Chi si ricorda i grandiosi giochi della serie Commandos, cui sono seguiti vari spin-off, o cloni che dir si voglia, ambientati un po' ovunque (nel far west, nel medioevo, nell'epoca del proibizionismo, vi era una software house tedesca - la Spellbound - specializzata)? Per chi li avesse dimenticati ricordiamo che si trattava di particolari strategici in tempo reale, nei quali il giocatore, invece di controllare la classica gestione delle risorse e relativa armata, prendeva il comando di piccoli gruppi (4-5 uomini massimo) di personaggi, ognuno dotato delle proprie peculiarità nell'uso delle armi e nell'interazione con l'ambiente, da sfruttare in maniera sinergica per completare numerosi obiettivi in mappe traboccanti di nemici.
Pochi tuttavia ricorderanno che il genere non fu iniziato dai già citati Commandos, bensì da un titolo che, pur presentando il medesimo concetto di base, non solo aveva una strategia basata sui turni e non sul tempo reale, ma permetteva livelli di personalizzazione totali dando la possibilità di assumere diversi specialisti missione dopo missione invece di limitare le scelte ad un numero ristretto di personaggi: l'anno era il 1994 e il gioco si chiamava Jagged Alliance. Oggi siamo nel 2011, e Jagged Alliance farà presto ritorno nei nostri hard disk, riuscirà ad imporsi anche nel nuovo contesto videoludico?
Vuole diventare presidente
In sviluppo già da parecchi mesi presso gli studi della Bit Composer Game, Jaggend Alliance: Back in Action si può paragonare in tutto e per tutto a quel gioiellino trash che è stato per il cinema Mercenari: i mostri sacri dell'azione lanciati nella mischia a fare a botte, con una trama banale, tante esplosioni e un sacco di frasi stupide pronunciate nel momento giusto. Anche in Jagged Alliance avremo dei mercenari, come avremo un'isola oppressa da un dittatore, la fittizia Arulc, probabilmente simil castrista, e una serie di difficili obiettivi da compiere. Quello che tuttavia differenzia il gioco dal film è l'approccio ragionato che servirà nell'affrontare il nemico, dotato di forze soverchianti, e, si spera, di una AI in grado di rispondere in maniera coerente alle strategie del giocatore. Come canonico nel genere, i vari gentiluomini assoldabili faranno capo ad una divisione in classi che vede il tipico cecchino, interpretato nel gioco da tale Lynx, accompagnato dall'infiltratore Shadow (fantasia), dal pugile professionista Keyth Hanes, dall'abile spia Igor (si travestirà da gobbo?!), dall'artigliere Grizzly e dall'esperto di esplosivi Barry. Come si può capire dalle varie "specializzazioni" siamo di fronte a personaggi che, per quanto molto classici, andranno usati nel più totale rispetto delle loro numerose peculiarità professionali. Espresse, queste ultime, attraverso una notevole gamma di azioni disponibili ed abilità che andranno aumentando e potenziandosi di missione in missione, quasi si trattasse di un gioco di ruolo.
Il sistema di gioco, a turni, si organizzerà con la modalità "Pianifica ed osserva": durante i movimenti i personaggi si muoveranno in tempo reale, mentre, nel momento in cui qualche commando venisse scoperto e si dovesse quindi arrivare all'uso della forza, il gioco si metterà in pausa e il giocatore avrà tutto il tempo per decidere cosa far fare ai soldati e in quale ordine - possiamo immaginarci colpire una guardia col cecchino mentre il bruto accoltella quella vicina, saltandole addosso da un angolo. Così come di valutare la risposta del nemico (come reagirà l'eventuale terza guardia?). E infine, una volta premuto il tasto di avvio, osservare come si sviluppa la sequenza delle azioni e quali saranno poi le reazioni dell'IA, nuovamente in tempo reale almeno finché altre guardie non vi scopriranno. Sembra che, per gli amanti dell'azione più diretta, sarà possibile eliminare completamente l'opzione dei turni, ma si tratterà di una scelta alquanto sconsigliabile poiché vi sarà un altissimo numero di azioni, di dettagli e di particolari nella gestione di ogni singolo uomo (dalla modalità di fuoco delle armi alla postura) e governare il tutto in contemporanea al fuoco nemico potrebbe rivelarsi davvero troppo arduo.
Moriremo per te… ma non chiederci di rifarlo!
Graficamente Jagged Alliance: Back in Action sembra sfruttare in una visuale isometrica piuttosto classica, con fondali ben definiti e piacevoli nei quali tuttavia si muovono personaggi che sembrano piuttosto scarni e poveri di dettagli, se non addirittura ripetitivi. Certo non sarà la bontà grafica a fare il successo del titolo, quanto semmai la coerenza dell'IA tanto dei propri uomini nell'eseguire gli ordini quanto quella del nemico nel reagirvi in maniera appropriata, evitando ridicole scene purtroppo molto presenti in giochi del genere.
Di sicuro un gioco come questo sarà dedicato agli appassionati di un genere ormai dimenticato, ed è proprio in questo che riponiamo le speranze: trattandosi di un prodotto di nicchia, ci si augura che vi sia la volontà di proporre qualcosa di piacevole, complesso e tattico, senza lasciarsi andare alle semplificazioni che oggi vanno tanto di moda nel tentativo di soddisfare pienamente il target di riferimento del prodotto. Alla faccia degli orpelli grafici e degli effetti speciali. Jagged Alliance: Back in Action è il classico titolo che o si farà notare o sparirà nel nulla... e la nostra speranza, ovviamente, è proprio che si faccia notare: non sarebbe certo il primo titolo a basso costo a sfondare tra i grandi nomi.
CERTEZZE
- Nuova linfa ad un genere dimenticato
- Interessante mescolanza di gestione a turni ed in tempo reale
DUBBI
- Temiamo possibili e inopportuni ammiccamenti alla semplicità
- L'IA e la giocabilità dovranno essere di livello