Nonostante un passato abbastanza turbolento, Platinum Games (ex Clover Studio) fin dalla sua fondazione è stata sinonimo di titoli che abbinavano alla qualità di un ottimo gameplay una buona dose di originalità. Grazie alla spinta creativa dei tre fondatori ovvero Shinji Mikami(che ha da poco lasciato lo studio), Atsushi Inaba e Hideky Kamiya, sono stati dati i natali ad alcuni titoli che hanno fatto scuola grazie alla loro atipicità. Tra i tanti possiamo citare MadWorld e Bayonetta. I videogiocatori più attenti e appassionati avranno sicuramente notato come i titoli usciti fino ad oggi avessero la peculiarità di essere esperienze di gioco marcatamente single player. Proprio per questo motivo, l'annuncio di un titolo MMO ha spiazzato sia gli appassionati che gli addetti ai lavori.
L'evento a cui abbiamo presenziato a Londra, è stata l'occasione per capire in cosa consistesse quello che lo stesso Inaba-san ha definito un "progetto ambizioso e originale". Anarchy Reigns punta a creare nuovo genere, ovvero quello del Massive Multiplayer Beat'em'up. "Il mercato multiplayer è stato dominato negli ultimi anni da tantissimi FPS, realizzati egregiamente. Tuttavia, quello che abbiamo voluto creare con Anarchy Reigns è stato qualcosa che andasse oltre, permettendo al giocatore di confrontarsi con i propri amici in scontri più diretti e non sparandosi a distanza con delle armi da fuoco" ha spiegato il cofondatore di Platinum Games nel suo preambolo.
Lotta per la sopravvivenza
Il titolo è ambientato in un futuro non precisato dove la povertà e diverse catastrofi hanno trasformato il pianeta Terra in uno scenario post-apocalittico. La popolazione sopravvissuta cerca di arrangiarsi come può. Uno sfondo di questo tipo è stato ovviamente terreno fertile per la nascita di molti gruppi organizzati di pirati e reietti che lottano per ottenere il sopravvento per l'accesso alle risorse rimaste. Questo scenario oltre a mutare l'aspetto economico/sociale ha portato anche a dei cambiamenti biologici all'interno della popolazione. Grazie all'introduzione delle nanotecnologia, si è ricorso all'innesto di arti meccanici che potenziassero le altrimenti limitate capacità del corpo, sviluppando determinate abilità speciali. Questo sarà il contesto all'interno del quale i protagonisti lotteranno per cercare di sopravvivere. Queste per il momento sono le poche informazioni che abbiamo ricevuto riguardo la storia, tuttavia, Inaba durante uno dei suoi tanti interventi ha tenuto a precisare che nonostante si tratti di un gioco specificatamente multiplayer, la storia come da loro tradizione, avrà un peso specifico, dando una spiegazione del perché i personaggi si picchino tra di loro.
Un gameplay innovativo
Dopo questo fiume di parole, tramite diverse sessioni di gioco, alle quali purtroppo non abbiamo potuto prendere parte, è stato svelato il gameplay del titolo e due delle modalità che ne deriveranno: Royal Battle e Survival. Nella prima modalità, che assomiglia molto ai classici deathmatch tanto cari al mondo degli FPS, un determinato numero di lottatori si scontreranno in un tutti contro tutti all'interno di alcune arene. Osservare le sessioni di gioco è stata l'occasione per cogliere alcune delle caratteristiche che il titolo può vantare. Innanzitutto ci è stato detto che per rendere il modello di combattimento abbastanza profondo, la mappatura dei tasti è stata spalmata su praticamente tutti i tasti del pad: ci sarà la possibilità di usare mosse leggere e pesanti, prese, scatti e tasti adibiti ad attacchi speciali. Ogni personaggio del roster avrà il proprio set di mosse e abilità peculiari che lo distingueranno dai suoi avversari in modo da accontentare ogni stile di combattimento, dal brawler a quello più tecnico. Le zone di gioco all'interno delle quali i personaggi si prenderanno a pugni e calci, sono state la cosa che più ci ha colpito durante la presentazione. Livelli amplissimi disposti su diversi piani tanto in verticale quanto in orizzontale.
In uno in particolare, che ha come sfondo un centro città completamente distrutto, attraverso diversi teletrasporti posizionati strategicamente sarà possibile trasferire la disputa dalla strada ai tetti dei grattacieli ancora in fiamme. Per rendere questi contesti ancora più caotici, enfatizzando ancora di più il senso di anarchia che il titolo cerca di trasmettere, i ragazzi di Platinum Games hanno inserito diversi nemici gestiti dalla CPU che animeranno i livelli di gioco e daranno del filo da torcere ai giocatori. Come se non bastasse, a complicare ulteriormente l'azione di gioco ci saranno gli ATE (Action Trigger Event) eventi casuali come raid aerei, tsunami e palazzi che crollano, che avranno la duplice funzione di modificare la zona di combattimento e allo stesso tempo di cambiare le sorti di alcune battaglie. Infine, durante le sessioni di gioco, ci sarà la possibilità di passare a degli scontri uno contro uno. Mentre gli altri giocatori continueranno nella mappa principale a darsele di santa ragione, i due avversari prescelti verranno teletrasportati in un vero e proprio ring esagonale, per una disputa lontano dalla caotica zona di guerra. Il vincitore della contesa acquisirà punti esperienza ed eliminerà l'avversario per un determinato periodo di tempo dalla mappa principale.
Carnefice in compagnia
La seconda modalità che ci è stata presenta è chiamata Survival ed è, senza troppi fronzoli, simile in tutto e per tutto alla modalità Orda di Gears of War. Quattro giocatori dovranno collaborare tra di loro per cercare di superare le sempre maggiori ondate di nemici controllati dalla CPU che si pareranno davanti a loro. Prima di congedarsi Inaba ha deciso di rivelare alcuni dei personaggi che andranno a comporre il roster di Anarchy Reigns. Jack, già conosciuto per essere stato il protagonista di MadWorld, è riproposto in questo titolo con la famosa motosega come arma principale. Baron, anch'esso proveniente da un precedente titolo di Platinum Games (Bayonetta) userà invece i suoi pugni d'acciaio infuocati per schiacciare al suolo gli avversari. Oltre a personaggi provenienti da precedenti titoli della casa di sviluppo, ci saranno anche personaggi completamente originali e ognuno avrà particolari abilità ed un set di colpi inediti e personalizzabili. Infine, per tranquillizzare anche gli amanti del gioco in solitaria, è stata confermata anche una modalità single player, che per il momento rimane però, ancora avvolta dal mistero. Questo primo contatto con Anarchy Reigns è stato soddisfacente. Il progetto, per quanto azzardato, sembra essere partito con il piede giusto. Le basi per creare qualcosa di innovativo e divertente sembrano essere più solide di quanto ci si potesse immaginare. L'uscita del titolo è ancora molto lontana, e per sapere se Anarchy Reigns riuscirà a sconfiggere lo strapotere degli FPS, dovremo aspettare almeno fino a questo autunno.
Quattro chiacchiere con Atsushi Inaba
A margine della presentazione Sega Europe ci ha dato la possibilità insieme ad altri colleghi stranieri di intervistare Atsushi Inaba, ecco a voi il resoconto di questa interessante chiacchierata di gruppo.
In passato c'è sempre stata molta pressione per l'uscita dei titoli Platinum Games. Con un progetto cosi particolare, la sentite maggiormente?
Sì, c'è sempre tantissima pressione! Non solo da voi della stampa e dai fan, ma anche internamente. Viviamo continuamente di confronti per cercare di capire dove possiamo migliorare e dove invece possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto, in particolare con progetti come questo, cosi diverso rispetto a quelli che abbiamo realizzato in passato.
Platinum Games è famosa per i suoi titoli marcatamente single player, come mai avete deciso di muovervi nella direzione opposta?
E' vero, abbiamo sempre scelto una strada che prediligesse l'approccio single player. Sapevamo però che prima o poi ci saremmo dovuti confrontare con le modalità multiplayer visto il sempre crescente interesse che queste modalità di gioco hanno all'interno di un titolo. Il nostro obiettivo è stato quello di mantenere la stessa qualità che ci ha contraddistinto nei progetti single player all'interno di un gioco multiplayer, sperando di esserci riusciti.
Un giocatore che non può o non ama giocare in multiplayer, potrà lo stesso apprezzare Anarchy Reigns?
Assolutamente si! Abbiamo creato una campagna apposita per il single player. Rimane comunque il fatto che questo è un titolo che è nato per il multiplayer, e bisognerà giocare con più persone per apprezzarlo pienamente.
Abbiamo notato due cose durante la presentazione: un numero sopra la testa del personaggio e una barra sotto quella della vita, ci puoi spiegare più dettagliatamente la loro funzione?
Il numero sopra la testa è il livello del personaggi, che crescerà tutte le volte che uccideremo un avversario umano o gestito dalla CPU. Della barra sotto la vita, l'unica cosa che possiamo dire ad oggi è che influirà in termini di gameplay, ma per ora non possiamo aggiungere altro.
Ci sarà la possibilità di personalizzare i personaggi?
Si! Man mano che faremo progredire il personaggio, sbloccheremo nuove mosse e abilità speciali. Inoltre ci saranno degli importanti replay values, anche se per il momento non possiamo entrare troppo nel dettaglio di quali saranno questi premi.
Oltre alle due modalità che ci avete presentato oggi, ci saranno altre modalità multiplayer? Infine, se dovessi fare una percentuale tra single e multiplayer, come sarebbe distribuita?
Oggi vi abbiamo mostrato solamente due della modalità che saranno presenti nel titolo finale. Come precedentemente detto, il gioco è maggiormente multiplayer, tuttavia, se dovessi fare una percentuale direi 40% single e 60% multiplayer.
Grazie per il tempo che ci hai potuto dedicare!
Grazie a voi!
CERTEZZE
- Un gioco originale e coraggioso
- Tecnicamente già molto convincente
- Le due modalità multiplayer sono molto divertenti...
DUBBI
- ...con l'auspicio che ce ne siano molte altre!
- Da valutare il gameplay pad alla mano
- La modalità single player sarà davvero all'altezza?