Versione testata: Xbox 360
Nell'estate del 1997 un videogioco ispirato all'agente segreto 007 ha cambiato il modo di concepire i giochi d'azione per console, introducendo quegli aspetti di infiltrazione stealth che sarebbero divenuti fondamentali in moltissimi altri titoli negli anni a venire. Nel 2010 un nuovo GoldenEye 007 per Wii e DS ha fatto tornare voglia ai giocatori di indossare lo smoking, impugnare la fedele Walther PPK con silenziatore e pronunciare la fatidica frase "Il mio nome è Bond, James Bond". Nell'autunno del 2011 toccherà a Xbox 360 e PlayStation 3 poter contare su questo ritorno, degno di quanto ci si possa aspettare da un titolo in linea con le potenzialità delle piattaforme: GoldenEye 007: Reloaded.
Dettagli d’eccezione
Dopo una breve presentazione tenuta dagli sviluppatori nella distinta atmosfera dell'Adam Street Private Members Club di Londra, ci è stata data la possibilità di vedere questo nuovo gioco dedicato all'agente segreto più conosciuto al mondo. Dal punto di vista puramente grafico dobbiamo dire che questo mix tra uno stealth game e uno shooter in prima persona è davvero bello da vedere: i modelli sono curati e tutti gli oggetti presenti negli scenari estremamente dettagliati, così come lo sono le interazioni. Per l'occasione il team di sviluppo di Eurocom, lo stesso di GoldenEye Wii, ha realizzato un nuovo modello per il personaggio di James Bond sulle fattezze dello 007 attuale, Daniel Craig, e ne ha sviluppato altri basati sui personaggi dell'omonimo film del 1995, così da variare l'aspetto dei nemici che di volta in volta si faranno avanti.
Anche mezzi, armi, oggetti e accessori sono stati ricreati in maniera esemplare. Le oltre trenta armi presenti, per esempio, hanno un look vissuto veritiero e fedele a quello che potrebbero avere nella realtà. Per fare un esempio, le finiture sono consumate proprio nei punti di maggior contatto e hanno il giusto grado di lucidità. La qualità delle superfici utilizzate per ricreare l'ambiente poi è davvero elevata, al punto che solamente in determinate condizioni abbiamo notato qualche piccolo problema di clipping che, ci è stato assicurato, verrà eliminato in fase di ottimizzazione. Ogni materiale è stato poi riprodotto così da rispondere alla luce in modo molto realistico. Gli head-up display presenti sullo schermo sono realizzati e disposti con cura e non c'è pericolo di non capire dove si deve andare grazie a un cursore puntiforme che mostra la posizione dell'obiettivo e la relativa distanza. Anche i menu di gioco godono della stessa precisione, e riproducono fedelmente il layout dell'interfaccia del sistema informativo dell'MI6 visto in Casino Royale e Quantum of Solace.
Una storia plausibile
Anche se non ci è stata data la possibilità di approfondire tutti gli aspetti di GoldenEye 007: Reloaded nei minimi dettagli, gli sviluppatori ci hanno introdotto a grandi linee alla narrazione di questo capitolo di James Bond.
Il satellite Goldeneye, creato dai russi per distruggere qualsiasi apparecchiatura elettronica nel raggio di chilometri, è in funzione e James Bond viene inviato in missione dall'MI6 per scoprire un modo per neutralizzarlo. Nell'avvicinarsi a una stazione montana caratterizzata da un'enorme parabola, probabilmente un centro radar-satellitare, Bond viene investito dall'onda d'urto dell'esplosione innescata dall'impulso elettromagnetico inviato da Goldeneye e si ritrova svenuto e solo (e per i fan di 007 questa non è una novità) in mezzo a centinaia di nemici intenti a cercare di far ripartire i propri mezzi. La sua missione è quella di localizzare un complesso sotterraneo e infiltrarvisi. Dovrà quindi farsi strada tra sentieri, mulattiere e, ovviamente, i soldati nemici che cercheranno di ostacolarlo.
“Intelligenza” artificiale?
I nemici come sempre anche in Goldeneye 007: Reloaded, cercheranno di far fuori James Bond. Cercheranno, in questo caso, è la parola giusta, perché il livello di sviluppo dell'intelligenza artificiale è sembrato essere ancora arretrato. Ok che i soldati nemici stanno cercando di far ripartire fuoristrada e motoslitte, ma da qui a non accorgersi che James Bond li guarda tranquillamente da qualche metro senza fare nulla, ci sembra passi un po' troppa strada.
Parlandone con gli sviluppatori ci è stato detto che il modello è attualmente oggetto di pesanti modifiche e che nelle prossime versioni la situazione dovrebbe risolversi. Questa mancanza di riflessi, però, ci ha permesso di concentrarci sulla duplice possibilità di portare a termine la missione: in modalità stealth o sparatutto. Nel primo caso, illustrato in una seconda sessione di presentazione, 007 si avvicina silenziosamente alle spalle del malcapitato e con un veloce colpo lo mette fuori combattimento. Nell'altro è tutto un sibilare di proiettili in quanto al primo sparo Bond attirerà su di sé tutti i nemici presenti e dovrà fare attenzione a evitare i colpi di gruppi sempre più numerosi ma, spesso, poco "tattici" per quanto riguarda i movimenti. In entrambi i casi le animazioni sono davvero ben realizzate e questo livello qualitativo è stato reso possibile grazie alla cooperazione dello stuntman che effettua le scene più pericolose nei film di Daniel Craig, che si è prestato, come già in Goldeneye Wii, a molte sessioni di motion capture per riprodurre al meglio i movimenti del nostro eroe.
Questione di controlli
Durante la fase di test abbiamo notato che Call of Duty ha fatto scuola e che i controlli di gioco sono praticamente identici a quelli del blockbuster Infinity Ward e Treyarch, ma con molti limiti, primo fra tutti un'eccessiva "scattosità" nel tiro mirato. Questo impediva di puntare efficacemente il nemico di turno facendoci spesso sbagliare di poco il bersaglio. Ovviamente si tratta di particolari che verranno ottimizzati nelle future build del gioco. Nella stessa situazione poi, ci è capitato più volte di zoomare sul bersaglio, sparare e vedere il colpo impattare nel nulla a pochi centimetri dalla nostra canna. Anche in questo caso una futura revisione del codice dovrebbe eliminare il difetto.
Mentre eravamo intenti nella prova dell'unico livello reso disponibile per questo evento da Activision, abbiamo parlato con alcuni programmatori. Questi ci hanno spiegato che il gioco potrà essere completato in circa 8-10 ore a seconda delle capacità del giocatore e che stanno lavorando in modo molto intenso alla realizzazione della componente multiplayer, ormai sempre più fondamentale per un gioco di ultima generazione. Gli esponenti del team con cui abbiamo parlato si sono sbilanciati dicendo che Goldeneye 007: Reloaded supporterà fino a 16 giocatori in contemporanea e avrà diverse modalità di gioco, anche se non ci è stato detto nulla sul loro numero e tipologia esatta. Non è però prevista, purtroppo, alcuna modalità di gioco cooperativo. Attualmente, quindi, non possiamo che definirci soddisfatti da questo nuovo GoldenEye che, nonostante una fase di sviluppo ancora acerba, offre prospettive di gioco davvero interessanti, soprattutto per gli appassionati del genere ibrido stealth-FPS. Ci sarebbe piaciuto dirvi di più ma, come nella migliore spy-story, il segreto è tutto...
CERTEZZE
- Prospettive di gioco stealth interessanti
- Realizzazione grafica di qualità
- Il multiplayer potrebbe essere una buona variante sul genere
DUBBI
- Sviluppo forse troppo lineare
- Intelligenza artificiale per ora sotto la media
- Andamento troppo scriptato