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Aya, mia dolce Aya

Ormai siamo agli sgoccioli, il ritorno dell'agente Aya Brea è vicinissimo. Abbiamo avuto la possibilità di mettere mano a una versione quasi definitiva del titolo. Scoprite insieme a noi se l'attesa è stata ripagata o meno

PROVATO di Roberto Vicario   —   23/02/2011
The 3rd Birthday
The 3rd Birthday
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Era il lontano 1998 quando sull'ormai defunta PSX faceva capolino un interessantissimo action GDR dal nome Parasite Eve. In pochissimo tempo, grazie alle sue meccaniche di gioco e una protagonista, Aya Brea seppe conquistare la stragrande maggioranza del pubblico assicurandosi anche un seguito. A distanza di molti anni i fan potranno finalmente tornare ad impersonare Aya sulla console portatile di casa di Sony. Sgombrando subito il campo da ogni dubbio, il gioco conferma le sensazioni (e le paure di alcuni) che avevamo già avuto nelle nostre prove precedenti: la parte action predomina su quella RPG, ma andiamo con ordine.

Aya, mia dolce Aya

Come detto poco sopra, la trama vede sempre protagonisti i Twisted, forme aliene che fuoriesco da un'entità non identifica chiamata "Babel", invadere la città di New York, distruggendo ed ammazzando tutto quello che gli si para davanti. In gioco entra ovviamente il CTI ( Counter Twisted Investigation) capitanato dal dottor. Hyde Borh, che insieme al suo team dovrà debellare questa pericolosa minaccia. Per farlo dovrà servirsi dell'agente speciale Aya Brea, che però, a seguito di un incidente, ha perso la memoria e il ricordo di tutte le sue battaglie passate ed è tenuta, di conseguenza, in custodia e sotto osservazione all'interno del quartier generale. Ad aiutarla ci sarà Thelonius Crane, anch'esso agente speciale, che gli darà supporto radio sul campo. Questo il background dietro il quale si svolgeranno le vicende di "The 3rd Birthday". Esaurita la descrizione della storia siamo passati direttamente a giocare. Il primo livello intitolato chapter 0 ci ha permesso di prendere confidenza con i comandi di gioco. Fin dai primi momenti di gioco la risposta di Aya ai comandi ci è sembrata sufficientemente buona, con lo stick analogico è possibile muovere la protagonista mente i vari tasti sono adibiti allo sparo, alla scelta delle armi e alla copertura; i dorsali invece servono per lockare il nemico ed utilizzare l'overdrive. Quest'ultimo possiamo tranquillamente affermare che sia il vero e proprio cuore del gameplay.
Grazie ad una specifica tecnica la nostra eroina può impossessarsi dei corpi dei nostri compagni sul campo, come ad esempio i militari impegnati a respingere insieme a noi l'ondata aliena.

Aya, mia dolce Aya

Durante gli scontri a fuoco capiterà di cambiare abbastanza rapidamente l'utilizzo di questi militari per due motivi: primo perché alcuni non saranno posizionati a caso nell'ambiente di gioco, ma godranno di posizioni strategiche dalla quale potremo avere visuali migliori per uccidere i nemici, secondo perché in generale il gioco metterà a disposizione pochissime munizioni e una volta che le avremo esaurite dovremo passare ad un altro personaggio per poter continuare a crivellare di colpi i malcapitati; come se non bastasse, l'overdrive potrà essere usato anche sui nemici: una volta che saranno in fin di vita potremo impossessarci di loro e farli implodere causando danni agli altri nemici attorno. Durante gli scontri, usando sapientemente le coperture e il potere di Aya e subendo meno colpi è possibile caricare una barra che una volta riempita del tutto manderà Aya in modalità "liberation": durante questi pochi secondi è possibile infliggere maggiori danni ai nemici e avere maggiore resistenza; utilizzare inoltre l'overdrive su un nemico avrà effetti devastanti. Durante la nostra sessione abbiamo anche avuto modo di incontrare un boss, che sfortunatamente, è lo stesso di cui vi abbiamo parlato nel nostro precedente articolo che potete trovare qui.

Oltre l'azione

Come avrete facilmente intuito, il titolo ha assunto i tratti tipici dei giochi action, tuttavia, la parte GDR che distingueva la serie Parasite Eve dagli altri titoli in commercio in qualche modo è comunque presente. Alla fine di ogni livello c'è a disposizione un menù che permette di personalizzare le abilità del nostro personaggio attraverso un sistema quantomeno interessante: grazie a dei punti acquisiti nei vari livelli è possibile andare a modificare il DNA di Aya e di conseguenza migliorare alcuni suoi parametri quali resistenza, potenza di fuoco, durata e raggio dell'overdrive; inoltre, man mano che faremo salire la nostra protagonista di livello - questo si, in pieno stile RPG - si sbloccheranno ulteriori parti di DNA, che per ovvi motivi di tempo, non abbiamo potuto visionare. Infine, ma non per questo meno importante, ci sarà anche la possibilità di personalizzare l'arsenale di Aya acquistando nuovi tipi di armi, di tutti i tipi, che le serviranno per proseguire l'avventura in modo più tranquillo. Concludiamo l'articolo parlando del lato tecnico del gioco. In linea con le ultime sue produzioni, Square Enix mette a disposizione dei giocatori un comparto tecnico di assoluto spessore con un modello poligonale sia dei personaggi che delle ambientazioni tra i migliori presenti sulla console portatile di Sony.

Aya, mia dolce Aya

L'interazione con l'ambiente è altrettanto buona grazie a molti oggetti dietro ai quali ripararci e un discreto numero di barili e simili che potremo far esplodere per indebolire i nemici. Come sempre anche i filmati in computer grafica sono realizzati in maniera magistrale e le stesse musiche per quanto non spicchino per originalità, sono sempre funzionali alla situazione in cui il giocatore è immerso. Menzione a parte va al doppiaggio inglese, che per una produzione destinata ad una console portatile risulta veramente ottimo. Conti alla mano, ci troviamo davanti una serie che in questa nuova incarnazione viene ulteriormente snaturata, risultando tuttavia godibile per quello che abbiamo potuto testare. Una difficoltà elevata, il potere dell'overdrive ed una buona varietà di nemici faranno sicuramente la gioia di tutti quei giocatori che chiedo competizione all'interno di un videogioco, caratteristica che tuttavia potrebbe far storcere il naso a chi si avvicina per la prima volta alla serie. Appuntamento alla nostra recensione per un giudizio definitivo sul ritorno dell'agente Aya Brea.

CERTEZZE

  • La parte action è estremamente godibile
  • Il sistema di livellazione del personaggio merita di essere approfondito
  • Un titolo molto impegnativo...

DUBBI

  • ...proprio per questo potrebbe non piacere a tutti
  • Quale sarà la reazione dei fan sulla scelta di uno stile più action e meno RPG?
  • Da valutare la durata della campagna