenger Boss di nome Ruination, posizionata lungo il Muro che fa da confine al Settore 4, e che serve principalmente da dimostrazione per la nuova tecnologia elaborata dal team di sviluppatori per gestire il comportamento delle creature e la distruttibilità dell'ambiente. Nella lettera alla comunità si parla anche di alcune alterazioni dell'economia in gioco e di una serie di eventi previsti per Febbraio: per chiunque giochi a uno degli MMO più bizzarri degli ultimi tempi, si tratta sicuramente di una buona notizia.
World of Warcraft
Le acque si sono un po' calmate dopo l'enorme successo della terza espansione di World of Warcraft e per gli sviluppatori di Blizzard è venuto il momento di tornare alla solita routine di patch, fix e aggiustamenti vari. Questa settimana è stata finalmente attivata la patch 4.0.6, un corposo aggiornamento costituito quasi interamente da modifiche, correzioni e bilanciamenti maturati nel corso di questi primi due mesi di Cataclysm. In particolare, gli sviluppatori si sono concentrati sopratutto sulle performance delle classi e sulla nuova statistica introdotta dall'espansione, Mastery, che in alcuni ha casi ha subito una vera e propria rivoluzione (è il caso di Paladin e Death Knight).
Modifiche qua e là per tutte le classi, insomma, allo scopo di equilibrare la situazione in prospettiva PvE e PvP. Molteplici anche le modifiche alle varie instance, atte a rendere più chiari e accessibili determinati scontri (chi ha detto Altairus?) e a correggere qualche bug di troppo. L'update ha anche leggermente alterato la gestione della nuova zona PvP Tol Barad, criticata per la sua eccessiva semplicità e staticità, e non è mancata l'introduzione di svariati nuovi oggetti conditi da cambiamenti a professioni, equipaggiamenti e creature. L'update è insomma davvero consistente e gli avventurieri di Azeroth non possono lasciarsi scappare la lettura delle immancabili patch notes.
di Christian La Via Colli
Tante novità per la configurazione della seconda settimana del mese, Computer da Gioco. In questo caso sostituiamo il Core i5 760 con il Core i5 2400, adeguando al cambiamento come ovvio anche la scheda madre. La crescita prestazione a seguito di questa mossa è notevole, come palpabile è anche l'incremento di frame che la GTX 560 Ti dovrebbe portare rispetto alla precedentemente scelta Radeon HD 6870. Abbiamo infine deciso di montare 8GB di ram approfittando di un momento in cui i prezzi delle memorie sono piuttosto bassi: i benifici in termini di gioco non sono palpabili ma la fascia di prezzo del PC permetteva questo tipo di upgrade a mente leggera.
Componente
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Caratteristiche
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Prezzo
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Processore
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180€
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Scheda Madre
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130€
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Scheda Video
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230€
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Ram
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110€
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Alimentatore
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105€
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Hard Disk
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100€
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Lettore-Masterizzatore Ottico
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30€
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Case
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80€
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Prezzo Computer da Gioco
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965 Euro
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di Umberto Moioli
Steam - quasi un miliardo di dollari in introiti
Finalmente disponibili grazie a GameFocus, i dati di Steam mostrano una parte consistende del volume di vendita dei titoli distribuiti via digital delivery. Confermato quindi lo stato di salute del PC che ha tratto un enorme beneficio dai canali di vendita digitali. L'incremento rispetto al 2009 stato infatti del 200% con Call of Duty: Black Ops capace di vendere, solo attraverso Steam, ben 1.6 milioni di copie che hanno garantito ad Activision 98.2 milioni di dollari di entrate. Ma sono molti i titoli che hanno superato i 10 milioni di dollari e, in ordine decrescente, sono: Call of Duty: Modern Warfare 2 con 39.4 milioni di dollari, Left 4 Dead 2 con 36 milioni, Battlefield: bad Company 2 che ha raccolto 25.4 milioni, Sid Meier's Civilization con 21.9 milioni, Portal capace di raggiungere i 20 milioni, Fallout: New Vegas che è arrivato a 17 milioni, Metro 2033 con 13.4 milioni, Mafia II con 11.9 milioni e Warhammer 40.000: Dawn of War II: Chaos Rising con 10.8 milioni. Activision è il publisher numero 1 in termini di guadagni tramite steam con introiti per 153 milioni di dollari. Ovviamente dai ricavi non devono essere sottratte spese di distribuzione e packaging.
Eyesight - controllo gestuale
Un cenno per evitare di sporcare lo schermo mentre si cucina? Gesti a distanza per cambiare canale senza bisogno di telecomandi? Un semplice movimento delle dita per spegnere la tv? Tutto questo sarà possibile a breve su numerosi televisori che sono stati sviluppati sull'onda del Kinect. Ma la rivoluzione gestuale è già possibile su qualsiasi dispositivo dotato di telecamera grazie alla tecnologia Eyesight che ha anticipato anche i sensori presentati al CES di quest'anno. Un software di riconoscimento disponibile adesso per windows che può trasformare PC, portatili e tablet in strumenti capaci di reagire ai nostri gesti. Ovviamente la concorrenza del Kinect su Windows sarà feroce grazie alle maggiori possibilità del sensore, ma Eyesight ha il vantaggio di non richiedere alcun hardware che nel campo dei portatili sarebbe solo un ingombro. Inoltre la semplicità del software si traduce anche in un minor dispendio di risorse che Ë fondamentale per non appesantire il sistema operativo dei tablet.
La 3D TV senza occhiali non convince ancora
A quanto pare la TV 3D senza l'ausilio di occhiali non ha comunque risollevato le sorti della visione tridimensionale. Il timore di diversi analisti che si sono espressi in questi ultimi mesi è dunque confermato: ci sono troppi limiti. Le dimensioni ridotte degli schermi, l'angolo di visione troppo stretto e i prezzi esagerati hanno castrato le vendite degli schermi 3D e anche i nuovi pannelli Toshiba della serie GL1 non hanno saputo convincere. La versione a 20 pollici infatti, che costa circa 3000 dollari, ha venduto a malapena 500 pezzi e il fratellino da 12 pollici si è fermato anche prima. Ovviamente la ricerca tecnologica continua e oltre all'aumento dell'angolo visuale mira ad ampliare le dimensioni degli schermi. Ormai infatti è chiaro che l'utenza non ne vuole saperne di tornare dagli schermi da 50 pollici a quelli da 20 spendendo due o tre volte tanto.
AMD Taglia i prezzi
L'arrivo del Sandy Bridge ha sicuramente messo pressione ad AMD che ha effettuato un ulteriore taglio nei prezzi dei processore. Moltissime sono le CPU che hanno visto il prezzo calare di 10 dollari ma i tagli più interessanti riguardano i processori di fascia alta.
Il 1055T è passato da 199 a 175 dollari e il 1090T Ë sceso da 235 a 205 dollari. Insomma AMD vende un processore a 6 core poco al di sopra dei 200 dollari e sebbene le prestazioni non siano quelle di un Core i7 980x in questo momento la CPU a sei core di Intel costa cinque volte tanto.
Gli 8 core di Intel
Intel si prepara all'uscita dei nuovi processori Bulldozer AMD che dovrebbero arrivare nella seconda metà dell'anno e promettono un incremento prestazionale notevole. Con un balzo del 50 percento rispetto al Phenom II 1090T i nuovi processori a 8 core Zambesi potrebbero infatti consentire ad AMD di tornare competitiva nella fascia alta. Ma gli 8 core Sandy Bridge Extreme sono già nei piani del 2011 di Intel. I processori però alloggeranno nel nuovo socket LGA 2011 e avranno un controller di memoria DDR3 capace di gestire 4 canali e quindi 4 banchi di RAM. I Sandy Bridge Extreme dovrebbero supportare anche il BUS PCI Express 3.0 che consentirebbe di avere sulle motherboard 2 slot PCIe 16x.
Intel Ivy Bridge
Nonostante l'arrivo di processori Sandy Bridge estremamente potenti la nuova tecnologia Intel potrebbe avere vita breve. All'orizzonte infatti alza già la testa Ivy Bridge che promette aumenti prestazionali del 20 percento grazie alla riduzione del processo produttivo a 22 nanometri. La tecnologia sarà molto simile a quella Sandy Bridge con PCI Express 3.0 e chipset grafico integrato, ma quest'ultimo dovrebbe essere più potente del 30 percento. I processori Ivy Bridge sono previsti per il 2012, alloggeranno nei socket LGA 1155 e inizialmente arriveranno in configurazioni da 2 e 4 core. Prevedibilmente in un secondo tempo arriveranno configurazioni a 6 e 8 core probabilmente basate su socket differenti.
Notizie dal mondo
Ancora notizie dall'Italia dove si è fatta sentire la voce degli hacker. Domenica infatti il sito Governo.it ha subito un attacco DDos (Distributed Denial of Service) che ha reso inaccessibile il portale per diverse ore. A quanto pare il patrocinio del gesto è da attribuirsi al gruppo Anonymous Italy che sembra aver agito in un moto di critica generale diretto contro la scarsa trasparenza, la censura e le recenti vicende di governo. Seguendo le azioni di Anonymous Italy, attiva anche nella campagna a difesa di WikiLeaks, sembrerebbe che il gruppo non abbia un colore politico ma si proponga solo di combattere in favore della libertà di parola. Ovviamente si tratta di uno scopo nobile e ovviamente i vari governi italiani, soprattutto in materia di censura e tecnologia, non si sono mai dimostrati all'altezza. Ma questo non giustifica una prova di forza contro un sito istituzionale che andrebbe piuttosto migliorato e difeso dagli interessi personali attraverso meccanismi a cielo aperto come sensibilizzazione e azioni pubbliche legate all'informazione libera.
di Mattia Armani