Se l'annuncio di Mists of Pandaria, la quarta espansione di World of Warcraft, non ha sorpreso proprio nessuno, non si può dire lo stesso per i suoi contenuti che Blizzard ha presentato durante il BlizzCon, uno dei quali è giunto davvero come un fulmine a ciel sereno, spaccando in due l'opinione dei tantissimi utenti che ogni mese, o quasi, pagano il MMORPG più giocato del mondo.
Se è vero che tutti eravamo ormai consapevoli di tornare a ripetere dungeon su dungeon per guadagnare punti esperienza, completare quest e racimolare oggetti, nessuno si poteva aspettare i combattimenti tra companion pet. Questo gioco nel gioco rappresenta forse la feature più bizzarra dell'espansione - qui la nostra panoramica sull'intera nuova espansione - un passatempo assolutamente opzionale che già sappiamo che coinvolgerà in una ricerca frenetica decine di migliaia di giocatori, dal livello più basso a quello più alto. E chi ha più bisogno dei dungeon, adesso...
I dungeon di Pandaria
I dungeon di World of Warcraft sono una delle sue caratteristiche più importanti e imitate, a livello che potrebbero essere definiti tranquillamente il fulcro del gioco, in qualunque formato e per qualunque scopo. E' vero, per raggiungere il level cap non è necessario affrontare neanche uno degli oltre trenta dungeon presenti nel gioco, basta risolvere quest o anche macinare nemici su nemici come Cartman e soci nella famosa puntata di South Park, ma i dungeon sono spesso appaganti e remunerativi, inoltre il pratico e ingegnoso sistema LFG offre ai giocatori completa autonomia. Inutile dire che Mists of Pandaria proporrà la sua dose di dungeon, previsti inizialmente in numero di nove: sei saranno ambientati a Pandaria, mentre altri tre continueranno la moda del remake iniziata da Blizzard con l'espansione Cataclysm. Partiamo da quest'ultimi, visto che si trattano di alcuni tra i dungeon più amati dai veterani di World of Warcraft: Scholomance e Scarlet Monastery.
La tenebrosa scuola di magia verrà riproposta in modalità Heroic a livello 90 con una nuova disposizione di stanze e corridoi che avrà lo scopo di rendere l'instance più facile da navigare ma anche più interessante; livello 90 e modalità Heroic anche per Scarlet Monastery: le quattro ali dell'amatissimo dungeon di livello 30 diventeranno due dungeon separati (libreria più armeria, cattedrale più cimitero) che proporranno anch'essi un layout praticamente nuovo e meccaniche completamente nuove per ogni boss. Per quanto riguarda i dungeon inediti di Pandaria, Blizzard ne ha presentati tre, mostrando alcuni artwork che rendono già l'idea della complessità delle ambientazioni. Temple of the Jade Serpent sarà il primo dungeon da affrontare nella scalata per il livello 90, si tratta di un tempio pandaren in cui i giocatori dovranno affrontare lo Sha del Dubbio, una delle entità malefiche liberate dai sentimenti negativi generati sull'isola dall'arrivo di Alleanza e Orda. Gli sviluppatori hanno approfittato di questo dungeon per sottolineare la volontà di rendere queste location una parte integrante del mondo in scala 1:1, piuttosto che collocarle in spazi separati raggiungibili solo tramite portali,
in modo che i giocatori possano visitare l'area per risolvere quest e interagire con vari NPC. Il secondo dungeon, Stormstout Brewery, è una distilleria appartenuta a Chen Stormstout, il pandaren di Warcraft III, adesso invasa da Hozu e Verming; infine, è stato presentato anche Shado-pan Monastery, un dungeon collocato nell'area di Kun-Lai Summit, sede del misterioso clan ninja degli Shado-pan e prigione di Sha che, adesso liberi, semineranno morte e distruzione finché i giocatori non accorreranno a eliminarli più e più volte. I dettagli sul gameplay che caratterizza questi dungeon sono ancora piuttosto scarsi, ma i devs hanno assicurato che manterranno la qualità e la varietà degli encounter proposti nei dungeon di Cataclysm. Ognuno di essi sarà giocabile anche in versione Heroic e, sebbene non si siano sbilanciati troppo sulla loro difficoltà, gli sviluppatori hanno lasciato intendere che verrà seguito il modello delle instance Heroic di Cataclysm, basate almeno inizialmente su precisione, controllo e organizzazione.
Challenge e Raid
L'opzionale "corsa contro il tempo" che caratterizzava Stratholme e Zul'Aman è stata una delle sfide più apprezzate dalla comunità di World of Warcraft, ma ci sono voluti alcuni anni prima che venisse riproposta con il remake di Zul'Aman nella patch 4.1 di Cataclysm. Adesso Blizzard vuole estendere questo concetto a un intero nuovo modello di dungeon, in quella che viene chiamata modalità "Challenge". In pratica, tramite l'onnipotente menù Looking for Group, potremo giocare alcuni dungeon in una modalità che impone determinate regole come per esempio un limite di tempo o altri ostacoli che richiederanno comunicazione, bravura e nervi saldi.
E non sarà possibile scavalcare la difficoltà della sfida affrontandola con un equipaggiamento di qualità superiore: questa è la vera novità, i dungeon in modalità Challenge normalizzeranno gli oggetti indossati dai giocatori, allineandoli tra di essi e nei confronti del dungeon da affrontare. L'idea è quella di proporre una vera e propria sfida che spinga al massimo l'abilità dei giocatori, ricompensandoli con oggetti veramente unici ma... privi di statistiche. I dungeon Challenge saranno l'unico modo per mettere le mani su equipaggiamenti davvero esclusivi e spettacolari in cui potremo trasformare gli oggetti che indossiamo normalmente tramite il Transmogrificator che verrà integrato nel gioco con il prossimo aggiornamento. Si tratta di un approccio completamente nuovo, come dimostrano anche le medaglie che i giocatori otterranno completando i dungeon in modalità Challenge: non solo saranno un segno dell'abilità del giocatore, a seconda della qualità della medaglia, ma sarà possibile accedere a una leaderboard che indicherà i migliori giocatori, offrendo una forma di competizione PvE del tutto nuova. Per ora la modalità Challenge è ancora in fase di sviluppo e ci sono vari aspetti da rivedere, ma non è escluso che possa essere applicata, in futuro, anche ai raid-dungeon.
Per quanto riguarda quest'ultimi, Blizzard lancerà World of Warcraft: Mists of Pandaria con tre raid-dungeon, uno dei quali è stato svelato in forma di artwork: si tratta di Mogu'Shan Palace, cuore dell'impero della razza dei Mogu collocato nella Vale of Eternal Blossoms, il quale proporrà sei boss. L'idea è quella di partire con una buona varietà di ambientazioni esattamente come accaduto con i tre raid-dungeon iniziali di Cataclysm, ma Blizzard intende creare una serie di encounter più chiari e intuitivi, senza rinunciare alle particolari dinamiche congegnate nei più recenti raid di Cataclysm. A fare da transizione tra il level cap appena raggiunto e i raid-dungeon ci penserà il nuovo Raid Finder, un tool che verrà integrato con la patch 4.3 e che al lancio di Mists of Pandaria sarà compatibile fin da subito con tutti i nuovi raid. Tramite la combinazione di Raid Finder, redistribuzione dei Valor Point, instance Heroic e raid a difficoltà Normale ed Heroic, Blizzard intende offrire a tutti i giocatori la possibilità di progredire ad ogni avvio del gioco, a prescindere dal tempo da dedicargli.
Dark Whelpling, scelgo te!
Companion pet, vanity pet, mini-pet, spreco di tempo, delizia dei collezionisti... chiamatele come volete, ma queste irresistibili creaturine fanno parte di World of Warcraft fin dal suo lancio e nel corso degli anni sono passati dall'essere un semplice orpello grafico personale a una vera e propria merce di scambio, ricercata, strapagata in soldi virtuali o perfino reali. Quasi ogni evento di un certo rilievo è ormai legato a un vanity pet, dal lancio di un nuovo gioco o espansione alle festività reali e virtuali di Azeroth.
L'utilità dei vanity pet? Nessuna... fino ad ora. Con la nuova espansione Blizzard introdurrà un vero e proprio mini-gioco palesemente ispirato al fenomeno Pokémon di Nintendo. Per i vanity pet verrà aggiunto un dettagliato schedario simile al Dungeon Journal rilasciato con la patch 4.2 che conterrà informazioni, dati e caratteristiche di ogni pet. Quasi ogni creaturina potrà infatti essere letteralmente addestrata per farla combattere contro quelle degli altri giocatori, a prescindere dalla fazione, in vere e proprie battaglie a turni che la ricompenseranno con ulteriori punti esperienza e nuove abilità. Le similitudini con Pokémon non finiscono qui poiché i vanity pet si potranno ottenere in vari modi e alcuni dovranno perfino essere catturati, sconfiggendoli in combattimento dopo averli trovati in campo aperto, mentre sarà possibile trovarne altri soltanto durante determinati momenti della giornata o in presenza di particolari condizioni atmosferiche, magari nei giorni di pioggia.
Alcune abilità potranno essere apprese soltanto sconfiggendo particolari NPC "allenatori" sparsi per il mondo e sarà possibile configurare l'arsenale di abilità di ogni pet in modo da creare vere e proprie "build" personalizzate, composte da tre tecniche per ogni pet della nostra squadra, costituita da un massimo di tre creaturine. I pet potranno essere rinominati, scambiati, venduti: le possibilità offerte dalla nuova trovata di Blizzard sono davvero tantissime, benché non sia altrettanto chiaro lo scopo di tutto questo. Altri pet? Oggetti? Una leaderboard come nel caso dei dungeon Challenge? Niente di tutto questo e soltanto sano, puro divertimento tra amici e nemici? Una cosa è sicura, per i giocatori si prospetta una nuova frontiera del collezionismo e, temiamo, del commercio virtuale. La nuova feature di Mists of Pandaria è veramente interessante ma, per renderla efficace e bilanciarla anche a livello competitivo, Blizzard dovrà fare molta attenzione e curarla, senza sottovalutarla, come un qualsiasi altro aspetto del gioco.